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In questo articolo scoprirai come praticare l’accettazione con la tecnica “Aggiungi un posto a tavola.”
Oh Grande Spirito…
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare.
La preghiera della serenità invita a riflettere su un’importante verità.
Nella vita accadono cose su cui non hai controllo. Eventi spesso spiacevoli che non dipendono da te e che non puoi cambiare. In queste circostanze, la carta più efficace da giocare ha un nome e si chiama accettazione.
Cos’è l’accettazione?
L’accettazione è uno dei concetti chiave di molte tradizioni spirituali e rappresenta l’atteggiamento base che si trova dietro la maggioranza delle pratiche meditative.
Accettazione significa riconoscere e sperimentare cosa è successo nel passato e cosa sta succedendo nel momento presente senza giudicare e essere invischiati nell’esperienza.
Ma scusa Danny accettare tutto ciò che mi accade, non è un atteggiamento un po’ da rammolliti?
Accettare per molti significa arrendersi al dolore, darsi per vinto, essere debole o comportarsi come un perdente. In realtà questo è quello che si intende per forme passive di accettazione, che non è quella di cui ti parlerò.
Accettare non vuole dire rassegnarsi ma lasciare andare la resistenza a ciò che accade, al fine di reagire al meglio alle situazioni. Come scoprirai a breve, l’accettazione infatti è una delle migliori forme di reazione possibili.
Continuando la lettura scoprirai come l’accettazione ti aiuterà a:
- Lasciare andare le emozioni spiacevoli.
- Gestire con calma situazioni difficili e imprevedibili.
- Dissolvere turbolenze mentali.
I pericoli della non accettazione.
Secondo i recenti studi dei ricercatori David Barlow e Steven Hayes, una delle principali cause di sofferenza interna è legata all’evitamento emotivo: l’abitudine a non accettare le emozioni spiacevoli che si provano.
Questa resistenza emotiva, sebbene possa portare ad un temporaneo sollievo, nel lungo periodo tende ad intensificare i problemi. L’abituale tendenza a evitare pensieri ed emozioni “scomodi” è associata infatti a una numerosa gamma di problematiche.
Come se non bastasse l’evitamento emotivo mette delle grandi restrizioni al modo in cui vivi la tua vita. Per esempio, se sei timido potresti iniziare ad evitare le situazioni sociali e peggiorare la qualità della tua vita.
Mettere la testa sotto la sabbia non funziona.
L’evitamento emotivo spesso include il negare la verità e questo non è positivo. Quando gli struzzi mettono la testa sotto la sabbia lasciano scoperta una parte posteriore del corpo che farebbero meglio a tenere sott’occhio 🙂
In effetti è come se ti mettessi a guardare dalla finestra durante un temporale dicendo a te stesso che quella che vedi non è pioggia.
Magari avresti preferito passare due ore in spiaggia e prendere un po’ di tintarella, ma negare il fatto che stia piovendo non ti aiuterà ad abbronzarti.
Non solo quindi negare la realtà non ti aiuta ma, come scoprirai nell’esempio che segue, questo atteggiamento può rappresentare una vera e propria trappola.
Quello che succede quando eviti i pensieri e le emozioni spiacevoli assomiglia molto a questo giocattolino cinese.
La trappola cinese.
Questo gioco per masochisti è formato da un tubicino di cannucce intrecciate, nel quale si infila un dito indice dentro ad ognuna delle due estremità del tubo. Quando il malcapitato proverà a tirar fuori le dita, il tubo si stringerà, intrappolandole.
Tirare fuori le dita dal tubo sembra la soluzione più naturale e ovvia, ma non funziona. Più forte proverai a estrarre le dita dalla trappola e più resteranno bloccate.
Non ricordo di preciso dove diamine avessi infilato le dita, ma credo di avere sperimentato diverse volte questo fenomeno da bambino. La trappola delle dita mostra come le soluzioni istintive alla sofferenza interna spesso finiscano solo per peggiorare la situazione.
Si, è vero negare o evitare il disagio emotivo può sembrare il modo più logico e naturale per liberarsene. Eppure se hai avuto un po’ di esperienza in questo campo, e so che ce l’hai 🙂 , saprai già che questa forma di atteggiamento non ti ha aiutato a risolvere la situazione.
Per uscire da questa trappola devi fare qualcosa che è contro-intuitivo. Invece di “spingere” verso l’esterno, devi “tirare” verso l’interno.
Questo è ciò che offre l’accettazione.
Accogliere le emozioni invece di spingerle via è la chiave per ridurre il disagio delle esperienze spiacevoli.
L’accettazione è l’esatto opposto dell’evitare. Quando impari a praticare un atteggiamento di accettazione a tutte le esperienze della vita quotidiana, incluse quelle dolorose, allora ti liberi dalla sofferenza.
Lo so, per alcuni può essere difficile credere che aprirsi al proprio dolore liberi dalla sofferenza. La messa in pratica della tecnica che condividerò a breve farà cambiare questa idea.
“Le persone farebbero qualsiasi cosa, non importa quanto assurda sia, per evitare di guardare la propria anima.” C. Jung
Accettazione Mindfulness.
Un approccio molto chiaro e facilmente comprensibile all’accettazione è quello praticato nella mindfulness. In questa disciplina si mantiene un atteggiamento attivo, pienamente consapevole e morbido verso la tua mente, il tuo corpo e le tue esperienze.
Essa semplicemente richiede di notare quello che pensi e senti consentendogli di esistere, non importa che ti piacciano o meno.
L’accettazione mindfulness è compassione in azione, con la quale puoi approcciare le ferite emotive e la mente giudicante con morbidezza e gentilezza.
Quando fai questo indebolisci il potere della mente giudicante di tenerti bloccato dalle tue ansie, paure, colpe, rabbia, o rimorso.
Nella Meditazione dell’Attenzione l’accettazione viene praticata in un modo ancora più puro e diretto della Mindfulness.
In tale pratica, l’attenzione viene diretta in un modo specifico capace di avvolgere tutte le esperienze in modo da non lasciare spazio a resistenze. Le emozioni negative sono quindi vaporizzate all’interno di questo morbido abbraccio di consapevolezza.
Come praticare l’accettazione emotiva con la tecnica “Aggiungi un posto a tavola.
Tipicamente i consigli che si trovano sul praticare l’accettazione sono vaghi e astratti. Come sai invece su IperMind mi piace dare strategie e tecniche pratiche per lavorare su se stessi.
Ho penato un po’ per ideare una procedura che fosse sia pratica che metaforica, per facilitare la comprensione a più livelli dei principi utilizzati.
Poi al termine di una sessione di A.P. ho avuto l’intuizione giusta. E’ nata la così la tecnica “Aggiungi un posto a tavola.”
Quando ti accorgi di provare della resistenza oppure un’emozione negativa metti in pratica i seguenti passaggi. Immagina che l’emozione sia una tua cara amica che hai invitato a cena come ospite a casa tua. Aprile la porta, abbracciala e falla entrare.
Al tavolo, assieme a tutte le altre emozioni c’è un posto anche per lei. Invitala a sedersi, falle spazio. Rifiutare questa emozione a tavola significa indispettirla solamente, tornerebbe a bussare alla porta e reclamerebbe il suo posto. Ti conviene concederglielo subito 😊
Porta la tua attenzione sulle sensazioni.
Ora che l’emozione ha trovato il suo spazio, focalizzati sulle sensazioni associate a questa emozione. Paura, rabbia, ecc. sono solo etichette che le persone utilizzano per descrivere delle reti di sensazioni fisiche nel corpo.
Uno step molto importante per guarire le tue emozioni consiste quindi nel sperimentarle nella forma più pura: sensazioni fisiche. Inizia a esplorare queste sensazioni con un atteggiamento aperto e curioso.
Dove noti che si manifestano nel tuo corpo? Quali caratteristiche possiedono? Dirigi la tua consapevolezza non giudicante e accettante verso di esse. Resisti alla tentazione di giudicare ciò percepisci, giudizio e resistenza sono nemici dell’accettazione.
Nessuna emozione è “cattiva”, sono solo sensazioni corporee.
Se ti accorgi di avere dei pensieri giudicanti, consenti ad essi di venire a galla nella tua mente e lasciali andare. Combattere questi pensieri non farebbe altro che amplificarli, limitati quindi a notarli e a registrarli. Continua ad osservare in modo amichevole la tua esperienza interna per qualche minuto.
Ad un certo punto potresti notare un senso di leggerezza. Questo è un segnale che l’emozione si è alzata dal tavolo degli ospiti e se ne sta andando.
Mantieni per qualche istante ancora la consapevolezza sul momento presente e sul tuo respiro. Praticando questa tecnica ti accorgerai che nessuna emozione negativa resiste a lungo al potere di una piena accettazione.
Osservare con accettazione e compassione un’emozione negativa porta infatti alla trasformazione di questa.
Una trasformazione meravigliosa che purtroppo molte persone non sperimentano mai per via della loro tendenza ad evitare o a respingere gli stati emotivi spiacevoli.
Una nuova relazione con le emozioni.
Quando impari ad accogliere le emozioni scomode inizi a realizzare che queste non sono il nemico o qualcosa di cui essere spaventati. Spesso sono le reazioni e i giudizi che dai alle emozioni che le fanno sembrare così spiacevoli o spaventose.
È possibile sviluppare una nuova relazione con le emozioni che sembrano spiacevoli guardandole in un modo nuovo, imparando ad accettarle e a dargli il benvenuto piuttosto che rifiutarle.
Questo può sembrare contro-intuitivo perché il tentativo di evitare le emozioni negative sembra essere una cosa ragionevole. Dopo tutto quando si è intrappolati dalla paura ci si sente di merda e le emozioni spiacevoli sono spesso collegate nella tua mente ad eventi negativi che vuoi evitare o dimenticare.
Purtroppo quando sei coinvolto in una battaglia interna stai inconsapevolmente creando più tensione e sofferenza. In questa lotta inconscia sei più incline a reagire in modo automatico piuttosto che ad essere capace a scegliere la risposta più appropriata.
Quando accetti, lasci andare la battaglia contro te stesso. L’accettazione ti libera dalla lotta con il dolore e apre la strada a nuove possibilità. Se tutta la tua attenzione è rivolta al cacciare via il dolore resterà ben poco spazio per valutare altre alternative.
Mentre se lo accetti, anche solo per un momento, non solo ti libererai da un’inutile zavorra interna ma espanderai le tue possibilità.
Per concludere.
Le emozioni sono per loro natura temporanee, è solamente quando opponi a loro resistenza, le combatti o le neghi che le rendi persistenti.
Quando un’emozione sgradevole non ti da tregua e bussa continuamente alla porta della tua mente significa una cosa: è giunto il momento di praticare l’accettazione. Falla entrare, abbracciala, dalle il benvenuto e aggiungi un posto a tavola. Così come è venuta, se ne andrà.
Mi prometti che aggiungerai un posto a tavola alla prossima emozione spiacevole che proverai? Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi. 😉 ✌️
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P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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A presto
Ti aspetto qui sotto, nei commenti 🙂
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Sei Grande Amico!
Danny GRAZIE di esistere
Grazie Danny per questa meravigliosa tecnica. Sento già qualcuno bussare alla porta 🙂