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In questo articolo scoprirai cosa fare nella vita grazie ad un esercizio che mai ti aspetteresti di trovare su IperMind 🙂
Probabilmente già da quando eri in fasce c’era chi fantasticava su cosa avresti fatto nella vita. E a mano a mano che il tempo passava le pressioni potevano farsi più insistenti “Pierino ti piacerebbe fare l’avvocato da grande come il babbo?” o peggio ancora “dopo la laurea in giurisprudenza seguirai le orme di tuo padre” magari senza neanche chiederti cosa ne pensavi.
A me per esempio avevano “previsto” un percorso nel quale gran parte della giornata sarebbe trascorsa ad analizzare numeri e algoritmi matematici. Che in relazione a quali sono le mie inclinazioni base centrava come un pesce con una bicicletta 🙂
Anche nel tuo caso pressioni da parte di genitori, insegnanti e parenti potrebbero avere influenzato il corso degli eventi e averti condotto su una strada che magari non è quella maggiormente in linea con la tua natura, le tue vere passioni e interessi.
E che forse ora cambieresti.
Altre volte invece non sono le pressioni di qualcuno ad avere condizionato il tuo percorso ma semplicemente altre circostanze più o meno casuali.
In ogni caso se vuoi scoprire il tuo scopo nella vita una delle prime cose che dovresti fare è questa:
Ma non ti accingere a rovesciare del latte 🙂 perché al posto della tazza è la tua mente che deve essere svuotata da tutti quei falsi scopi che potrebbero esserti stati raccontati da quando sei nato (inclusa l’idea che non hai uno scopo).
A tal proposito trovo utilissima la storia che segue per aiutarti a comprendere questo concetto.
Svuota la tazza
Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli dichiarò: “Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. E incominciò a versare il tè da una teiera. Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò. “Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”
Come la “tazza” del filosofo della storia, spesso anche la nostra è così piena di condizionamenti da parte di società, famiglia, cultura o altri modelli che non rimane neanche uno spazio incontaminato necessario per fare chiarezza e comprendere meglio cosa desideri veramente fare nella vita.
Diventa di importanza vitale quindi svuotare la tazza. Come? Ad esempio un buon modo per essere meno condizionati dalle influenze del passato consiste nel vivere il qui e ora, praticare la mindfulness e la consapevolezza.
Una volta svuotata la tazza però come capire con cosa riempirla?
Spesso le persone si chiedono “cosa farò della mia vita? O qual è il mio scopo nella vita?” Ma c’è una domanda migliore che puoi farti ed è la seguente: “cosa posso fare di importante con il mio tempo?”
Questa è una domanda di gran lunga più utile.
Per esplorala al meglio voglio proporti un esercizio un po’ insolito ma estremamente potente e se vogliamo anche abbastanza di “impatto” che ti aiuterà a capire cosa fare nella vita.
Anche se confesso di essermi “toccato” un attimo la prima volta che scoprii l’esercizio, una volta messo in pratica realizzai quanto fosse potente per fare connettere in modo profondo una persona ai propri veri valori, desideri e autentica natura.
Sei pronto?
L’esercizio si chiama “Scrivi il tuo epitaffio di vita”.
Finito di toccar ferro o qualcos’altro? 🙂
Non farti ingannare nonostante il nome è uno degli esercizi più vitali e motivanti che potrai mai fare.
Cos’ è un epitaffio?
L’epitaffio è un’iscrizione che ha come scopo onorare e ricordare una persona passata a miglior vita. Può essere poetico, lasciare un messaggio ai vivi e perché no essere anche divertente. Durante la ricerca per il materiale per questo articolo mi sono imbattuto in alcuni che non sono niente male da questo punto di vista, come ad esempio:
“Qui giace Ben, la cui vita era tranquilla finché non ha cercato di mungere un toro.” Oppure “Qui riposa Carl, ha scoperto troppo tardi che i dobermann non sono sempre coccoloni” 🙂
L’iscrizione sulla lapide rappresenta l’appello dei defunti ai vivi. Un appello che ha l’intento di trasmettere i propri valori e le proprie idee sulla vita in modo breve e conciso. Insomma lapidario 🙂
La natura dell’epitaffio serve anche come avviso a quelli che lo leggeranno. Consideralo quindi come un messaggio che vuoi lasciare al mondo.
“Gli antichi greci non scrivevano necrologi si ponevano una sola domanda alla morte di un uomo: era capace di passione?” (Serendipity)
Scrivi il tuo epitaffio di vita
Pianifica un momento per scrivere il tuo epitaffio di vita perché sarà un giorno dedicato alla riflessione sulla tua mortalità, sul fatto che tu lo voglia o meno hai un tempo limitato da passare su questa terra.
Pensa a che tipo di eredità vorresti lasciare per quelli che verranno dopo di te. Questo è il tuo messaggio finale da lasciare al mondo.
Quindi prenditi un po’ di tempo per pensare a cosa ti caratterizza, quali sono le tue passioni, cos’hai realizzato, cosa ti piacerebbe realizzare e dire a chi verrà dopo di te.
Gli epitaffi sono il più antico esempio di scrittura nel mondo, e tale forma di scrittura è rimasta in uso anche ai giorni nostri. Oltre ad onorare la vita del defunto l’epitaffio è anche un importante modo per celebrarne la vita.
4 consigli per scrivere il tuo epitaffio di vita 🙂
4 regole da tenere a mente quando scriverai il tuo epitaffio di vita.
1)Dev’essere breve e conciso.
Molti epitaffi sono di al massimo una o due frasi. Anche quelli con 4-6 frasi sono molto brevi. Ti consiglio di scriverne uno che sia intorno alle 100 parole. Questa limitazione può essere vantaggiosa perché ti dà la possibilità di riassumere la tua vita ideale in poche parole, dandole forma ed esprimendo forti emozioni. Inoltre, spesso contiene qualche informazione aggiuntiva sulla persona.
2)Trasmette forti sensazioni.
Può essere celebrativo, divertente, spiritoso, oppure ironico. Comunque è importante che sia sincero e sentito. Per le nostre finalità non è necessario che sia eccessivamente sentimentale o addirittura malinconico.
3)Scegli il narratore.
Può essere scritto in prima persona oppure con la voce di qualcuno che ti conosce molto bene. I migliori epitaffi hanno una voce: quella di un parente, un amico, la persona stessa, un vicino o anche la voce di un animale domestico 🙂
4)A chi è indirizzato?
Rifletti su chi è indirizzato questo messaggio che lascerai. Come dicevo sopra l’epitaffio era inteso come un messaggio da lasciare ai posteri, puoi scegliere per esempio di scriverlo pensando di parlare con un passante, dei bambini,…
In realtà questo epitaffio è particolare perché non servirà ai posteri ma a te e in questa vita. 🙂
Esempio 🙂
DannyZ nella sua lunghissima e ricca esistenza 🙂 ha immaginato la vita ideale che avrebbe voluto creare, superato con coraggio e successo le paure, i condizionamenti negativi e le convinzioni limitanti che avrebbero potuto impedirla.
Nel suo percorso ha anche cercato di aiutare altre persone a raggiungere questo scopo.
Ha inoltre atteso una vita per dei superpoteri che non sono mai arrivati. O forse si 🙂
Un bilancio di vita in 3 domande.
Alcuni studenti dell’Acton School of Business hanno intervistato degli imprenditori di successo vicini alla fine delle loro vite e hanno raccontato di come questi leader dicessero che si ponevano tre semplici domande per fare un bilancio delle loro vite:
1)ho contribuito a qualcosa in modo significativo?
2)sono stato una brava persona?
3)chi ho amato e chi mi ha amato?
Dopo l’esercizio, rifletti.
Una volta finito l’esercizio osserva ciò che hai scritto e rifletti su alcune domande.
1) Cosa dice l’elogio che hai scritto riguardo ai tuoi desideri e ai tuoi sogni? Riguardo ai tuoi obiettivi, relazioni con amici e familiari e riguardo al tuo carattere?
2) Cosa direbbe il tuo epitaffio se qualcuno lo scrivesse oggi? Cerca di essere più onesto possibile. Quanto sarebbe diverso da quello che vorresti dicesse?
3) Quali specifiche azioni intraprenderai, o cosa ti fermerai a fare ora, per assicurarti che i tuoi sogni si trasformino in realtà prima che la tua vita volga al termine?
Per concludere
Scrivere il tuo epitaffio di vita è un modo per portare l’attenzione all’essenza della tua vita ideale, il chi, il cosa e il perché del tuo miglior sé. E per rispondere alla domanda: come vorresti essere ricordato?
Lo spirito dell’esercizio è molto pratico ed è quello di spronarti a vivere la meravigliosa vita che desideri, per non sprecarla vivendo il sogno di qualcun altro, o addirittura di nessuno.
Ricorda che in qualche modo scrivi il tuo epitaffio tutti i giorni sulla base delle azioni e scelte che prendi o che non prendi. Ciò che hai scritto nell’esercizio è allineato a quello che stai facendo e vivendo oggi? Cosa devi “correggere” per realizzare la tua vita ideale? Sei pronto a mettere in pratica le azioni necessarie? Fammi sapere che ne pensi nei commenti 🙂
P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
A presto
Qui giaccio,
pensando di esser migliore di altri, provando ad esserlo ma senza mai riuscirci.
E lasciando al mondo nemmeno un’impronta del mio fantomatico genio, di cui il mondo mai si accorgerà, forse perché esso non è mai esistito, o forse perché non era ancora sbocciato.
Qui riposa il corpo di una ragazza, che non ha saputo mai trovare la sua strada, ma che ha vissuto attimo per attimo in pieno, con un pennello in mano riempiendo la sua vita di colori. Ha scoperto il mondo e con il suo amore incondizinato per la natura ha eliminato dalla sua testa tutto ciò che di materiale poteva frenarla. Ha amato tanto, e tanto è stata amata. Libera dai preconcetti e da questo mondo meschino.
^_^
Sono nata pre scoprire il farmaco contro quella malattia che da persone sane ci trasforma in pazzi nel vero senso della parola voglio guarire le persone che in modo leggero si chiamano depressi
Ciao Liboria Maria, complimenti per il nobile scopo 🙂
Esercizio molto stimolante! Ecco il mio 🙂
“qui riposa Elena, la donna responsabile dai piedi ben saldi a terra e l’eterna ragazzina sognatrice con la testa fra le nuvole. La ricordiamo per il suo sorriso, per la sua voglia di far star bene coloro che la circondavano, per la sua determinazione e le sue espressioni buffe. Vorremmo NON ricordarla per i suoi momenti di sfiducia e per le sue mega pippe esistenziali (talvolta non richieste) sui valori e sul miglioramento personale.. ma è impossibile.. in fondo le volevamo bene proprio per le sue contraddizioni :)”
Ciao Elena, grazie per la condivisione. Emerge un animo positivo, energico e con forti ideali 🙂
Qui riposa una guerriera. Spezzò lance a favore dei più deboli, combattè spesso contro i mulini a vento e come vento ci sussurrerà sempre un consiglio, un incoraggiamento, una parola d’amore. Donna forte, solare, tenace e libera, un turbine di idee, cose da fare ed inventare, lascia al mondo il messaggio che tutto è possibile, basta volerlo! Arrivederci guerriera della luce.
Ciao guerriera della luce, grazie per avere condiviso il tuo intenso epitaffio di vita!
Intanto che penso al mio te ne mando uno che trovo straordinario (oltre ad essere il titolo di un libro sugli epitaffi)
Meglio qui che in riunione
……. 😉
Ciao Alessandra, restiamo in attesa. Hai una buona scusa per la riunione 🙂
io non voglio morire@
anche io
Sono stata ispirata dagli epitaffi che ho letto…molto belli…e ho deciso di fare uno sforzo in più e condividere anche il mio 🙂
Bambina mai cresciuta, giocherellona ed affettuosa. Guerriera silenziosa, ha combattuto contro paure subdole e insidiose. Sensibile e romantica, ha catturato affetto da grandi e piccini e come un boomerang l’ha rispedito indietro più forte di prima…In questa vita si è impegnata a vivere libera dalle paure, realizzare i suoi sogni ed aiutare gli altri a realizzare i propri 🙂
Nel mio epitaffio ci sarebbe scritto circa questo 🙂
Grazie Danny, bellissimo esercizio!
Ciao guerriera silenziosa, mi è piaciuto molto il tuo epitaffio di vita. Risuona anche in modo particolare con il mio 🙂 Grazie per averlo condiviso.
Il mio epitaffio??? Ha vissuto in continua lotta con la depressione che non le hanno permesso di lavorare e le ha fatto perdere gli anni della sua vita non vivendo ma sopravvivendo… è triste ma è la realtà.
Ciao Marzia, grazie per la condivisione. E’ vietata la negatività in questo esercizio 🙂 Il mio consiglio è riformularlo con un’intenzione positiva. Se potessi avere la capacità di cambiare il tuo futuro nel modo che desideri, come vorresti che sia? E’ questo che devi scrivere sul tuo epitaffio di vita 🙂
Qui giace Bruna, dolce fiore cresciuto tra spine. Sensibile bocciolo che ha ceracato la luce appigliandosi ad ogni spiraglio di vita.
Spesso ha tremato insicuro bloccato da paure nascoste, ma sempre pronto a schiudersi a giardinieri che in lei han creduto!
Ciao Bruna, delicato e poetico il tuo epitaffio di vita. Grazie per averlo condiviso.
ciao come t
i chiami veramente?????
Epitaffio “ho amato molto a modo mio. Mi hanno amato molto a
modo loro. Mi godo il pareggio e sto’!
Ciao Elisabetta, breve, incisivo e ironico 🙂 Grazie per averlo condiviso.
Ecco il mio
Qui giace Livia,combattiva guerriera, dispensatrice d’amore, anima solitaria di passaggio in questo mondo.
Complimenti Livia, grazie per averlo condiviso 🙂
gioite della mia morte,perchè ora son più viva che mai. Qui giace il mio corpo che sempre è stato polvere, la mia anima abbraccia le paure del mondo e le rassicura, volo nell’ iperuranio del tutto e mai mi feci sopraffare dalla cattiveria, dedico la mia esistenza all’ esistenza stessa e lascio la terra felice di esservi vissuta.
Grazie mille, molto interessante!
Qui giace.
Politico di lotta.
Artista di piuma.
Amante passionale.
Filantropo nascosto.
Intellettuale sagace.
Modesto mai.
Qui riposa colei che ha dato ali per volare ,radici,amore..ricordatemi ridendo
Il problema è che non so cosa scrivere , perché non so chi voglio essere o chi sono ora .
Cosa devo fare all’università ? Chi voglio diventare ?
Ciao Roberta, ti risponderò con una frase tratta dal film Big Kahuna “Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.” E comunque non preoccuparti il percorso di conoscenza è lungo e potrà riservarti tante sorprese, spero con IperMind di fornirti degli strumenti utili per aiutarti in questo viaggio 🙂
chiara, che è riuscita a vivere la sua vita assaporando ogni emozione, pur non essendo in balia di esse e senza averne paura…Ha amato le creature indifese ed ha avuto da esse la spinta per vivere una vita priva di materialismo e futilità, trovandovi divertimento e allegria per sorridere ogni giorno!
Super!!! Affermazioni sagge!!!
grazie!
Dai l’opportunità di vedere le cose su altre angolazioni, in questo momento ne avevo proprio bisogno…
grazie
Esercizio simpaticissimo,il mio direbbe
Qua riposa (e guai a svegliarlo) Emanuele.
Persona buona ed ironica sino alla fine, che ha vissuto al meglio delle sue possibilità facendo fronte a momenti belli e brutti, ma sempre con una vena di folle sarcasmo e coraggio.
alla fine della sua ricerca interiore ha scoperto una grande verità ossia “che è tutto così dannatamente ridicolo” quindi,prendete un bel respiro e sorridete,sempre!
Ciao Olly, mi piace questo valorizzare l’ironia, credo sia una prospettiva molto intelligente e utile attraverso la quale osservare il mondo 🙂
Wooooowww!!!
Grande articolo Danny.
Interessante l’esercizio che proponi.
Sembra una simpatica e divertente tecnica dello specchio( autoanalisi), correggimi se abaglio. 🙂
Si William, è una variante con il turbo 🙂 Grazie per l’apprezzamento …
qui finalmente riposa una persona che ha sempre cercato e non ha mai trovato la serenita’ spero tanto che la abbia trovata nell’altro mondo parallelo…
in una parola ciao.
qui giace roberta figlia del cielo e delle stelle
che tanto inutilmente ha amato .. e mai riamata ..
cercando di capire e mai capita
troppo diversa per essere accettata.
in una parola ciao.
Ciao figlia del cielo e delle stelle 🙂 Affinché l’esercizio sia utile nell’epitaffio va scritta la tua vita ideale. Se potessi avere nella vita ciò che è in più linea con i tuoi valori, cosa vorresti? Grazie intanto per la condivisione.
Ma io l’ho scritto… Essere amata…compresa ed accettata..tre cose che in famiglia non ho mai avuto (tutt’ora sono bersaglio di cattiverie ingiustizie e calunnie ) forse sono stata troppo ermetica
Dimenticavo ..perché figlia del cielo e delle stelle? Perché i miei genitori mi hanno diseredata … Nonostante avessi fatto tutto ció che mi chiedevano …
Ciao carissimo! Molto interessante, mi hai fatto venire in mente quegli strani pensieri che aleggiano in me in certi momenti: a volte mi capita di immaginare come gli altri reagirebbero alla mia morte…molto probabilmente quando faccio questi pensieri mi trovo in deficit di autostima, e fantasticare in questa direzione mi aiuta a riconsiderare me stesso 😀
Oggi ho deciso di fare l’esercizio dell’epitaffio, vorrei fosse così:
Qui riposa Stefania, ha lavorato con amore per la sua Terra, ha amato, dato radici e ali per volare.
Tutto questo, nonostante i suoi difetti.
Ciao Stefania, anche il tuo epitaffio di vita in poche parole dice molto di te. Grazie per la condivisione.
Danny Z ti ammiro tantissimo!!! grazie x le lezioni di vita che ci regali!! 🙂
Grazie Rossana.
Eccolo..
Qui riposa il corpo di una donna che si è sempre sentita speciale e unica.
Ho lottato tanto in questa vita.. Sono caduta e mi sono rialzata più volte..andando sempre avanti .
Ho dato amore e gioia alle persone che ho incontrato nonostante le mie paure e debolezzesono dtara un esempio x le mie figlie, insegnando e dimostrando a vivere fuori dagli schemi.
Ho amato tanto e forse sono stata amata.. Ma non ha importanza.
Ora la mia anima é felice e libera!
Ciao Catia, mi piace lo spirito che sei riuscita ad esprimere in poche righe. Congratulazioni per avere fatto subito l’esercizio e averlo condiviso. Anche questo dice qualcosa di te 🙂
Lo farò .. Grazie.. E poi te lo postero
Ottimo Catia, aspetto di leggerlo allora 🙂
Non mi piacciono gli epitaffi ,x la mia vita era destino.che fosse andata comr e andata ,anche se il destino e stato provocato da altri ormai x i rimpianti e tardi si vive alla giornata sperando di stare almeno bene in vecchiaia ,I miei progetti di ragazza erano ben diversi ,
Ciao Anna, vale perfettamente anche quello che hai scritto!
Ciao Danny, non so come ringraziarti per ciò che fai. Dopo la lettura di questo articolo sono entrato in un silenzio contemplativo per cinque minuti:) È tre mesi che seguo il blog, e in questi tre mesi ho fatto diversi cambiamenti nella mia vita. Ancora grazie.
Ciao Antonio, grazie per l’apprezzamento. Nei silenzi contemplativi si possono “comprendere” molte cose 🙂 Complimenti anche per i miglioramenti che hai realizzato negli ultimi 3 mesi.
il Grande Iluminato…
Nella mia vita terrena il mio amore x la natura e i miei figli è stato sempre incondizionato. Chi mi ha conosciuta veramente mi ha saputa apprezzare e mi dispiace x gli altri che non hanno perso tempo a conoscermi meglio. Al compagno della mia vita e padre dei miei figli va la medaglia al merito x avermi supportata e sopportata 😉 Vi amerò sempre anche da quassù <3
Ciao Rossana, in ciò che hai scritto emergono con chiarezza i tuoi valori e le cose importanti per te nella vita. Complimenti e grazie per averlo condiviso.
mi piace il tuo epitaffio lo ricoppio
Ha evidenziato un lavoro di laboratorio teatrale bene