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Può un elenco di emozioni presente in un “fiore” aiutarti a gestire il tuo stato emotivo? La risposta è affermativa e a breve scoprirai come 🙂
Il celebre Vincent Van Gogh diceva: “non dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo”.
Infatti, anche se spesso non te ne accorgi, sei continuamente influenzato dalle tue emozioni, anche quando prendi delle decisioni. Quindi, pur credendo di agire su un livello puramente logico, c’è un’emozione di fondo che regola ogni tua azione.
Questo non vuol dire che non puoi avere il controllo delle tue azioni, tuttavia, è essenziale imparare a riconoscere le emozioni per prendere decisioni migliori.
Fortunatamente, esistono degli strumenti per aiutarti ad ampliare il tuo vocabolario delle emozioni e migliorare l’intelligenza emotiva. Tra qualche riga scoprirai quali 🙂
Ma cosa sono esattamente queste emozioni?
La definizione di emozione.
Secondo l’American Psychological Association (APA), un’emozione è: “una complessa sequenza di azioni che comprende elementi empirici, comportamentali e psicologici, attraverso i quali un individuo cerca di reagire ad un evento che è rilevante a livello personale”.
Semplificando, l’emozione che provi dipende in gran parte dall’interpretazione che dai a quell’evento. Per esempio, se percepisci una minaccia, l’emozione provata sarà paura; se invece, percepisci un evento come positivo potresti sentirti sereno.
Le emozioni sono diverse dai sentimenti perché sono delle reazioni a una situazione specifica e hanno una durata limitata nel tempo, mentre i sentimenti sono più generici e durano più a lungo.
Bene Danny, adesso so meglio cos’è un’emozione, ma perché le provo? Non starei meglio se non provassi emozioni come rabbia e paura?
Le emozioni e la sopravvivenza.
Le emozioni sono entrate nella vita degli esseri viventi moltissimi anni fa, infatti anche molte altre specie animali sono in grado di provarle proprio perché sono utili alla sopravvivenza.
Ad esempio, il disgusto è molto utile alla sopravvivenza, dato che dice all’animale cosa mangiare e cosa potrebbe essere dannoso alla sua salute.
Non ho mai sputato come quella volta che per sbaglio ho messo il sale nel caffè al posto dello zucchero. Anche se più che male faceva solo schifo. 🙂
Un altro esempio in cui le emozioni sono utili alla sopravvivenza è quello in cui si ha la famosa reazione fight or flight or freeze, ovvero attacco, fuga o congelamento di fronte alla percezione di un pericolo.
Le emozioni hanno quindi una grande influenza sulla tua vita. Per questo motivo ho spesso detto che gestire le emozioni è una delle capacità più preziose che tu possa acquisire.
Continuando la lettura di questo articolo scoprirai come:
- riconoscere le tue emozioni
- ampliare il tuo vocabolario emotivo
- aumentare la tua intelligenza emotiva.
Il fiore delle emozioni: un elenco di emozioni portatile.
In psicologia esistono diverse classificazioni delle emozioni. Una delle più famose, che merita di essere citata, è sicuramente quella di Ekman e Friesen che, identifica 6 emozioni primarie innate e transculturali: gioia, paura, rabbia, tristezza, sorpresa e disgusto.
Un’altra classificazione, quella su cui ci concentreremo in questo articolo, è il famoso fiore delle emozioni (o ruota delle emozioni).
Si tratta di uno schema grafico delle emozioni elaborato dallo studioso Plutchik nel 1980, all’interno della sua teoria psico-evoluzionistica delle emozioni, che identifica 8 emozioni primarie.
Le 8 emozioni primarie identificate dal modello di Plutchik sono: gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto, sorpresa, accettazione, e attesa.
Il fiore è composto da 4 coppie di emozioni, ognuna accoppiata con la sua polarità opposta: tristezza vs gioia, rabbia vs paura, accettazione vs disgusto, sorpresa vs attesa.
Inoltre la dimensione verticale dei petali rappresenta l’intensità delle emozioni che aumenta, così come il colore, andando verso il centro del fiore.
Le 8 emozioni primarie identificate da Plutchik servono come fondamenta per tutte le altre. Combinando queste emozioni primarie, se ne possono ottenere di più complesse, tra cui l’ottimismo, l’amore, il rimorso e l’aggressività.
Altre emozioni complesse
Essendo il tema delle emozioni e della loro gestione quello di mio maggior interesse, nel corso di questi 7 anni su IperMind ho trattato in modo approfondito diverse emozioni complesse. Ti elenco qui sotto gli articoli in cui ne parlo:
Ansia. In questo articolo ho parlato delle componenti dell’ansia e di come affrontarla attraverso tre pratiche mindfulness.
Apatia. Quest’emozione si manifesta come una mancanza di voglia di fare, assenza di motivazione o interesse. Ne ho parlato nell’articolo su come sconfiggere l’homerite.
Frustrazione. E’ un’emozione spiacevole che insorge di fronte a delle difficoltà percepite come insormontabili. Scopri come liberarti dalla sindrome di Charlie Brown in questo articolo.
Gratitudine. E’ un’emozione positiva, capace di amplificare gioia e serenità. Nell’articolo parlo di 10 azioni pratiche per essere grato individuate dallo psicologo Robert Emmons.
Gelosia. Nella gelosia la persona è focalizzata sulla paura della perdita, nella maggior parte dei casi di una persona amata. In questo articolo parlo di 5 strategie per non cadere nella trappola della gelosia.
Invidia. Esistono due forme di invidia: maligna e benigna. Nell’articolo scoprirai come trasformare l’invidia in motivazione.
Noia. La noia è un tema affrontato da tre dei più grandi filosofi nostrani del passato: Lucrezio, Seneca e Orazio. Ne parlo in questo articolo.
Un utilizzo pratico del fiore delle emozioni.
La consapevolezza emotiva è stata definita da Reuven Bar-On (psicologo che si è occupato di intelligenza emotiva) come: “l’abilità di riconoscere le proprie emozioni, differenziarle tra di loro, capire cosa le ha provocate, ed essere consapevoli dell’impatto che queste possono avere sulle persone che ci stanno attorno”.
Infatti, raramente potresti fermarti a riflettere sul tuo stato emotivo o cercare di capire cosa l’abbia provocato, quindi finisci per mettere in atto comportamenti automatici di difesa o di attacco.
Spesso per descrivere il tuo stato emotivo potresti usare parole generiche come “sono emozionato”, oppure se qualcosa ti fa innervosire potresti scaricare la colpa sugli altri dicendo magari frasi come “sei noioso” invece di esprimere correttamente la rabbia.
Uno dei fenomeni più preoccupanti e diffusi è quello dell’analfabetismo emotivo (oltre a quello funzionale ovviamente :-)). L’incapacità di riconoscere e nominare correttamente le emozioni che si provano.
Il filosofo e antropologo Umberto Galimberti ha parlato degli effetti preoccupanti di questo fenomeno soprattutto sul comportamento di molti giovani che vivono in un deserto emotivo, spesso spostati su una realtà virtuale dei social media e videogiochi.
L’analfabetismo emotivo conduce a una specie di anestesia che impedisce di sentire quello che si prova e ha delle serie ripercussioni sulle relazioni, su se stessi e con le altre persone.
Ampliare il vocabolario emotivo e saper nominare le emozioni quando si presentano contrasta questo fenomeno.
Il diario della consapevolezza emotiva.
Per trasformare tutta questa teoria in pratica ti propongo un esercizio che ho chiamato il diario della consapevolezza emotiva.
Rifletti sulle emozioni che hai provato nelle ultime 24 ore e scrivile in un diario.
Parti da una situazione che ti ha provocato una reazione emotiva. Descrivi la situazione in modo sintetico ma dettagliato e poi identifica e riconosci l’emozione che hai provato facendo riferimento all’elenco di emozioni che trovi qui sopra. Infine valuta l’intensità dell’emozione che hai provato usando una scala da 1 a 10.
Gli avvenimenti che raggiungono i punteggi più alti sono i tuoi nervi scoperti. Questi sono i punti, che se toccati, ti impedisco di risolvere la situazione in modo logico e chiaro, e che quindi possono danneggiare le tue relazioni personali e professionali.
Un aiuto tecnologico per monitorare al meglio le tue emozioni.
Esistono diverse applicazioni che possono facilitarti nell’utilizzo del diario delle emozioni: Life craft, Daylio e Mood.
Life Craft è un’app molto carina che riprende il modello delle 8 emozioni primarie per cui al suo interno è presente un calendario con incorporato un elenco delle emozioni primarie, ognuna con il suo colore.
Se poi clicchi sull’emozione primaria appare un ulteriore elenco di altre parole ad essa collegate. Una volta cliccata l’emozione che stai provando puoi aggiungere anche una nota per spiegare il perchè di quell’emozione (esempio. Sono “joyful” perchè sono in giro a fare un aperitivo con i miei amici).
Questa è sicuramente la mia preferita perchè la ritengo la più completa, unico limite di quest’app è che è in inglese.
Daylio. Questa app è molto semplice, non possiede un vocabolario emotivo ma solo 5 emoticon base a cui puoi sempre aggiungere una nota sul perchè ti senti in quel modo.
Mood. Un’app grazie alla quale puoi condividere il tuo stato emotivo con emoticon e nome dell’emozione aggiungendo poi una nota.
Per concludere.
Come hai visto le emozioni regolano e motivano gran parte delle tue azioni, pertanto è di fondamentale importanza essere consapevole delle emozioni che provi.
Per ottenere questo scopo ti sarà estremamente utile l’elenco di emozioni presente in questo articolo, unito alla messa in pratica del diario della consapevolezza emotiva.
Quando avrai raggiunto una buona consapevolezza emotiva, non solo sarai in grado di capire con maggiore precisione cosa provi, ma potrai anche fare qualcosa di positivo per prevenire quelle reazioni emotive che danneggiano te stesso e le persone a te più care.
Adesso che hai letto questo articolo, ho una domanda per te: qual è il tuo nervo scoperto (ovvero la situazione in cui ti è più facile provare un’emozione negativa)? Condividi la tua risposta nei commenti, ti aiuterà a fare chiarezza su cosa puoi migliorare.
Un Iper-abbraccio 😉 ✌️
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ciao! il mio nervo scoperto è …. la situazione in cui le persone che amo (il mio compagno, i miei genitori o gli amici stretti, e anche i miei figli a volte) usano toni aggressivi od alterati, in particolare se la cosa è rivolta a me ma anche se è rivolta ad altri….. lo so e lo vedo in me, ma nonostante tutto vado comunque in uno stato di allerta e disagio…. insomma, la gestisco meglio di un tempo ma non ho accettato o risolto del tutto…. grazie come sempre per il lavoro che fai, approfondito e sperimentato e documentato,… Continua »
Ciao Anna, nel riconoscere le tue emozioni hai già una consapevolezza che manca al 90% delle persone, per cui comunque congratulati per l’impegno che metti in questa questa area. Mi ha fatto piacere ciò che hai scritto.
Sono separato e con un figlio che vive con la madre, l’Esempio di nervo scoperto e quando lui , il quale io vorrei comunicasse con me, per la gestione di momenti e risultati scolastici, piuttosto che decisioni da prendere nell’ ambito di sport e vacanze, sono invece messo da parte è le decisioni le prende con la madre ed io le conosco molto più tardi, provando così un senso di frustrazione, disagio, tristezza che si trasforma in rabbia e portandomi ad allontanarmi da lui. Reazione mia che blocca mio figlio da qualsiasi reazione di riscontro, lasciandomi nel buio più totale… Continua »
Se posso permettermi…la pratica ‘ho hoponopono potrebbe aiutarti. trovi abbondanza di informazioni su internet. In bocca al lupo
Ciao Danny! Ottimo articolo e super utile! Ho provato ad installare l’app Life Craft ma non la trovo nell’app store È successo solo a me?
Anch’io non trovo questa App per Android. Ha forse un altro nome?
Le mie emozioni negative sono la tristezza (per alcuni avvenimenti passati) e la paura di non essere all’altezza in certe situazioni.
Devo lavorare su me stesso per superarle.
Articolo molto interessante.
Grazie Flavio, su IperMind puoi trovare tante strategie utili ai tuoi scopi.
Grazie di cuore…da tempo leggo sul tema e questo articolo mi è sembrato davvero completo. Un abbraccio Andrea
Grazie Andrea.
Ciao Danny, molto interessante questo articolo. Per i nervi scoperti diciamo che c’è l’imbarazzo della scelta. Sia a lavoro sia a casa. Installerò la prima app che hai consigliato, grazie come sempre.
Grazie Laura, fammi sapere una volta installata.