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Ti capita di avere all’improvviso emozioni e pensieri negativi? Il tuo umore durante la giornata cambia in modo negativo senza sapere bene il perché?
Dietro a questi fenomeni potrebbe esserci lo zampino di Facebook e in questo articolo scoprirai il perché.
Facebook è un mezzo molto semplice e accessibile per mettere in contatto persone e gruppi di persone.
Tuttavia non posso ignorare alcuni fenomeni negativi e l’imbruttimento generale avvenuto all’interno di questa piattaforma.
L’esposizione a campione di una manciata di post al giorno su Facebook provenienti da diverse pagine e la relativa lettura dei commenti associati, ha l’incredibile capacità di gettarmi nello sconforto per quello che riguarda la sorte del genere umano.
Fake news, cyberbullismo, ignoranza e sentimenti negativi dilagano incontrollati come incendi estivi di sterpaglia secca.
Se durante la giornata ti capita di provare in modo apparentemente casuale emozioni e pensieri negativi, malumori, stati d’animo pesanti senza conoscerne bene la causa, ascolta bene ciò che ho da dirti.
Un condizionamento negativo nascosto.
In un modo molto sottile, il contenuto che vedi su Facebook ha la capacità di influenzare i tuoi pensieri e le tue emozioni.
Per via della tendenza innata della mente a focalizzarsi maggiormente sul negativo, saranno proprio i contenuti con queste caratteristiche a fissarsi maggiormente in te.
A questo aggiungici il fatto che tipicamente sono i post più scioccanti, controversi e che ispirano sentimenti spiacevoli a essere più condivisi, e si ottiene una ricetta micidiale, per le povere IperMenti che fanno del loro meglio per coltivare uno stato di benessere e armonia interna.
Pensa solo che le bufale (che in genere possiedono queste caratteristiche) secondo una ricerca del MIT si diffondono 6 volte più rapidamente rispetto alle notizie vere.
L’utilizzo consapevole non è sufficiente.
Anche la strategia di un utilizzo consapevole del mezzo può risultare inefficace per schermarsi dai condizionamenti negativi della piattaforma.
Una persona potrebbe infatti pensare che Facebook sia uno strumento come un altro e che l’importante sia l’utilizzo che se ne fa. Ad esempio con un coltello potresti ferire una persona oppure sbucciare una mela, dipende da te.
Purtroppo questo è vero solo in parte.
Un coltello non condiziona il tuo stato emotivo mentre lo utilizzi in un certo modo a tua insaputa. Facebook sì, non è un mezzo neutro.
Gli esperimenti segreti di contagio emotivo.
Gli esperimenti di contagio emotivo condotti subdolamente da Facebook, all’insaputa dei suoi utenti, confermano questo.
In uno studio chiamato: “Dimostrazione sperimentale di contagio emotivo su vasta scala attraverso i social network”, un gruppo di ricercatori di Facebook ha manipolato di nascosto, dal punto di vista emotivo, i contenuti che un campione di quasi 700.000 utenti visualizzavano nella propria sezione notizie.
Dalla ricerca è emerso esattamente questo. Ciò che vedi su Facebook ha la capacità di influenzare a livello inconscio i tuoi pensieri e le tue emozioni.
Per esempio, potresti svegliarti di buon umore, passare 10 minuti su Facebook e uscire di casa con pensieri negativi senza collegare direttamente questo fatto con l’avere utilizzato Facebook.
Potresti ritrovarti ad associare sentimenti d’odio, rabbia e paura verso alcuni argomenti o persone, senza che tu abbia scelto coscientemente di provare queste emozioni.
Un buco nero che inghiotte la rete.
Come un gigantesco buco nero Facebook sta inghiottendo al suo interno ogni forma di comunicazione social e questo mi spaventa. I monopoli non mi sono mai piaciuti.
Non bisogna poi farsi trarre in inganno dall’apparente gratuità della piattaforma. Per Facebook siamo merce di scambio e l’account su questa piattaforma ha un prezzo molto alto da pagare.
La nostra identità digitale venduta agli inserzionisti.
Facebook è infatti un’azienda privata che segue logiche economiche. Da un giorno all’altro potrebbe cambiare le carte in tavola e distruggere una community cresciuta negli anni con amore e fatica se non si accettassero le nuove condizioni.
Ricordo ad esempio che durante i primi anni di IperMind, condividevo con una frequenza molto superiore a quella attuale articoli, riflessioni e citazioni sulla pagina Facebook.
I contenuti che condividevo venivano mostrati praticamente alla totalità delle persone iscritte alla pagina.
Sembrerebbe un cosa logica, se invio una email a 10 persone mi aspetto che questa email sia consegnata a 10 persone.
E invece no, Zuckerberg (che di recente è diventata la terza persona più ricca al mondo) ad un certo punto ha deciso di ridurre la visibilità dei post pubblicati al punto che su un bacino di 20.000 iscritti alla pagina solo 200-300 persone potevano vederli.
A quel punto ho smesso semplicemente di produrre contenuti per Facebook. Mi dispiace Zucky, ma non posso pagare 100 euro a settimana solo per mostrare a tutti le citazioni.
Le precauzioni prese per il gruppo: “Il risveglio delle IperMenti”.
Per il gruppo ufficiale di IperMind, ho fatto del mio meglio per creare un ambiente il più possibile lontano dai fenomeni discussi in questa pagina.
Chi ne fa parte potrà confermare il clima armonioso e costruttivo che si respira al suo interno.
Per evitare contaminazioni negative ho infatti realizzato un regolamento specificatamente progettato a questo scopo che per il bene degli iscritti, sin dal principio, ho fatto rispettare alla lettera.
Ad esempio, tendo a non approvare profili nuovi e anonimi proprio perché spesso è da questa tipologia di profili che ho osservato mettere maggiormente in atto comportamenti distruttivi per la community.
Un consiglio finale.
Per concludere questo articolo, il consiglio che ti posso dare è questo: nota come ti senti prima e dopo l’utilizzo di Facebook. Fai caso se la frequenza di pensieri negativi diminuisce oppure aumenta dopo averci passato un po’ di tempo.
Nota se nel corso della giornata ti capita di pensare a cose che hai visto su Facebook e presta attenzione all’impatto che questi pensieri hanno tuo stato emotivo. Questa attività di auto osservazione potrà darti delle informazioni molto utili.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti. Il tuo parere su questo argomento mi interessa particolarmente.
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Complimenti Danny, analisi lucida e spiazzante. Anche a me deprimono alcune cose che vedo su facebook. Contami per la nuova piattaforma. Dove si trova il link per iscriversi? Contribuisco volentieri al testing.
Grazie Massimo, sei aggiunto!
Buon giorno a tutti anche a me alcune notizie condizionano la giornata, se non le giornate.
Ciao Danny. Non amo particolarmente Facebook, ritengo comporti una enorme perdita di tempo e di energie. Ma è pur vero che attraverso di esso ho potuto conoscere dei gruppi interessantissimi, 3 o 4 in verità, che mi fanno comunque apprezzare questo strumento. Bisognerebbe farne un uso adeguato senza cadere nella “rete”.
Sicuramente il piu grosso problema di fb é l’uso che si decide di farne..unito al fatto che ormai per molti si è quasi sostituito alla vita reale..io rimango della vecchia scuola..un caffè, due parole e il guardarsi negli occhi non hanno prezzo..a me serve molto per scambiare informazioni, ma comprendo la scelta di ricercare strade alternative
Ciao Danny sono ormai consapevole che bisogna lavorare su se stessi ma non riesco a capire come mai quando parli con persone con frequenzè che non ti appartengono cmq entrano nella mia pancia gratuitamente! !!Buona giornata Michela
… Dimenticavo, aggiungi anche me alla futura piattaforma ed al nuovo gruppo! Un grazie con tutto il ❤️!
Ciao Liala, sarai la benvenuta!
Grazie Denniz!
Ciao Dennis, sei quantomeno superlativo e molto attento, agli stimoli esterni ed alle perone che ti seguono! Non è da tutti e confermo che davvero tu hai una marcia in più. Attendo perciò pazientemente che tu possa trovare una piattaforma idonea agli scambi di idee che non grsviti su fb. Concordo sulla tua scelta più che consapevole e giustificata e ti ringrazio per i consigli rivolti a noi; d’ora in poi sarò più attenta alle emozioni che susciteranno in me i post di fb.
Sono d’accordo sulle perplessità riguardo Facebook. Una community di sviluppo personale si avvilisce nel social ormai puramente commerciale. Ci sono!
Saluti.
Ottimo Paolo!
LinkedIn??è una piattaforma per connettere professionisti a livello lavorativo ma crescita e miglioramento personale sono ben accetti
Ciao Cri, da diversi punti di vista è già meglio di Facebook, ma forse è un pò troppo serioso e legato al mondo lavorativo per il nostro scopo.
Grazie Danny, i tuoi articoli sono sempre illuminanti.
Ciao Marina, grazie.
Perfetto!
Mi piace l’idea di essere “fuori dal tunnel”! Questi social risucchiano tempo ed energie.
Mi sono chiesta spesso come mai un gruppo Facebook?
Spero di far parte del nuovo progetto.
Ottima idea
Ci sei dentro Andreas!
Analisi molto interessante e centrata che condivido in massima parte. Sono un fedele assertore della libertà di pensiero e ripudio fermamente ogni tentativo di speculazione e di manipolazione, soprattutto quando si parla di benessere e psiche (sono uno psicoterapeuta) Complimenti e continua nel tuo interessante lavoro con la sensibilità che dimostri di avere.
Ciao Stefano, siamo sintonizzati allora 🙂 Grazie per l’apprezzamento.
Ciao, io ho Facebook da un poco piu di un paio d’anni….e devo dire che effettivamente “risucchia” attenzione, energia e cerca in tutti i modi di condizionarti….e forse, in qualche misura, ci riesce….ecco perché io ora seguo solo alcune pagine (tra cui ovviamente Ipermind e il gruppo chiuso di cui faccio parte)….anche gli amici sono stati selezionati e sezionati….ho tagliato molti ponti virtuali; ma soprattutto mi do un tempo limite per stare su FB, dopodiché STOP!
Quindi ritengo un’ottima e coraggiosa scelta quella di creare un gruppo in altro modo!
Grazie Danny
Concordo pienamente !
Allora Non solo confido in pieno ma ho già sperimentato da sola e ho scelto di eliminare fb dal cell Vi accedo dal fisso ma siccome lo devo accendere , stare lì davanti … significa che su f.b vado ………. quando capita !!!!! adesso sono io che lo uso e non viceversa
Altra cosa sto decisemante meglio con L umore , ho il tempo di osservare i miei pensieri e ascoltare le MIE emozioni , e questo mi permette di modificarle ,
Brava Antonella!
condivido in pieno e mi hai quasi convinta a cancellarmi da FB. Da un pò che ci pensavo…
attendo il link dunque!
Sarà fatto Samuela
Ciao Danny, già provato Buddypress?
Ciao Gloria, è uno strumento simile a Buddypress, che infatti avevo valutato.
Ciao a tti! Personalmente vengo influenzata quotidianamente nn solo da fb ma, dal telegiornale, per es. Tra notizie di donne vittime di violenza, sbarchi di immigrati con decine di dispersi (donne e bambini in primis), alluvioni, incendi che hanno spesso dietro la mano dell’uomo che usa e abusa della natura.. mi chiedo:”ma cosa sta succedendo? Cosa stiamo facendo? Dove andremo a finire di questo passo!??” Ma forse questo è un altro argomento ancora.. premettendo che, a mio avviso, chi è iscritto a fb sa già di essere in una enorme piazza dove la privacy è quasi inesistente, almeno su questa… Continua »
Ciao Alessandra, grazie per l’apprezzamento.
Grazie Danny! Come sempre ci ritroviamo in piena “assonanza” emotiva e anche cognitiva Qualche settimana fa ti avevo comunicato , in privato, che avrei iniziato un percorso di “digital detox”. Sono alla terza settimana e posso affermare che ne ho già tratto molti vantaggi e benefici. La FOMO ( fear of missing out) non mi ha contagiata e ho recuperato relazioni e rapporti oramai relegati a un frettoloso e inconsapevole LIKE. Sono d’accordo con te che sia necessario preservare le IPERMENTI dai pericolosi e insidiosi tentativi messi in atto dalla rete per annientare la nostra capacità attentiva, distraendoci con le… Continua »