A volte ti sembra di non riuscire ad organizzare le idee quando devi esporre un argomento? Prendere appunti e fare mappe concettuali ti annoia e ti richiede un sacco di tempo? Ti dicono che studi in modo meccanico e attaccato al testo?
C’è un metodo infallibile e anche divertente e creativo per memorizzare, apprendere e organizzare quello che devi studiare: le mappe mentali.
Ideate dallo psicologo inglese Tony Buzan intorno al 1960, le mappe mentali sono state introdotte inizialmente come un innovativo metodo per il note-taking (prendere appunti). Successivamente sono state adottate anche come strumento per generazione di idee tramite associazioni. Grazie alle mappe puoi produrre in modo facile e veloce una serie di idee collegate al concetto centrale.
A proposito delle mappe mentali Buzan ha affermato che con le mappe mentali si può “organizzare una riunione, sviluppare un business plan, gestire un progetto, pianificare una relazione, misurare l’avanzamento in direzione dei propri obiettivi personali, creare un database di idee, creare un elenco di compiti, monitorare i progressi compiuti e molto altro ancora.”
“Due dei fattori principali che davano luogo ai ricordi erano l’associazione e l’enfasi.” Tony Buzan Tweet
3 principi alla base delle mappe mentali
1) Sfruttano le potenzialità di entrambi gli emisferi.
La mappa mentale sfrutta le potenzialità di entrambi gli emisferi cerebrali. Quelle logico-razionali dell’emisfero sinistro, che possono essere stimolate mediante un approccio lineare, quantitativo, analitico e verbale (rappresentazioni di tipo testuale e verbale). Quelle emotivo-creative dell’emisfero destro, che possono essere stimolate mediante un approccio intuitivo che sfrutta simboli, colori, immagini e collocazioni spaziali.
2) Soddisfano il desiderio di completezza del cervello
La mappa mentale è una potente tecnica grafica che lavora in armonia con il desiderio naturale del cervello di completezza e interezza. Il cervello trova più facile accettare e ricordare una mappa mentale visivamente stimolante, multicolore e multidimensione, piuttosto che appunti noiosi e monotoni scritti in modo lineare e con un unico colore (mappa concettuale).
3) Organizza le informazioni.
Inoltre, le mappe utilizzano una struttura gerarchica-associativa delle informazioni che facilita l’organizzazione delle informazioni. In cima viene posizionata l’idea principale e sotto di essa le sottocategorie principali.
Come creare una mappa mentale in 4 facili step.
Creare una mappa mentale è molto semplice, basta armarsi di foglio e colori e seguire le indicazioni passo passo che trovi di seguito.
1. Titolo al centro.
Il soggetto dell’argomento è cristallizzato in un’immagine centrale. Scrivi il titolo dell’argomento al centro della pagina e disegnaci un cerchio intorno (meglio se si utilizza una immagine colorata).
2. I rami dei sotto-argomenti.
Gli argomenti principali si muovono dal centro, in modo radiante, come rami. Disegna delle linee che partono dal centro e che rappresentano i sotto-argomenti, i capitoli se si tratta di un libro, o fatti importanti legati all’argomento centrale.
3. Usa le parole chiave.
I rami comprendono un’immagine o parola chiave, stampata sulla linea. Partendo dai sotto-argomenti disegna delle linee ad essi collegate: usa solo parole chiave le frasi farebbero perdere l’effetto della mappa.
4. Usa colori ed elementi grafici.
Usa immagini, colori e simboli nella costruzione della mappa per aumentarne l’effetto evocativo e visivamente stimolante.
7 elementi grafici da usare nelle mappe
- Frecce. Le frecce possono essere usate per mostrare come sono collegati i concetti di una mappa. Possono essere tridimensionali e dare l’effetto di movimento; tratteggiate per collegare argomenti diversi.
- Linee. Le linee sono i rami che partono dal centro e che possono essere più cicciottelli all’inizio per poi stringersi alla fine. Variare il formato e le dimensioni dei rami aiuta ad evidenziare gli elementi, oppure a stabilire una gerarchia di importanza tra di essi.
- Colori. Usa 3 o più colori. L’uso dei colori stimola processi mentali come la creatività e la memorizzazione e catturano più facilmente l’attenzione oltre ad avere un aspetto estetico più gradevole. Inoltre i colori possono essere associati all’argomento (ad esempio, se parli di verdura andrà benissimo un colore verde).
- Simboli. Simboli, icone e clipart possono essere usati vicino alle parole o per mostrare affinità tra rami diversi.
- Figure geometriche. Quadrati, rettangoli, cerchi, possono essere usati per contrassegnare aree della mappa. Le figure geometriche possono anche essere usate per mostrare l’ordine di importanza. Ad esempio, si può usare una forma circolare per l’idea principale e una quadrata per le idee vicino al centro.
- Figure tridimensionali. Questo tipo di figure, con la loro profondità, possono dare una sensazione di prospettiva, e quindi dare maggior risalto ad alcuni aspetti della grafica.
- Immagini. Le immagini sono molto più evocative delle parole e facilitano il processo associativo, migliorano il pensiero creativo e la memoria. Possono servire sia come centro della mappa che come elementi periferici.
Rinforza la memoria della mappa.
Rivedi la tua mappa mentale: dopo 10-30 minuti, dopo un giorno, dopo una settimana, dopo un mese, dopo 3 mesi e dopo 6 mesi. Così quegli argomenti diverranno parte della tua memoria a lungo termine.
Per concludere.
In questo post ti ho illustrato un nuovo metodo altamente creativo per prendere appunti, organizzare le informazioni, memorizzare, sviluppare associazioni e dare origine a nuove idee mettendo in collegamento più informazioni.
Se hai del materiale da studiare non perdere tempo con il solito antiquato metodo di studio e cogli l’occasione per provare una mappa mentale piena di colori, immagini, frecce 3D e simboli.
Ricorda anche i tuoi occhi e il tuo cervello ti ringrazieranno!
A presto
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