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Ricordi come hai imparato a studiare?
Se sei come me, la parola “studio” potrebbe evocarti spiacevoli sensazioni associate a ore passate sui libri mentre si sarebbe desiderato fare tutt’altro
In molte scuole infatti viene insegnato un metodo di studio di memorizzazione meccanica in cui si ripete a pappagallo l’argomento fino a che non lo si impara e viene privilegiato l’apprendimento di tipo nozionistico. Questo metodo di studio non solo è lento e noioso ma è anche inefficace!
Il vero apprendimento invece è qualcosa che suscita interesse e curiosità, che stimola la passione e che ti spinge a divorare libri e riviste per saperne sempre di più.
Il vero segreto dell’apprendimento è avere sempre una mente da principiante perché nella mente di un principiante ci sono molte possibilità, nella mente di un esperto, poche. Shunryu Suzuki Tweet
13 consigli pratici per progettare un tuo metodo di studio e migliorare l’apprendimento.
Se vuoi capire come migliorare il tuo apprendimento, ci sono alcune cose che dovresti sapere. Questa è una breve lista di consigli utili che vengono da decenni di ricerche in campo educativo:
1) Apprendimento multisensoriale.
Ognuno di noi possiede uno stile di apprendimento preferito riferito ai canali d’accesso sensoriali: auditivo, visivo, cinestesico. Nel 1987 Neil Fleming sviluppò la teoria degli stili di apprendimento: il VARK. VARK è un acronimo che sta per Visual, Aural, Read/Write e Kinesthetic.
Fleming sviluppò un questionario per aiutare gli studenti ad individuare le loro preferenze di apprendimento.
- gli studenti auditivi imparano meglio ascoltando e prendendo appunti, ricordano esempi e storie interessanti, possono trarre vantaggio dall’usare un registratore
- gli studenti visivi necessitano di aiuti visivi come video, slide, grafici, cartelloni
- gli studenti cinestesici hanno bisogno di sperimentare in modo pratico con dei laboratori che li coinvolgano attivamente, esperimenti e attraverso la manipolazione e la collezione di oggetti
- lettura-scrittura: alcuni studenti imparano più facilmente tramite la scrittura, facendo delle liste, prendendo appunti.
Se sei uno studente verifica qual è la tua modalità di apprendimento preferita e sfruttala. Se sei un insegnante prova ad includere materiali ed esercizi che stimolino tutte le modalità. Gli strumenti d’insegnamento più validi cercano di sfruttare tutte le modalità sensoriali.
2) Fai tuo l’argomento.
La ripetizione di solito non rappresenta il modo migliore per imparare e ricordare nuove informazioni. Un apprendimento efficace richiede di pensare attivamente ed elaborare il materiale. Gli studenti possono autonomamente, o sollecitati dagli insegnanti: monitorare la comprensione dell’argomento, farsi delle domande, formulare degli esempi del concetto.
3) Insegnalo a qualcun altro.
Questa strategia è utilissima per diversi motivi: ti forza a riorganizzare il materiale nella tua mente, a ripeterlo a voce alta, ad elaborarlo e a rispondere a delle domande e quindi ad approfondirlo. Ognuno di questi passaggi ti aiuta a consolidare le tue conoscenze.
4) Mappe mentali.
Costruire una mappa mentale aiuta a organizzare il materiale da apprendere e a fare dei collegamenti concettuali. Inoltre, gli studenti possono capire che l’apprendimento non consiste solo nell’assorbire informazioni passivamente ma richiede un’elaborazione e connessione con altre conoscenze già possedute. Le mappe mentali non sono utili solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti che devono preparare una lezione. (soprattutto per gli studenti visivi)
5) Fai esperienza pratica.
Per molti di noi l’apprendimento riguarda la lettura di libri di testo o la ricerca sul web. Ma la cosa più importante è imparare con la pratica. Se stai provando ad acquisire una nuova abilità o competenza prova a fare un’esperienza pratica. Ad esempio, se stai cercando di imparare una nuova lingua fai un’esperienza all’estero, trovati un pen-friend, oppure iscriviti e partecipa in un forum straniero e immergiti nell’esperienza. (soprattutto per gli studenti cinestesici)
6) Brainstorming.
E’ una strategia di apprendimento attiva in cui tutti i partecipanti sono incoraggiati a discutere e condividere le loro conoscenze formando connessioni creative tra le conoscenze precedenti e quelle nuove. Può essere utile in questo caso la tecnica dei 6 cappelli pensanti.
7) Fai un break.
Una semplice camminata intorno a casa può dare al tuo cervello il tempo necessario a incorporare nuovi concetti. Studiare per molte ore consecutive può essere controproducente se non si fanno delle pause. Comprensione e concentrazione si mantengono costanti per i primi 40-60 minuti (questo dipende anche dalla difficoltà del testo) poi cominciano a decrescere. Le pause devono avere una durata controllata, circa un decimo del tempo di studio (quindi per 40 minuti di studio 4 minuti di pausa).
8) Fatti delle domande.
Anche quando hai iniziato a padroneggiare un nuovo argomento, le tue conoscenze cresceranno debolmente se non ci rifletti e ragioni sopra.
9) Divertiti.
Chi l’ha detto che lo studio è una pratica seria? Apprendere divertendosi è molto più semplice e spontaneo. Questo poi è particolarmente vero per i bambini dove si cerca di sollecitare una motivazione intrinseca. Da questa idea nascono i concetti quali “Edutainment” e “Playful learning”.
Con Edutainment s’intende una forma d’intrattenimento finalizzata ad educare e divertire, l’espressione è nata dalla fusione delle parole education (educazione) e entertainment (intrattenimento).
Il playful learning (Apprendimento giocoso) invece è un apprendimento che avviene attraverso il gioco e la creatività, è un tipo di apprendimento utile con i bambini e li rende parte attiva dell’apprendimento in un modo per loro naturale.
10) Organizza il materiale.
Puoi usare post-it colorati per dividere un quaderno di appunti o un libro. Può essere un valido aiuto per dividere le idee e facilitare il recupero delle informazioni.
11) Ambiente per l’apprendimento.
L’ambiente è importante sia nell’apprendimento nelle classi che in quello a casa. Se si tratta di un ambiente scolastico l’ambiente deve essere stimolante, vario e organizzato. L’ambiente di studio a casa invece deve essere più libero possibile da distrazioni ma deve anche essere confortevole, quindi pensa a cosa può servirti. Per esempio, puoi aver bisogno di un particolare tipo di illuminazione, silenzio, musica, privacy, degli snack. Presta attenzione a cosa possa servirti per far funzionare al meglio il tuo ambiente di apprendimento.
12) Gesticolando s’impara.
La ricercatrice Susan Wagner Cook ha studiato come i gesti siano di supporto nella risoluzione di problemi. Dal suo studio è emerso come accompagnare con dei gesti l’apprendimento di un nuovo concetto sia un valido aiuto nella memorizzazione, aiuti a concentrarsi e a risolvere problemi.
13) Tieni l’atteggiamento giusto.
Coltiva l’abitudine degli apprendimenti a lungo termine. Considera che le persone di successo ammettono apertamente le loro isole di ignoranza e si avventurano in nuovi campi di apprendimento.
Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare. Albert Einstein Tweet
Per concludere.
Forse alcuni di questi principi li conoscevi già o potevi averli intuiti; ora che li hai chiari in mente puoi fare qualcosa per migliorare praticamente il tuo apprendimento.
Innanzitutto individua il tuo stile di apprendimento preferito e usalo per rafforzare gli altri, organizza il materiale e l’ambiente, fai delle pause e cerca di trovare dei modi divertenti per imparare.
Il tuo parere è benvenuto, se desideri dire la tua, inserisci pure il commento qua sotto!
A presto
[sneaky]
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Utilissimi consigli. Personalmente sono il tipo : ascolta, raccogli materiali, riorganizza le idee, crea una mappa mentale ed impossessati dell’arg nella sua globalità… e funziona,
Sono nell’ambito di un Patronato.Mi hanno appioppato l’incarico della comunicazione,nel campo dell’assistenza alle pensioni,allo svago,alla pubblicità.Vorrei approfondire il lato della comunicazione.
potresti consigliarmi delle strategie didattiche per sviluppare nei bambini di scuola primaria l’intelligenza emotiva?? grazie anticipatamente
potresti consigliarmi delle strategie didattiche per sviluppare nei bambini di scuola primaria l’intelligenza emotiva?? grazie anticipatamente..