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In questo articolo ti parlerò di come sconfiggere la noia, un male comune agli uomini dai tempi dei tempi e oggi ancora più attuale.
Ti senti spesso annoiato? Quando hai del tempo libero non sai bene cosa fare? Ti capita di non riuscire a trovare niente di stimolante?
Non credo esista una sola persona al mondo che non abbia mai provato questo stato d’animo sgradevole. Purtroppo il fatto che sia comune non rende la noia meno fastidiosa.
Quando ti senti annoiato è come se fossi bloccato tra il voler fare qualcosa e allo stesso tempo non trovare niente di abbastanza stimolante.
Continuando la lettura scoprirai:
- come sfruttare la noia a tuo vantaggio e perché può essere una fantastica occasione di crescita interna.
- cosa succede nel tuo cervello quando ti annoi (piccolo anticipo: si disconnette).
- qual è il sacro Graal della crescita personale secondo me (e Seneca :-).
Cos’è la noia?
“Che barba, che noia! Sempre io e te, tu ed io…” Sandra Mondaini
Noia, non è un altro termine per parlare di apatia, anche se spesso vengono usati come sinonimi. In realtà noia e apatia sono concetti diversi.
Secondo il neuropsicologo James Danckert, la noia è uno stato mentale che le persone trovano spiacevole, una mancanza di stimoli che spinge a tenersi impegnate con attività riempitive che possano dare una soddisfazione illusoria.
Perché ci si annoia.
L’uomo tende ad essere un animale abitudinario e prevedibile. Giorno dopo giorno le attività che ripete sono tipicamente le stesse: sveglia, colazione, casa, lavoro e ritorno a casa. Ripetere sequenza 🙂
Seguire delle routine è un’attività relativamente comoda, il cervello si rilassa e si entra in una specie di pilota automatico. E così spesso subentra la sensazione tediosa che prova chi si annoia.
Sei annoiato e la tua mente vaga? il tuo cervello si è disconnesso.
Quando stai facendo un compito noioso e la tua mente vaga potrebbe essere perché parti del tuo cervello sono disconnesse. Questo è ciò che suggerisce uno studio del ricercatore Daniel Weissman.
In questo studio, Weissman chiese ai partecipanti di passare un’ora a fare un compito noioso mentre facevano una risonanza magnetica funzionale.
Nei momenti in cui l’attenzione dei partecipanti iniziava a vagabondare, la comunicazione tra alcune parti del cervello diminuiva in modo significativo, come se queste aree in qualche modo si scollegassero tra loro.
Come sconfiggere la noia grazie a 3 antichi saggi.
Poeti, letterati, filosofi, psicologi hanno affrontato il tema del mal di vivere, della noia, dell’ozio sin dai tempi antichi. Proprio perché è un tema che riguarda la natura umana e che si ripete nei secoli.
Per quello che riguarda la crescita personale trovo tipicamente più utile e pratica la filosofia orientale rispetto a quella occidentale. (Che spesso porta ad un aumento di pippe mentali piuttosto che ad una diminuzione. 🙂 )
Ci sono ovviamente delle eccezioni, come ad esempio quelle da cui è stato ispirato questo articolo. Oggi infatti andremo a ripescare un po’ di antica saggezza filosofica da tre dei più grandi filosofi nostrani del passato: Lucrezio, Seneca e Orazio.
Ho trovato infatti nei loro loro scritti delle riflessioni e degli spunti molto interessanti sul popolare sentimento tedioso oggetto di questo articolo. Per scoprire cosa avevano da dire questi tre saggi pensatori del passato sulla noia non ti resta che proseguire la lettura.
1) Lucrezio: trova uno scopo nella vita.
Secondo Lucrezio le persone fuggono se stesse e cercano di riempire il proprio tempo per evitare di cadere nel vuoto esistenziale della noia.
Quante volte ti è capitato di riempirti il tempo con cose da fare: andare in palestra, dall’estetista, cazzeggiare su facebook?
Le persone sono divoratrici di esperienze, sempre alla ricerca di qualcosa che dia loro un’emozione: il nuovo iphone 7, il viaggio in Australia, il pacchetto un weekend di infinite emozioni… non sono mai sazie.
Inoltre, il rapido avanzare tecnologico ha introdotto innumerevoli distrazioni emozionanti che apparentemente ti aiutano ad alleviare il senso di noia. App e nuove tecnologie sono spesso progettate per “intrattenerti”.
Per un certo tempo potrebbero aver mantenuto la promessa. Ma dopo un po’ potrebbero non stimolarti più. A quel punto non solo ti ritrovi a bramare nuovi stimoli ma potresti avere un’altra tipologia di problema. Il prezzo da pagare può essere abbastanza alto.
Sempre secondo Lucrezio questo accade perché l’uomo non sa ciò che vuole eppure è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Proietta sempre all’esterno ciò che desidera, ma una volta ottenuto va subito alla ricerca di qualcos’altro.
Gli uomini insomma vivono senza sapere realmente cosa desiderano, intrappolati in quella che in un altro articolo ho definito la sindrome del Niagara.
Secondo questa metafora la vita è come un fiume nel quale molte persone si gettano senza aver mai realmente deciso dove vogliono andare. Così vengono trascinate via dalla corrente, senza avere mai il controllo della loro vita.
Lucrezio suggerisce di fermarti un attimo a riflettere, senza farti prendere dall’ansia di riempirti con infinite cose da fare e trovare uno scopo nella vita. Una ragione superiore per vivere, per dare un senso all’esistenza, perché il tempo a disposizione non è eterno.
2) Orazio: Carpe diem.
Breve è la vita, rinuncia a speranze lontane. Parliamo e fugge il tempo geloso: carpe diem, non pensare a domani. Orazio
Orazio definisce la noia come “strenua inertia”, ovvero quello stato d’indolenza che ti impedisce di terminare quello che si è iniziato e che ti spinge a vagare alla ricerca di non si sa bene cosa.
Secondo Orazio questa noia smaniosa nasce dall’incapacità di stare bene con se stessi, da qui nasce il bisogno di cercare soddisfazione altrove, ricordi le 4 posizioni mentali che ti tengono lontano dal qui e ora?
Purtroppo, la maggior parte delle persone non è consapevole del fatto che spesso la vera “malattia” risiede nel vagabondare della mente. Il mind wandering (o mente vagabonda), è quel fenomeno che si presenta quando stai facendo qualcosa e nel frattempo la tua mente vaga.
Ad esempio quando triti la cipolla e stai pensando alla discussione avuta con quella collega che ti ha risposto male… ehi attento alle dita:-)
Oppure hai iniziato a leggere quel capitolo del libro che avevi sul comodino quando ti rendi conto che stai pensando alla cena al ristorante a cui sei stato invitato.
Orazio raccomanda di vivere sfruttando pienamente ogni singolo momento e godendo le gioie di una vita semplice e modesta ed è convinto che la vera serenità risieda nello stare bene con se stessi nel qui e ora.
Se segui IperMind da un pò questo consiglio dovresti averlo già sentito e iniziato a mettere in pratica… vero ? 🙂
3) Seneca: raggiungi l’imperturbabilità e fai del bene.
Seneca tratta il tema del “tedium vitae”, cioè la noia che affligge chi vive un’esistenza che gli appare priva di significato.
Per Seneca possono esserci due strade da intraprendere per sconfiggere il “tedium vitae”: una è quella del raggiungimento dell’imperturbabilità, ossia il distacco di fronte alle vicende della vita, e l’altra consiste nel dedicare se stessi e parte delle proprie energie per il bene della comunità.
Per quello che riguarda l’imperturbabilità ci vuole una piccola premessa.
Anche se la mia definizione di imperturbabilità si differenzia un pò da quella di Seneca, considero il raggiungimento dell’imperturbabilità emotiva il sacro Graal della crescita personale nonché uno degli scopi principali della mia vita.
Gran parte della mia routine quotidiana di tecniche e pratiche è infatti finalizzata ad accedere e coltivare questo stato di equanimità interno il più a lungo possibile.
Seneca pensava che non fosse possibile a livello pratico raggiungere l’imperturbabilità. Se potessi tornare indietro nel tempo e condividere con lui alcune tecniche che pratico, sono convinto che considererebbe questo stato interno come un obiettivo più realistico. 🙂
Fortunatamente per sconfiggere la noia non è necessario raggiungere l’imperturbabilità, in quanto è sufficiente qualche buona tecnica per gestire le tue emozioni.
Nella ricca categoria “gestione emotiva” di IperMind troverai tanti spunti pratici a tale scopo.
L’altro suggerimento di Seneca riguardava il vivere in “serena operosità”, ossia nel dedicare parte del tempo per il bene della comunità. Anche con semplici azioni è possibile fare qualcosa di positivo per gli altri. A volte può essere sufficiente un sorriso o una parola di incoraggiamento per fare stare bene un’altra persona.
Per concludere.
Spesso le persone quando sono annoiate, cercano la risposta in un nuovo viaggio, un nuovo corso, una nuova attività. Questo modo di rispondere alla noia non solo è inefficace ma potrebbe privarti di importanti occasioni di crescita interna.
Infatti, come suggeriscono gli spunti e le riflessioni di questi tre grandi pensatori del passato, la noia può essere un prezioso stimolo 🙂 per fermarti e guardare dentro di te.
Una buona occasione per conoscerti meglio, definire con maggior chiarezza cosa desideri e restare in contatto con quello che stai facendo e godertelo… fosse anche tritare le cipolle 🙂
Ora io ho finito di parlare, la conversazione passa a te. Ti capita di annoiarti spesso? Cosa nei pensi dei consigli dati dai 3 grandi saggi del passato, quale ti è piaciuto di più?
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P.S. non sono un esperto di filosofia. Mi sono ispirato agli scritti di Seneca, Lucrezio e Orazio come pretesto per parlare in modo simpatico e pratico di noia. Mi scuso quindi in anticipo se non avessi interpretato in modo corretto al 100% il loro pensiero 🙂
P.P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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A presto
Ti aspetto qui sotto, nei commenti 🙂
[vivafbcomment]
Lucrezio for ever! Io vivo la noia come un senso di inquietudine. Quando mi sento così mi pare di sprecare tempo addirittura di sprecare la vita che mi è stata data e sono convinta che questo dipenda proprio dall avere perso il contatto con lo scopo dell esistenza. Ritrovato lobiettivo ogni azione si muove in quella direzione e la noia sparisce come per magia…
Ciao Chiara, un voto a favore per Lucrezio allora 🙂
Trovare uno scopo nella vita…E quando pensi di averlo trovato, alzi lo sguardo e passi oltre. Scopo raggiunto. Traguardo accantonato. Più che annoiata mi sento sempre o quasi, in standby. Chiamata senza poter rispondere in pieno da qualcosa di più grande. Vivo? No mi trascino imperterritamente in standby con piccoli sprazzi di illusoria serenità. Irritata da un mondo qualunquista e noioso.
La mattina, e’ il momento piu’ difficile: nel week-end guardo la tv per svegliarmi. Credo che la noia sia anche una conseguenza di poca attivita’ fisica e di vita sedentaria, fumo di sigarette e alimentazione sbagliata che ci fa’ sentire stanchezza e svogliatezza.
Che noiosi che siete …
Commento arguto e utile.
Grazie per questo articolo.
Tutte le letture, tutti i percorsi che ho intrapreso da un po hanno un fattore comune, il qui e ora.
Effettivamente ci sono periodi in cui riesco ad assaporare quella senza ione di pienezza e appagamento.
Quello che mi rimane difficile è la pianificazione che pure deve esistere.
In questo tempo di coronavirus mi alzo al mattino e certi giorni non so da dove cominciare. Ad esempio vorrei inserire un po di attività fisica ma guardo tutorial e non so scegliere e rimando….
A volte mi perdo in un bicchiere d’acqua.
Ciao Daniela, io personalmente per l’attività fisica uso l’app “7 minute work-out.”
Anch’io provo le tue sensazioni. La mattina, e’ il momento piu’ difficile: nel week-end guardo la tv per svegliarmi. Credo che la noia sia anche una conseguenza di poca attivita’ fisica e di vita sedentaria, fumo di sigarette e alimentazione sbagliata che ci fa’ sentire stanchezza e svogliatezza.
Grazie!
Molto interessante l’articolo e anche un po’ consolante il sapere di non essere il solo a porsi certi quesiti. Anche se da anni mi interrogo su cosa voglia veramente e non sono ancora riuscito a darmi una risposta, si accettano consigli.
Buona ricerca a tutti!!!
Ciao Vittorio, non sei solo, a quanto pare nella tua ricerca sei in buon compagnia da millenni 🙂