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In questo articolo ti svelerò come la piramide di Maslow può aiutarti a vivere una vita più completa e felice.
Come può una piramide aiutarti a realizzarti e ad essere più felice?
Se con piramide intendiamo quelle maestose costruzioni antiche non ne ho idea 😉 ma se parliamo della piramide di Maslow posso già anticiparti che questo modello ti sarà prezioso per la tua crescita personale.
Chi è Maslow?
In un periodo in cui la psicologia si concentrava prevalentemente su sintomi, patologie e disturbi mentali, Maslow fu uno dei primi psicologi ad andare controcorrente portando l’attenzione su ciò che facevano le persone felici e su quelle che erano le loro abitudini.
A differenza degli altri, voleva comprendere ciò che motivava le grandi persone della storia e comprendere il potenziale umano, voleva scoprire ciò che le persone erano capaci di fare con il loro sé nelle migliori condizioni.
Abraham Maslow, meglio noto per la sua gerarchia dei bisogni, insisteva sul fatto che il desiderio di auto-realizzazione è fortemente radicato nella psiche umana. Secondo lui, una volta che i bisogni base per cibo, sicurezza, amore ed autostima sono soddisfatti, emerge un desiderio profondo per l’espressione creativa e l’auto-realizzazione.
Maslow fece dell’auto-realizzazione e della felicità una parte centrale del lavoro della sua vita.
La scienza della felicità(o psicologia positiva)
Da un po’ di tempo è nato un campo di studi veramente interessante noto con il nome di “psicologia positiva”.
Tale termine fu coniato da Maslow che ne gettò le basi spostando l’attenzione dai sintomi alla promozione della salute, ma solo recentemente (1998) con Seligman è diventata una nuova branca della psicologia.
Questa scienza si interroga su quali pensieri, azioni e comportamenti ci rendano più produttivi al lavoro, felici nelle relazioni e soddisfatti alla fine della giornata. Questo è il focus della psicologia positiva, spesso chiamata anche la scienza della felicità.
Focus sul problema o sulla soluzione?(piccola considerazione)
Ricordo che in “Trasformare se stessi” di Steve Andreas (uno dei più competenti e seri autori di Pnl che tra l’altro ha studiato con Maslow) l’autore fa un’interessante riflessione sull’eccessivo focalizzarsi sui problemi piuttosto che sulle soluzioni.
Ricorda come durante le sue ricerche sull’autostima non trovava altro che libri teorici, pieni di descrizioni e racconti di casi in cui l’attenzione veniva concentrata principalmente sui problemi piuttosto che sulle soluzioni.
Quando poi un testo dava indicazioni sul cosa fare era molto raro che dicesse come intervenire concretamente.
Per fare un paragone sarebbe come se un testo medico dicesse che la soluzione a una certa malattia consiste nel rimuovere il tessuto malato senza però specificare tutti i dettagli relativi al procedimento chirurgico, all’uso di bisturi, materiale per sutura, antisettici, anestetici, ecc.
La piramide di Maslow (La piramide della felicità)
Nella sua ricerca per comprendere le motivazioni umane e il perseguimento della felicità formulò una lista gerarchica di bisogni umani che dovevano essere soddisfatti per avere una vita completa e felice.
1) Bisogni fisiologici.
I bisogni fisiologici, come respirare, mangiare, bere, dormire, fare sesso sono bisogni biologici e fisici. Quando questi non sono soddisfatti le persone diventano inquiete e spesso il loro unico pensiero diventa soddisfare questi bisogni. Per una persona che vive una situazione di carestia la depressione è un lusso che non si può permettere.
A tantissime persone piccole paure, ossessioni e preoccupazioni quotidiane scomparirebbero di colpo se si trovassero a dover sopravvivere in una giungla tra serpenti e tarantole velenose. Anzi credo che potrebbe essere una buona idea per una terapia d’urto : -) Probabilmente più efficace dei 30 anni di psicoanalisi di Woody Allen che hanno avuto come risultato quello di mettersi con la sua figliastra. 🙂
2) Bisogno di sicurezza.
Con questo termine non si intende solo la sicurezza fisica, ma anche quella psicologica, sociale ed economica. Anche se il bisogno di sicurezza è meno immediato di quello fisiologico, quando una persona perde il proprio lavoro, la propria famiglia, casa, i risparmi di una vita, salute, ecc. probabilmente si sentirà terribilmente insicuro e indifeso.
3) Bisogno sociale.
Siamo creature sociali, per questa ragione i legami sono una parte fondamentale della nostra esistenza; vicissitudini con la famiglia, le amicizie e le relazioni intime possono portare molte persone sulle montagne russe della vita. Numerosi studi hanno mostrato come le persone più sane e più felici tendano ad essere più coinvolte nelle loro comunità.
Mancanza di interazioni, relazioni umane e senso di appartenenza può portare a depressione e solitudine mentre una buona rete di relazioni spesso è di aiuto e sostiene le persone nei momenti difficili della vita.
Molto spesso al giorno d’oggi questo bisogno è convogliato nella dimensione artificiale delle piattaforme social, Facebook in primis. Il che potrebbe essere anche una cosa positiva se non fosse che Facebook è un’azienda e come tale utilizza questo bisogno attraverso logiche di interesse economico. E non sempre sulla base di ciò che è sano per l’individuo.
E mentre le polemiche sul modo in cui viene gestita la privacy degli utenti su Facebook sono all’ordine del giorno, il buon Zuckerberg per tutelare la sua riservatezza ha comprato le case dei vicini intorno alla sua villa 🙂
4) Bisogno di autostima.
Maslow sentiva che c’era una chiara differenza tra amore e rispetto o stima. Come individui abbiamo la tendenza naturale a voler eccellere o essere notati per i nostri talenti e unicità.
L’autostima implica l’essere valorizzati e rispettati dagli altri e questo può essere raggiunto attraverso riconoscimenti, status sociale o prestigio. Questo può dare alle persone la sensazione di fornire un contributo utile e di valore. La mancanza di autostima può portare le persone a sviluppare un complesso di inferiorità e un desiderio di cercare fama o successo, possedimenti e tanti altri comportamenti compensatori.
Muscoli sempre più grossi, oggetti e abiti all’ultima moda, spacconerie varie, servono spesso proprio a questo. Quando vedo certi energumeni gonfiati a dismisura da chissà quali sostanze mi chiedo cosa abbiano di piccolo da compensare 🙂
Maslow credeva infatti ci fossero due possibili versioni dell’autostima. La forma bassa prevede che la persona cerchi rispetto dagli altri attraverso status, riconoscimenti, prestigio e attenzione.
La forma elevata invece prevede che la persona cerchi rispetto attraverso punti di forza, competenze, indipendenza, libertà e sicurezza. La forma elevata si focalizza su competenze interne a differenza della forma bassa.
5) Bisogno di autorealizzazione.
Questo bisogno si riferisce al desiderio di autorealizzazione, al voler esprimere il proprio potenziale. Questa tendenza può essere tradotta come il livello più elevato della crescita personale e spirituale.
Ecco cosa ti porta a leggere gli articoli di Ipermind. E’ un complimento 🙂
Per Maslow le persone auto-realizzate percepiscono la realtà in modo accurato, hanno un senso di stupore, curiosità e gratitudine per la vita. Non sono auto-centrate e sono focalizzate su come migliorare le cose.
Sono pensatori indipendenti e non si fanno influenzare troppo dalla cultura generale. Il loro senso dell’umorismo non è sarcastico o offensivo ma piuttosto “life affirming”. Hanno un profondo senso di affinità con la razza umana.
Secondo Maslow una serie di caratteristiche mostrate dalle persone autorealizzate sono:
- Verità
- onestà
- bellezza
- completezza
- giustizia
- equità
- adeguatezza
- disinteresse
- imparzialità
- ricchezza
- vitalità
- giocosità
- umorismo etc..
L’autorealizzazione può anche essere descritta come auto-scoperta, auto-esplorazione, auto-conoscenza, auto-riflessione. Maslow credeva che questo fosse uno stadio di crescita piuttosto che una forza guida.
E questo è il livello di bisogno sul quale vorrei maggiormente concentrarmi in questo articolo. Quello che Maslow riteneva fosse quasi utopico raggiungere e che secondo le sue stime solo l’1% della popolazione poteva raggiungere.
Con le giuste conoscenze e strategie, come ad esempio quelle condivise su questo blog, credo che questa percentuale possa aumentare considerevolmente 🙂
L’autorealizzazione può essere definita diversamente da persone a persona. Kurt Goldstein suggerì che l’autorealizzazione significa raggiungere il proprio massimo potenziale attraverso l’espressione della propria creatività, illuminamento spirituale, il perseguimento di conoscenza e contrbure
Questo bisogno è descritto da Maslow come il desiderio di raggiungere qualsiasi cosa un individuo possa essere e farlo al meglio delle sue capacità. Ovviamente quello che ogni persona desidera varia da una persona all’altra.
C’è chi desidera diventare migliore nel proprio lavoro, chi vorrebbe diventare il miglior genitore che può. L’autorealizzazione può anche essere espressa attraverso invenzioni, immagini o dipinti.
L’articolo continua dopo l’infografica (non fermarti qui :))
Lo studio di Diener
Per trovare prove che la teoria di Maslow fosse applicabile alla realtà Diener (psicologo all’università dell’Illinois) condusse un lungo sondaggio su più di 60mila partecipanti di 123 paesi. Lo studio fu condotto dal 2005 al 2010.
Maslow credeva che l’autorealizzazione fosse il livello finale di sviluppo psicologico e che poteva essere raggiunto quando tutti gli altri bisogni erano stati già soddisfatti. Secondo lo studio, sebbene i bisogni alla base della piramide catalizzino la maggior parte dell’attenzione quando non sono soddisfatti, non è necessario soddisfarli per ottenere benefici dagli altri.
Anche quando siamo affamati, per esempio, possiamo essere felici con i nostri amici. A quanto pare, i bisogni che sono maggiormente collegati con la soddisfazione quotidiana sono quelli interpersonali, come amore e rispetto. Mentre le preoccupazioni sembrano essere collegate maggiormente alla mancanza di autostima, di libertà e alimentazione.
Per concludere.
Conoscere meglio quali sono i bisogni e le leve che influenzano i tuoi comportamenti è cruciale per poterli soddisfare in modo consapevole e avere una vita maggiormente bilanciata e felice.
Non solo. Molto spesso queste leve sono utilizzate contro di te per finalità manipolatorie e per questo motivo non puoi ignorarle.
Ad esempio, proprio mentre sto scrivendo questo articolo una pubblicità ha cercato di farmi credere che un chewingum alla menta fresca mi avrebbe contemporaneamente soddisfatto il bisogno di appartenenza, affetto e autostima 🙂
Maslow credeva che solo l’1% potesse raggiungere l’ultimo gradino della piramide. Sei d’accordo con lui? Mi fai sapere cosa ne pensi di questo modello?
P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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Un Iper-abbraccio ✌️
Ciao Danny e grazie. Penso che l’ultimo punto (l’autorealizzazione, intesa come Presenza, o Conoscenza di Se) abbia una valenza di ordine superiore agli altri. Mi viene in mente Gandhi! Penso che il suo livello di Autorealizzazione fosse così elevato che gli altri bisogni avevano qualche potere su di lui solo se presenti ai massimi livelli (in altre parole la sua Presenza era talmente elevata che solo la mancanza di cibo vitale lo avrebbe potuto fermare). Viceversa la mancanza di una seppur minima ricerca dell’autorealizzazione, massimalizza tutti gli altri bisogni rendendoci ultra dipendenti senza mai veramente soddisfarci. Purtroppo, come dice per… Continua »
Illumin….ante come sempre!!!
Mi schiero con te nel FreeTime per difendere la terra dagli alieni. Notte dannyZ �
molto interessante, mi piace anche la tua ironia tra le righe
Ciao Nicoletta, grazie.
molto interessante…
Danny Ipermind Non so se ti è capitato, ma dai un occhiata anche a Carl Rogers, è il suo “successore” e ha ristrutturato la piramide ampliando molti dei suoi studi.
ho conosciuto laa piramide piu’ di 20 anni fa’ ,in un corso . Mi e’ rimasta impressa nella mente . oggi ritrovarla e sopratutto parlarne mi rende felice
Ciao Rita, sono felice di avere riattivato questo ricordo 🙂
Molto significativo.
Ogni articolo è molto bello, approfondito e pertinente. Mi piace molto l’uso dell’infografica in questo post 🙂 Oltre a quella di Maslow è anche interessante la teoria dei 6 bisogni di Anthony Robbins
Ciao Danilo, grazie per l’apprezzamento. In effetti Robbins aggiunge degli elementi interessanti sui bisogni umani, ottimo spunto 🙂
Lo trovo interessante la piramide.
Ottimo Fausto 🙂
Grazie a Maslow che attraverso la piramide della felicità ha individuato i nostri bisogni e grazie a te che ce li hai così egregiamente descritti in questo articolo!
Ciao Mariateresa, grazie per averli apprezzati 🙂
Danny Ipermind Figurati 🙂 sì diciamo che effettivamente anch’io ho un’indole che tende al misantropismo,ho sempre avuto 1/2 buoni amici e conclusa lì e di certo come dici giustamente, guardandomi attorno di certo l’indole altruista e socialona non ti viene….l’uomo in sè sta dando prova costantemente di cose disumane. Ma questo è un capitolo a parte…felice che la pensi come me 😀 (amo dirla sempre anch’io la reiterata “per star bene con gli altri….”)
Molto interessante. .
Caspita Danny, ottimo lavoro! Riguardo all’1% che raggiunge la realizzazione personale, penso che una maggiore espansione possa essere favorita solo da un contesto sociale e/o famigliare favorevole. Se ho la possibilità di sviluppare il mio talento sono felice, altrimenti no. Se posso vivere liberamente in modo modesto in una tiny house con orticello annesso, mantenendomi con lavori saltuari, allora posso anche sentirmi realizzato. Ma la considerazione va fatta (e non voglio essere populista o affetto da lamentite): in un contesto dove NON viene favorito lo sviluppo personale e con la flessibilità del lavoro ingessata, ho i miei dubbi anche sul… Continua »
Ciao Luciano, mi trovi assolutamente d’accordo con te sul fatto che sia cruciale creare un contesto nel quale sia più facile avere mezzi, conoscenze e risorse da dedicare al proprio sviluppo personale e alla propria auto realizzazione. Fornendo qualche informazione e strategia utile cerco di dare il mio piccolo contribuito 🙂 Grazie per avere condiviso la tua considerazione.
Molto interessante questa piramide… Anche se mi sono perso in trepidante gioia al “sto preparando un manuale per sconfiggere la paura del giudizio altrui” 😀 ho cercato ugualmente di leggere l’articolo con chiarezza… Secondo la mia personale piramide subito dopo i primari e la sicurezza seguirebbero autostima e autorealizzazione ed infine quello sociale Non lo dico perchè sono un misantropo anzi…però ho sempre ritenuto che lo scopo più “elevato” sia quello di migliorare se stessi e divenire ciò che vorremmo essere (con i dovuti limiti) e poi “donarci” nelle amicizie,relazioni… Ti cito una massima di cui mi innamorai sin dalla… Continua »
Cima Emanuele, anche io, che a differenza tua credo di possedere veramente qualche leggera vena misantropa 🙂 (anche collegata a ciò che leggo tutti i giorni sui giornali) condivido il principio per il quale, per stare bene con gli altri è fondamentale prima stare bene con se stessi. Il tuo ragionamento quindi ha perfettamente senso. Grazie per l’apprezzamento e per avere condiviso il tuo parere.
Danny Ipermind Figurati 🙂 sì diciamo che effettivamente anch’io ho un’indole che tende al misantropismo,ho sempre avuto 1/2 buoni amici e conclusa lì e di certo come dici giustamente, guardandomi attorno di certo l’indole altruista e socialona non ti viene….l’uomo in sè sta dando prova costantemente di cose disumane. Ma questo è un capitolo a parte…felice che la pensi come me 😀 (amo dirla sempre anch’io la reiterata “per star bene con gli altri….”)
siamo stati in balia degli alieni per due giorni?????????????….ne valeva la pena bravo
Cao Patrizia, ho deciso che la scrittura dell’articolo valeva correre questo rischio, grazie per avere apprezzato 🙂
Ottimo lavoro grazie per il tempo speso per noi lettori 😉
Ciao Giuseppe, dai commenti sembra un tempo ben speso, grazie per l’apprezzamento.
Ciao Dany, bell’articolo. Un consiglio: conosci un libro dal taglio pratico sulla psicologia positiva? Ciao e grazie
Ciao Michele, ecco qui: “Il vantaggio della felicità. I sette principi della psicologia positiva che alimentano il successo e le performance” Buona lettura 🙂
si vede che ti impegni molto nel tuo lavoro,ma non trovo nulla di nuovo.sono anni che formatori,personal coach e mental coach ci dicono che,trovare e appagare i nostri piu´alti valori e´ l´essenza della vita,e che spesso cambiano con il passare degli anni.comunque grazie.
Complimenti come sempre…super
Ciao Anna, grazie…
Pensavo che l’articolo desse il modo di in che modo,ogni persona possa trovare quali di queste motivazioni, ognuno in base al proprio modo di essere, debba seguire per ottenere i migliori risultati in ciò che fa.Comunque bel articolo, si vede che c’è un lavoro di ricerca ben curato 😉
Ciao Simone, avrei potuto farlo ma sarebbe venuto lungo almeno il doppio:-) Comunque può essere una buona idea per un secondo articolo. Grazie per l’apprezzamento.
Complimenti Danny!!! un’analisi accuratissima dell’argomento. Fantastico!
ed anche questo articolo finirà nella raccolta Ipermind sul mio comodino! Bellissimo!!
grazie! Chiara
Ciao Chiara, grazie per l’apprezzamento. Un giorno mi manderai la foto di quel comodino 🙂
grazie, bell’articolo supereroe Ipermind
Grazie come al solito, sono articoli come sempre di elevazione, è indubbio che la nostra psiche si costantemente sollecitata, al tempo stesso se realmente vogliamo conoscerci meglio e per questo crescere con soddisfazione, andiamo alla ricerca del modo migliore per riuscire. Grazie ancora
Ciao Stefano, grazie per il tuo contributo e per il tuo apprezzamento.
finalmente un po’ di semplice chiarezza ! grazie 🙂
Ciao Nella, grazie 🙂
Complimenti per l’analisi dei bisogni e delle leve. Molti studiosi ritengono Maslow e le sue teorie superate. Con questo articolo mi dimostri però che sono ancora molto valide e motivanti. Grazie
Ciao Katia, grazie per l’apprezzamento. Nonostante il modello di Maslow sia stato aggiornato nel tempo, (vedi ad esempio lo studio di Diener) rimane comunque molto utile per motivarsi e comprendere meglio se stessi. E anche le altre persone 🙂
Danny Ipermind Non so se ti è capitato, ma dai un occhiata anche a Carl Rogers, è il suo “successore” e ha ristrutturato la piramide ampliando molti dei suoi studi.
Per ora ho sperimentato le finalità manipolatorie come vittima….
sento di essere molto bisognosa di tutto…. diciamo che per me non è mai abbastanza…… c’è rimedio?
Ciao Giulia, certo che c’è rimedio. Ad esempio questa tua presa di consapevolezza puoi aiutarti ad essere più attenta quando vieni manipolata e a fare qualcosa per impedirlo. Oltre a ciò puoi lavorare per compensare in modo “sano” i tuoi bisogni.
Grazie Danny per il tempo che hai dedicato a scrivere questo articolo. Lo trovo molto interessante e pieno di verita’….Come tutti i tuoi articoli del resto…tanta riconoscenza da parte mia per la tua volonta’ ad aiutare quelli che come me hanno il desiderio profondo di cambiare loro stessi e crescere spiritualmente e personalmente. … Cambiare e migliorare se stessi x contribuire a cambiare il mondo…GRAZIE!!!! NAMASTE
Ciao Nathalie, grazie a te per la tua riconoscenza. Il merito più grande è comunque il tuo che persegui attivamente questo scopo.
Molto utile.Vado in cerca di una pubblicazione di Maslow…
Ottimo Barbara, fammi sapere dopo la lettura 🙂
;-)!
bello
BELLISSIMO ARTICOLO
Ciao Patrizia, grazie 🙂
Ciao Danny, grazie anche per questo meraviglioso articolo.
Non so se solo l’1% della popolazione sia capace raggiungere l’ultimo gradino della piramide. Sembrerebbe un po’ pochino. Ma del resto ai tempi di Maslow non c’era ipermind 🙂 Personalmente il livello che sento dovere curare di più è il 4°, quello sociale. Grazie ancora.
Ciao Antonio, nonostante la mia fiducia a lungo termine nell’essere umano recentemente mostri qualche crepa 🙂 credo anche io che quella percentuale si possa aumentare significativamente. Grazie per l’apprezzamento.