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Come affronti i problemi della vita quotidiana? Hai un atteggiamento costruttivo o vai subito in panico?
I problemi possono arrivare in molte forme e tipi. Possono essere banali, relazionali, lavorativi oppure piccoli ostacoli quotidiani:
Cosa mangerò per cena sta sera? Quale percorso farò per andare al lavoro?
Oppure può trattarsi di problemi più complessi: “come posso cambiare un lavoro che non mi piace in una carriera in cui mi possa sentire appassionato?
E la lista potrebbe continuare a lungo.
Dal modo in cui sai affrontare e risolvere le difficoltà e inconvenienti più o meno gravi che incontri dipende in gran parte la qualità della tua vita.
La buona notizia è che i problemi possono essere risolti in modo più efficace e semplice con una giusta strategia di problem solving.
Che cos’è il problem solving?
Il problem solving è un processo mentale che comprende la scoperta, l’analisi e la soluzione di un problema. L’obiettivo finale del problem solving consiste nel superare ostacoli e trovare un modo per risolvere al meglio tutte le problematiche.
La migliore strategia per risolvere un problema dipende in larga misura dalla particolare situazione.
In alcuni casi, le persone sono più brave a imparare come fronteggiare le situazioni usando conoscenze che hanno appreso, in altri casi la creatività e le intuizioni sono le opzioni migliori.
La vita non è un problema da risolvere, è un mistero da vivere. S Kierkegaard Tweet
Continuando la lettura di questo articolo scoprirai come:
- Risolvere i problemi della vita quotidiana
- Affrontare le difficoltà con una marcia in più
- Raggiungere gli obiettivi più facilmente
Mind the gap
MacCrimmon e Taylor (1976) hanno proposto un’altra definizione di problem solving.
Hanno definito un problema come un gap tra lo stato attuale e quello desiderato, cioè un salto tra il punto in cui ti trovi ora e quello in cui vorresti essere.
Per esempio, se ti senti insoddisfatto della tua posizione lavorativa attuale e desideri avere un lavoro che ti appassioni maggiormente.
Se accetti l’idea che un problema sia come un gap tra lo stato attuale e quello desiderato allora il problem solving può essere definito come il processo di trasformare qualcosa in ciò che desideri.
Questo significa che hai individuato un modo di fare le cose diversamente, una soluzione alternativa.
Come risolvere un problema in 6 passi
Risolvere un problema coinvolge diverse attività cognitive:
- Identificare e definire il problema in modo accurato
- Identificare le cause del problema e le possibili soluzioni
- Generare soluzioni creative e alternative
- Valutare e scegliere la migliore soluzione
- Applicare la migliore soluzione, monitorare le tue azioni e assicurarsi che il problema si risolva con successo
Qualsiasi sia il problema puoi usare un modello di risoluzione di problemi basato su 6 passi. Questo modello è altamente flessibile e può essere adattato a vari tipi di problemi.
Un problema è una possibilità che ti viene offerta per fare meglio. Duke Ellington Tweet
1) Definisci il problema.
Definire il problema è un passo cruciale che richiede di scavare in profondità per identificare cosa sia necessario fare per risolvere il problema. Più chiaramente è definito un problema, più facile sarà completare i passi successivi.
Einstein una volta ha detto che se avesse avuto un’ora per salvare il mondo avrebbe impiegato 55 minuti per definire il problema e solo 5 minuti per trovare la soluzione. Questa affermazione illustra un punto fondamentale: prima di saltare alla soluzione dobbiamo investire tempo ed energia per migliorare la comprensione del problema.
Per definire un problema puoi usare una gap analysis che include comparare la tua situazione attuale con la situazione che vorresti.
2) Analizza il problema.
Decidi quale problema affrontare, se c’è una chiara barriera o circostanza che vuoi superare, o se vuoi individuare un modo per raggiungere un tuo obiettivo. Devi quindi individuare le cause del problema e in particolare la natura del gap tra dove sei e dove vorresti essere.
Puoi arrivare alle radici di più problemi usando un diagramma causa-effetto. Una causa è qualcosa che produce un effetto o una conseguenza o che contribuisce a determinare la situazione attuale. Categorie di cause includono persone, tempo, ambiente.
Quindi come puoi analizzare in modo più approfondito il problema? Sempre Albert Einstein ha fornito una risposta: “la cosa importante è non smettere mai di fare domande”. Fatti quindi un sacco di domande su quale sia il problema che devi risolvere. Più domande ti fai migliore sarà la tua comprensione del problema.
il Metodo STAR potrebbe aiutarti a identificare la causa reale delle difficoltà. La sigla STAR sta per Stop, Think, Act, Review; fermati e pensa, agisci e valuta.
3) Identifica più soluzioni possibili.
Per individuare più soluzioni al problema puoi aiutarti facendo del Brainstorming creativo e registrare le tue idee. Quando generi idee, separa la creazione dalla valutazione.
Questo è un principio molto importante in quanto la soluzione creativa di un problema richiede sia il pensiero divergente che quello convergente.
La generazione d’idee è divergente, e in questa fase è utile creare più idee possibili; mentre la valutazione delle idee è convergente, e qui è opportuno restringere il campo di idee per selezionare le migliori.
I problem solver più efficaci hanno imparato a separare queste due attività. Quindi tieni l’analisi e la critica per dopo e in questo step lascia spazio alle idee.
Un metodo di problem solving creativo utile a generare diverse soluzioni di diversi tipi è stato creato da Edward De Bono: “6 cappelli per pensare”, se vuoi saperne di più clicca qui.
4) Prendi una decisione.
Ora che hai diverse soluzioni possibili è arrivato il momento di selezionare quella migliore. Valuta le diverse opzioni ed elimina a mano a mano quelle che ritieni meno opportune.
Potresti fare questo valutando ogni possibile soluzione che ti viene in mente sulla base della sua efficacia, del tempo, dei costi e dello sforzo richiesto.
5) Piano d’azione.
Durante questa fase determini quale passi devi fare. Puoi anche creare un piano B in caso si verifichino circostanze inaspettate. Di solito a questo punto si restringe di molto l’area delle possibili soluzioni.
Le 5 why analysis è uno strumento che ti aiuterà ad arrivare al cuore del problema. Si tratta della formula giornalistica delle 5W: who, what, where, when e why.
Queste domande possono aiutarti a cercare informazioni in modo più rapido ed efficace.
Per esempio, potresti chiederti le seguenti domande: chi è la concorrenza? Chi sono i clienti? Cosa fa la tua azienda? Qual è lo scopo? Dove possono essere fatti dei miglioramenti? Dove puoi ottenere maggiori informazioni sulla concorrenza? Quando dovrei entrare in un nuovo mercato? Perché le persone dovrebbero comprare i tuoi prodotti?
Fatti molte domande e comprenderai meglio come funziona l’azienda in cui lavori e il suo ambiente.
6) Agisci.
Non puoi essere un buon problem solver se non agisci.. e nemmeno uno mediocre A volte le azioni richieste potrebbero comportare del rischio, ma questo fa parte del gioco.
Praticamente nessuno arriva immediatamente al successo senza aver mai sperimentato qualche fallimento.
Per esempio, John Creasey ha avuto 743 rifiuti prima di pubblicare 562 libri. Il famoso giocatore di baseball Babe Ruth andò strike out 1,330 volte un vero record. Fortunatamente, fu anche l’artefice di 714 fuoricampo.
Puoi trovare altri 6 principi per eliminare la paura di sbagliare cliccando qui.
Per agire e affrontare quest’ultimo passo del processo potrebbe richiedere una certa dose di coraggio, se pensi di dover fare un po’ di allenamento in quest’area ti consiglio di leggere qui.
Come risolvere un problema senza alzare un dito
Semplice ma sottile distinzione che può farti risparmiare in moltissimi casi tempo, energie e sudore. Spesso (quasi sempre?) una determinata situazione viene definita come problematica solamente perché la mente appiccica sopra essa l’etichetta “problema”.
In questi casi la risoluzione è molto facile.. è sufficiente rimuovere quest’etichetta interna oppure sostituirla mentalmente con un’altra come “opportunità”, oppure ”sfida”.
Per concludere.
Ogni giorno ti troverai probabilmente di fronte ad un problema da risolvere, e dalla tua capacità di affrontare le difficoltà nel modo più appropriato dipenderà in larga misura la qualità della tua vita.
Di fronte ad un problema potresti perderti in un bicchiere d’acqua oppure decidere di usarlo per innaffiare i fiori 🙂
Cosa decidi di fare?
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P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-)
Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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Un Iper-abbraccio
Ciao sono una mamma in crisi che ha un figlio meraviglioso ma con un problema di deficit di attenzione. Facendo diverse ricerche ho trovato molto interessanti i tuoi articoli e consigli per la risoluzione di diverse problematiche. In questa notte un po’ buia, presa dalla disperazione di non sapere come aiutarlo, ho trovato uno barlume di speranza. Volevo solo dire “Grazie” .
Ciao Robi, è la lettura di commenti come il tuo che mi ripaga di tutto il tempo dedicato alla scrittura degli articoli. Grazie
Quando Bruno avrà l’età di Andrea oggi, Andrea avrà 11 anni. Quando Andrea aveva l’età di Bruno oggi, Bruno aveva 2 anni. Quanti anni ha oggi Andrea e quanti Bruno??
Potete risolverlo con svolgimento.
Grazie
Bruno ha 5 anni e Andrea 8, l ho risolto facendo delle ipotesi di quali età avesse l’uno e quali l’altro
ciao davvero interessante l’articolo. ho preso qualche spunto per fare un video dedicato sull’argomento che trovi qui, fammi sapere che cosa ne pensi
Bell articolo, grazie
Grazie, bell’articolo!
Ottima analisi e descrizione .
Grazie grazie
Aggiungo una citazione di Einstein che rafforza i concetti espressi nel terzo passo.
“non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo”
–> creatività
–> non preoccuparsi di andare controtendenza (mettere da parte i paradigmi)
Ciao Giorgio,grazie per il tuo utile contributo!
Ciao Danny dovrei elencare in un tema le strategie di problem solving in contesti educativi. Sapresti aiutarmi per favore? Grazie
…. “I have not failed. I’ve just found 10,000 ways that won’t work.” (Edison)…
ps: voglio unirmi anche io a difendere la terra dalle minacce aliene:-)
Arruolato 🙂