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Il contenuto di questo articolo non è per persone facilmente impressionabili. 🙂
Ti parlerò infatti di una tematica un po’ dark e tabù nel campo della crescita personale.
L’argomento riguarda una verità scomoda a cui nessuno potrà sottrarsi.
Ti consiglio quindi di continuare la lettura perché avrai un vantaggio enorme rispetto a tutti coloro che non lo faranno. 🙂
Le riflessioni che ti inviterà a fare questo articolo ti aiuteranno a:
- smettere di rimandare e agire per realizzare le cose per te importanti.
- mettere nella giusta prospettiva le vicissitudini mondane che potrebbero occupare eccessivamente la tua attenzione.
- valorizzare persone e relazioni.
Stai ancora leggendo? Bene, mi piacciono le IperMenti temerarie 🙂
Lo spunto per scrivere questo articolo è nato da una piccola iniziativa nel gruppo “Il risveglio delle ipermenti”. Ho chiesto ai membri del gruppo di condividere la propria citazione preferita.
Ne è uscita una bella raccolta, ce ne sono alcune che non conoscevo e che ho apprezzato in modo particolare.
Una citazione molto potente tra quelle condivise è sicuramente quella di Paulo Coelho:
“Un giorno ti sveglierai e non ci sarà più tempo per fare le cose che hai sempre sognato. Falle adesso.”
Mi capita spesso di riflettere sull’impermanenza delle cose. Ho una vena molto malinconica e spesso resto rapito da alcune tematiche.
Recentemente sono stato ai giardini botanici di Kew Gardens a Londra. Tra i 120 ettari di tulipani, prati e alberi secolari, la mia attenzione si è soffermata su un dettaglio delle panchine presenti nel parco.
Su ognuna di queste c’era una targhetta di metallo con su scritte frasi come:
“Alla signora Rose che adorava passeggiare in questo parco.”
“In ricordo all’amata Julie e ai momenti felici che abbiamo trascorso in questo giardino.”
Mentre continuavo la mia visita nel parco, non potevo non pensare a queste persone, ora non più in vita, che avevano qui trascorso tanti momenti felici nel corso della loro esistenza.
Persone che come tutti possedevano desideri, paure, speranze. Ora l’unica traccia di loro rimasta nel parco è una targhetta su una panchina.
“Quello che sei, io ero. Quello che sono sarai”
Un altro luogo capace di evocare profonde riflessioni si trova a Brno, nella Repubblica Ceca. Qui si trova una vecchia cripta, situata sotto la chiesa nella piazza dei Cappuccini che contiene una ventina di cadaveri mummificati.
Sorprendentemente, grazie alla buona struttura geologica è stato possibile conservare quei cadaveri, ora in piena esposizione, nel sottosuolo della chiesa fino ai giorni nostri.
Quando si entra nella cripta, c’è un avvertimento in latino:
⚠ ” Tu Fui, Ego Eris”, che tradotto sostanzialmente dice: “QUELLO CHE SEI, IO ERO. QUELLO CHE SONO SARAI”
Sti cazzi… di primo acchito, dopo avere letto l’avvertimento mi è venuto da toccarmi. Poi ho riflettuto su queste parole e mi hanno colpito profondamente.
Molto profondamente.
Una verità scomoda.
La mente prova un senso di resistenza verso alcune tematiche. Preferirebbe nasconderle, ignorarle.
Eppure credo sia importante riflettere sulla natura precaria e non permanente della vita.
Si dice che il primo e l’ultimo insegnamento di Buddha riguardasse proprio l’impermanenza. Su questa tematica esistono infatti diverse e interessanti meditazioni guidate di matrice buddista.
Ci sono delle fasi nella vita in cui segretamente ci si immagina eterni, di avere tutto il tempo necessario per realizzare ciò che si vuole. Almeno questa era la mia percezione del futuro quando avevo 18 anni. 🙂
Poi la vita scorre e ci si accorge che l’espressione “il tempo vola” non è solo un modo di dire. Come diceva Jim Morrison, non siamo fatti per durare. 🙂
Anche i 122 anni dell’uomo più longevo al mondo sono poca cosa se paragonati ai 3000 anni della sequoia più antica o ai miliardi di anni di una roccia. Sono anche questi i motivi che aiutano a valorizzare il nostro breve passaggio sulla terra.
“La morte è spogliarsi di tutto ciò che non sei. Il segreto della vita è “morire prima di morire” e scoprire che non c’è morte “. Eckhart Tolle
Morire è meglio di non nascere.
Considero il biologo Richard Dawkins una delle menti più brillanti attualmente in vita. ”L’orologiaio cieco” è uno dei mie libri preferiti e ti consiglio caldamente di leggerlo se mancasse alle tue letture.
Voglio concludere questo articolo proprio con una splendida considerazione di Dawkins sulla vita e sulla morte.
Il numero potenziale di persone che che avrebbero potuto essere qui al mio posto, ma che in realtà non vedranno mai la luce del giorno, è più numeroso dei granelli di sabbia dell’Arabia.
Certamente quei fantasmi non nati includono poeti più grandi di Keats, scienziati più grandi di Newton.
Lo sappiamo perché il numero di individui cui il DNA permetterebbe di esistere supera di gran lunga il numero di individui realmente nati.
Siamo i pochi privilegiati che, contro ogni previsione, hanno vinto la lotteria della nascita. Come osiamo lamentarci del nostro inevitabile ritorno a quello stato precedente da cui la grande maggioranza non si è mai mossa?”
Ok, ora hai capito il motivo della mia stima per Dawkins.
Cosa ne pensi della sua considerazione? Quali riflessioni ti sono nate leggendo questo articolo?
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Caro Dannyz, bellissimo questo articolo e molto nelle mie corde…forse perché anch’io condivido una forte vena malinconica o forse perché il mio primo incontro la Signora Morte è avvenuto quando avevo 17 anni. La lettura di “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkòla Estès, che ti consiglio se non è fra le tue letture, ha messo a punto anche la visione della morte in termini più concreti ed “antichi”. Il concetto di base è che senza morte non c’è vita. Dunque, la morte è indispensabile per far nascere tutto ciò che di nuovo può esistere, sia in senso materiale… Continua »
Ciao Rossella, grazie, senza morte non ci sarebbe infatti rinnovamento. Mi sono annotato “Donne che corrono coi lupi.
Grazie molto bello ! Io ho sempre pensato alla morte come una liberazione dai dispiaceri della vita poi ho incontrato il buddismo e tutto ha avuto senso ora vivo al 100 ×100 le gioie e i dolori facendo la mia rivoluzione umana !!!
La morte ?
“siamo già morti ”
Viaggiamo perenneMente sulla carrozza come semplici ed ignari passeggeri
siamo morti in vita
dopo speriamo di raggiungere la vita in morte
“Carpe Diem” “tempus fugit” i latinetti esortano a fare ciò che è importante è che ci rende felice ora che possiamo! È una verità incontrovertibile!
Ciao Lucrezia, viva i latinetti allora 🙂
Ciao Danny, molto forte il monito in latino. Aiuta sicuramente a valorizzare maggiormente il tempo e l’opportunità che ci è stata data. Mi ha incuriosito il parco botanico, nel mio prossimo trip a Londra ci farò una capatina :-). Grazie per le riflessioni che ci proponi.
Grazie Dario, i giardini botanici sono un po’ fuori il centro di Londra, ma te li consiglio caldamente. Una volta che li avrai visitati poi mi dirai 🙂
Grazie Dannyz, perchè alle volte vengo presa dagli eventi quotidiani e mi dimentico di essere grata di questa grande opportunità che mi è stata data e che, ora che ne ho consapevolezza rispetto ad alcuni anni fa, cerco di onorare nel migliore dei modi.
Ciao Barbara, con questa intenzione sono sicuro che riuscirai ad onorarla nel migliore dei modi questa opportunità. Grazie per l’apprezzamento.