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In questo articolo ti svelerò i 5 rimpianti più comuni e un sistema per evitarli.
La strada non presa
“Due strade a un bivio in un bosco ingiallito,
Peccato non percorrerle entrambe,
Ma un solo viaggiatore non può farlo,
Guardai dunque una di esse indeciso,
(…)
Due strade a un bivio in un bosco, ed io,
Presi quella meno battuta,
E da ciò tutta la differenza è nata.”
“La strada non presa” di Robert Frost inizia con un’affascinante immagine: “due strade a un bivio in un bosco ingiallito”, il narratore si interroga su quale strada prendere per poi scegliere quella meno battuta.
Una decisione che cambierà il corso degli eventi. Ma cosa sarebbe successo se avesse preso l’altra strada? Nessuno può saperlo perché quella è una scelta non fatta.
La strada non presa è la fonte di tutti i rimpianti. Ti seduce con le sue fantasie di quello che sarebbe potuto essere se avessi preso un’altra decisione.
Se sei come me, ti sarà capitato spesso di esplorare mentalmente questa strada e fantasticare su di essa 🙂
Cosa sono i rimpianti?
“Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.” Marilyn Monroe
Il rimpianto è l’atto di rivedere le decisioni prese in passato, chiedendosi come sarebbero andate le cose se solo si fosse presa una decisione diversa. È così che le scelte prese nel passato possono diventare ferite aperte nel presente, impedendoti di vivere nel qui e ora.
“Se solo avessi…”
“Perché non l’ho fatto fin che ero in tempo?”
“Chissà cosa sarebbe successo se…”
Scommetto che queste frasi ti sono familiari 🙂
I rimpianti spesso nascono da aspettative insoddisfatte, speranze infrante e sogni svaniti. Sono emozioni negative che comportano un senso di colpa verso se stessi per non aver raggiunto abbastanza.
I 5 peggiori rimpianti
Per fare una lista di quelli che sono i rimpianti più comuni mi sono affidato al libro “Vorrei averlo fatto” scritto dall’infermiera Bronnie Ware che ha raccolto i 5 più comuni rimpianti in punto di morte.
1) “Avrei voluto avere il coraggio di vivere la vita che desideravo e non quella che gli altri si aspettavano da me”.
Questo è il rimpianto più comune raccontato dalle persone in punto di morte. Molti non realizzano i propri sogni perché sono troppo concentrate a vivere secondo le aspettative degli altri. Magari, i tuoi genitori sognano da sempre per te una bella famiglia e un lavoro sicuro ma ti sei mai chiesto se è quello che desideri?
I miei genitori erano, ad esempio, convinti che avrei dovuto continuare a fare il primo lavoro stabile e sicuro che avevo trovato. C’era solo un problema, amavo quel lavoro come sorseggiare una tazzina di caffè con un cucchiaino di sabbia al posto dello zucchero. Per fortuna seguii la mia testa. Ricorda: non negarti nessuna possibilità.
2) “Avrei dovuto passare più tempo con le persone che amo.”
Molte persone esprimono il rimpianto di non essersi prese abbastanza cura ed essere state abbastanza presenti per le persone che erano importanti per loro. Molti si rammaricano di non aver avuto il coraggio di dire ti voglio bene più spesso.
Prenditi qualche minuto per scrivere un messaggio o fare una telefonata a qualcuno a cui tieni. Anche se la tua famiglia non è perfetta, probabilmente sono le uniche persone che ci saranno sempre per te. Ricorda di esprimere gratitudine per loro quotidianamente.
3) “Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti.”
Molte persone sopprimono i propri sentimenti per evitare conflitti con gli altri. Ti capita di sentirti in colpa nel rispondere no ad una richiesta di un favore? Ti trattieni dal dire quello che pensi per paura di essere giudicato male?
A lungo termine questi comportamenti possono avere un impatto molto negativo nella tua vita perché potrebbero scontrarsi con ciò che desideri veramente e essere all’origine di conflitti interni. Per tale motivo è importante sviluppare la capacità di essere assertivi e far valere le proprie idee e rispettare i propri confini.
4) “Avrei passato più tempo con i miei amici.”
Se non rimani in contatto rischi di perdere amicizie a cui tieni. Più si cresce più gli impegni aumentano e più il tempo libero da dedicare agli amici diminuisce…e si finisce con il perdere di vista le cose veramente importanti.
Si dà priorità al lavoro, alle faccende domestiche, a fare soldi, a costruirsi una carriera…ma quando si arriva alla fine della propria vita l’unica cosa che conta sono le relazioni. Quindi non rimandare ancora quell’uscita con i tuoi amici, piuttosto cancella dall’agenda l’appuntamento “d’obbligo” con persone di cui non te ne frega un cxxzo.
5) “Sarei stato più felice.”
Molti non realizzano fino alla fine che la felicità è una scelta. Rimpiangono il tempo che hanno perso a pensare a cose che erano al di fuori del loro controllo e realizzano troppo tardi che potevano scegliere divertimento e felicità. Non lasciarti trascinare nel baratro dal mind wandering, vivi il qui e ora e goditi ogni momento.
Quelli appena elencati sono i rimpianti più comuni, ma ovviamente non sono gli unici, altri molto frequenti sono:
- Mi sarei preso più rischi
- Mi sarei goduto di più la vita
- Mi sarei preso maggior cura di me stesso
- Avrei trovato il lavoro dei miei sogni
- Avrei inseguito le mie passioni
Sapere in anticipo quali sono i rimpianti più comuni ti dà una possibilità di scelta che non ha prezzo, fare qualcosa per evitarli. Lo potrai fare attraverso la strategia che segue.
Come evitare di vivere una vita di rimpianti?
Ecco un piano in 5 passi per vivere senza rimpianti.
1) Scrivi 3 obiettivi.
Il primo passo per vivere una vita senza rimpianti è avere chiaro quello che vuoi ottenere nella vita.
Non lasciare andare alla deriva di venti e correnti la tua barchetta. Definisci adesso subito 3 obiettivi che ti diano una direzione chiara.
Come definire obiettivi? In questi 5 anni su IperMind ho condiviso diversi strumenti per trasformare i sogni in realtà, perché l’obiettivo altro non è che un sogno con una scadenza.
Quindi se dovessi avere un po’ di confusione su quali siano i tuoi obiettivi ti consiglio di rileggerti questo articolo per definire un obiettivo in una delle 8 aree della tua vita.
2) Da quanto tempo.
Per ogni obiettivo scrivi da quanto tempo hai questo sogno non realizzato. Era un sogno che avevi fin da quando eri bambino? Hai cominciato a fantasticare su quest’idea durante gli anni dell’università? Definisci il tempo in modo più accurato possibile: es. da 2 anni, da 10 anni, da tutta la vita.
Se è molto che fantastichi su questo obiettivo e ancora non si è realizzato, probabilmente è arrivato il momento di fare qualcosa :).
3) Affronta gli ostacoli con delle “deliberate predecisions”
Purtroppo la legge di Murphy non gioca a nostro favore. Nel percorso verso i tuoi obiettivi, se qualcosa può andar male, prima o poi lo farà. 🙂 Puoi però giocare d’anticipo prendendo delle “deliberate predecision”.
“E che diamine sono DannyZ queste deliberate predecision?”
Ho scoperto questo strumento nel libro “The no regrets principle” di Shawn Brodof, uno dei 3 libri che ho studiato recentemente per prepararmi alla scrittura di questo articolo.
Le “deliberate predecision” altro non sono che delle decisioni sulla tua vita pensate prima che tu debba affrontare l’evento in real-time. Considero queste decisioni particolarmente utili per contrastare gli ostacoli che inevitabilmente si incontrano durante il percorso.
Puoi infatti vedere le deliberate predecision come dei guardrail.
Qual è lo scopo dei guardrail a bordo strada? Quello di evitare che le macchine finiscano nella scarpata con pericolose conseguenze per la macchina e soprattutto per i suoi passeggeri.
Il trucco consiste nel prendere delle “deliberate predecision” che fungano da guardrail nelle aree critiche della tua vita. In relazione al tuo obiettivo, pensa quindi a come le cose potranno andare storte e decidi come comportarti quando accadrà.
Ad esempio, se il tuo obiettivo fosse quello di scrivere un libro uno degli ostacoli che più probabilmente incontrerai sarà quello della procrastinazione. Una deliberate predecision in questo senso potrebbe essere quella di scrivere almeno 10 pagine ogni settimana. A prescindere da quanta gola ti faccia trastullarti sui social 🙂
4) Gli ultimi 30 giorni.
Nota quello che hai fatto negli ultimi 30 giorni per raggiungere il tuo obiettivo. Quante ore hai dedicato alla realizzazione dei tuoi obiettivi negli ultimi 30 giorni? Tiro a indovinare? Si aggira intorno allo zero?
Che ne dici di fissare un tetto minimo di ore a settimana da dedicare alla realizzazione del tuo sogno?
5) Perché è importante.
Ultimo passaggio definisci perché è importante per te realizzare questo obiettivo.
Una volta definiti gli obiettivi poniti domande come: Come ti sentiresti se questo obiettivo fosse realizzato? O perché questo obiettivo è importante per te?
Esempio.
Perdere 15 kg >> sentirsi in forma;
Fare più soldi >> sicurezza economica;
Pubblicare un libro>>realizzazione personale; ecc.
Le ragioni profonde ricavate da questo esercizio non solo ti motiveranno ulteriormente, ma saranno la cartina stradale interna che ti aiuterà nel prendere nel modo migliore le tue decisioni.
Per concludere.
Ogni tanto faccio dei mini bilanci sulle scelte che ho preso in passato. E viene fuori un lungo, lunghissimo elenco di stronzate. Soprattutto da ragazzino sono stato piuttosto sconsiderato.
Ho buttato alle ortiche un sacco di soldi, in alcuni periodi ho trattato male il mio corpo e la mia mente e potrei continuare ancora a lungo.
Eppure, i miei rimpianti più grandi non riguardano tanto gli errori commessi, ma le decisioni non prese, le volte che mi sono trattenuto per paura, perché mi preoccupavo troppo di ciò che pensavano le altre persone, per la paura di essere rifiutato, di correre dei rischi.
Potessi tornare indietro mi comporterei diversamente, ma purtroppo non è possibile. Ciò che si può fare è invece agire ora in modo che il presente possa in futuro diventare fonte di orgoglio e non di rimpianti.
Molte persone attraversano la vita senza un timone, e una nave senza timone è in balia delle forze esterne, venti e correnti. Vivono senza una vera direzione da seguire e lasciano che la vita accada facendo poco o nulla per creare la vita che desiderano.
Non imitarli. Le opportunità perse e i sogni irrealizzati sono infatti le più grandi fonti di rimpianti. Metti in pratica i consigli presenti in questo articolo, individua i tuoi obiettivi e vivi in modo attivo per realizzarli.
Se hai un piccolo rimpianto, condividilo nei commenti e impegnati sin da subito a far qualcosa per non portartelo appresso fino a quando sarai un vecchiettino con problemi di deambulazione 🙂
P.S. Ci pensavo giusto qualche giorno fa; uno dei miei più grandi rammarichi è non avere posseduto alcuni strumenti di potenziamento mentale e personale nei momenti in cui maggiormente mi sarebbero serviti.
Non solo sarei stato più felice, ma avrei moltiplicato i risultati nelle aree della vita per me più importanti. Il Regno di HoloMind mette a disposizione la tecnologia di cambiamento personale che avrei tanto voluto avere il prima possibile. Fortunatamente tu hai la possibilità di non dovere attendere quanto ho dovuto aspettare io 🙂
Anche se le iscrizioni per partecipare a questo programma al momento sono chiuse, ti consiglio di iscriverti alla lista prioritaria per non perderti la prossima apertura.
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P.P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
A presto
Il libro di Bronnie Ware è da leggere. Non ci sono dubbi in merito. E’ un libro che tocca il lettore nel profondo, che emoziona e che ci consente di aggiustare il tiro su quali siano realmente le cose Importanti per noi. Quello che infatti portò Bronnie a scrivere il libro fu il modo con cui i pazienti terminali di cui si occupava riuscivano a vedere il mondo. Erano capaci di osservarlo con “occhi diversi” rispetto a tutti coloro che non erano in quella fase della vita. Quando Bronnie Ware chiedeva loro cosa avrebbero voluto fare di diverso nella vita… Continua »
@Danila
Voglia di rose rosse
Se vaghi nel campo dei rimpianti dell’amore
non cogliere un non ti scordar di me
e nemmeno una margherita.
Corri dal fioraio,
regalati una rosa rossa
e posala sul tuo comodino.
Lao Mei
Se vi fose possibile, e se la cosa vi aggradi
Per cortesia rispondetemi voi di ipermind in privato. Grazie
Io ho 48 anni. Non ho concluso granchè. Grazie a Dio da 4 anni ho un lavoro. Ma non ho MAI portato a termine nessun sogno. Sono malato e sono in cura al centro di salute mentale. Vorrei viaggiare, ma procastino SEMPRE per il denaro, che mi manca.,…..vorrei partecipare ad un safari in Tanzania e Zambia, andare in alcune isole che in pochi conoscono……non faccio nulla. Nella mia vita non ho mai avuto una donna. Perdonatemi ma sono gay.
Come al solito, ottimo articolo, grazie! Rimpianti? Alcuni, ovvio… ma, alla mia (veneranda) età ho capito che se anche si potesse tornare indietro probabilmente le scelte non cambierebbero. Mi spiego: nel momento in cui ci si trova davanti ad un bivio non si sceglie una strada sapendo già che è quella sbagliata ma il percorso che si decide di seguire è il ‘migliore’ per ‘noi’ in ‘quel momento’. Inoltre nessuno può sapere cosa sarebbe successo se avessimo intrapreso l’altro cammino… ed è bello fantasticare anche su questo. A questo proposito consiglio la lettura di un romanzo che ho trovato molto… Continua »
E se si avesse un rimpianto di aver sprecato un talento, che per varie vicissitudini non si è più coltivato, ad esempio avere la voce giusta per cantare in un gruppo metal e non averla voluta sfruttare per timore di apparire ridicolo o perchè comunque non ti piaceva davvero quel mondo, ma hai comunque il rimpianto perché “avrei potuto fare soldi se solo fossi stato più motivato”. Sono sogni adolescenziali che hanno il loro tempo, anche volendo sembrerebbe ridicolo iniziare a 30 anni e passa…ti resta l’amaro in bocca. Ecco come si supera un rimpianto del genere?
Il mantra fondamentale è, giustamente come in tutte le cose, “intenzione e azione”. Basta seghe mentali fini a se stesse!
Adoro questo genere di articoli.. bello.
Il rimpianto più grande è di essermi trattenuto dal fare determinate cose specie nel periodo adolescenziale quando ero più soggetto a timidezza e ricerca di approvazione, sento di aver mancato qualcosa a tempo debito ma non è mai, mai troppo tardi. �
Grazie!
Ottimo lavoro
Prego Elisa 🙂
Ottimo articolo complimenti! Condivido a pieno!
Credo che spesso non facciamo determinati passi verso i nostri obbiettivi (soprattutto quelli economici)semplicemente per paure o perché non abbiamo ancora trovato in quel momento uno strumento reale e concreto che ci possa portare dove noi desideriamo
Ciao Francesco, grazie per l’apprezzamento, spesso è proprio così come dici 😉
Il mio rimpianto? Non aver avuto il coraggio di lottare per l’uomo che desideravo, averlo lasciato andare e aver sposato l’uomo sbagliato. Ma adesso, con i figli, come si fa? Il cambiamento implicherebbe ripercussioni anche su di loro…..
Ciao Danila, ci sono situazioni dove il cambiamento può non essere facile. Spesso però, con il giusto atteggiamento, si presentano delle opportunità di cambiamento positivo inaspettate. mi auguro che possa essere così anche per te.
Scusa ma non riesco a capire. Quale sarebbe il giusto atteggiamento? Io mi sento in un vicolo cieco, non ad un bivio….
Ciao Danila, quello che intendevo dire è che quando una persona decide e soprattutto intende agire per migliorare la sua situazione in genere questo accade. Purtroppo però come potrebbe accadere nello specifico per la tua situazione, che non conosco, non riesco a dirlo.
Se ti spiegassi la mia situazione potresti darmi qualche suggerimento pratico specifico? Intanto ti ringrazio in quanto nel tuo sito c’è TANTO senza chiedere NULLA!
Grazie, ci rendi ogni volta più lucidi e presenti
Prego Eugenio, mi fa piacere…
6, fantastico, i rinpianti, tutti abbiamo.i sesto senso, ci frega.
Grazie Jovelande Rodrigues 🙂
Ciao Danny, alla mia età (di mezzo :D) qualche rimpianto c’è, ad esempio l’aver trascurato le figlie (da piccole) causa lavoro e accudimento casa, mi sembra di aver loro trasmesso poco amore…inoltre rimpiango i tanti sì detti per senso del dovere, per non sentirmi in colpa, a scapito di me stessa….sto comunque Lavorando per il raggiungimento di tre obiettivi con alcune tecniche che ho imparato e cercando ogni sera di contattare “il mio silenzioso alleato interno” 😉
Grazie davvero per i tuoi preziosi consigli!!!
Ottimo Nadia Torelli, il tuo silenzioso alleato interno saprà guidarti bene:)
Ciao danny, bel articolo….mi rispecchio in pieno con queste tue parole “gli errori commessi, ma le decisioni non prese, le volte che mi sono trattenuto per paura, perché mi preoccupavo troppo di ciò che pensavano le altre persone, per la paura di essere rifiutato, di correre dei rischi….e cosi’ ora sono piena di rimpianti…provo a mettermi degli obiettivi come da te consigliato…non e’ facile ma devo svoltare…
Ciao Tami, puoi usare questa consapevolezza per imprimere una svolta nella tua vita in modo più deciso ed efficace. Fammi sapere 🙂
Articolo molto Importante, condivido pienamente ogni punto. Penso che il rimpianto sia il mostro peggiore che possa assediare la mente di qualcuno; anche se sono giovane, mi basta il solo pensiero di arrivare alla fine dei conti e trovarmelo di fronte per farmi scattare in piedi in modalità Hulk tutte le mattine 😛
Grande articolo, ci voleva! 🙂
Ciao Ilenia Pecchini, avere questa consapevolezza già da giovane ti dà un indubbio vantaggio. Hai Hulk dalla tua parte 🙂
Tra i miei rimpianti… avere poco tempo per riprendere gli studi…ci sto comunque già lavorando!!!!
Ciao Katia, visto che ci stai già lavorando sei sulla strada, giusta, non ti resta che proseguirla…
� Danny
Ciao danny, un mio piccolo rimpianto è quello di non aver dedicato abbastanza tempo a inseguire le mie passioni…ad esempio,mi sarebbe piaciuto imparare a disegnare, cantare e suonare la chitarra…
Ciao Deborah, che ne dici di imparare a disegnare, cantare e suonare la chitarra ora? 🙂