
Benvenuto/a nel "Il risveglio delle IperMenti" il percorso in 15 passi per aumentare la consapevolezza e uscire dalla schiavitù dei liberi.
Sono felice di averti a bordo :)
Questo percorso è stato creato per superare quello che è uno dei limiti principali delle persone. La mancanza di consapevolezza.
Le persone inconsapevoli vivono in uno stato simile ad una trance, quasi completamente controllate da due tipi di forze invisibili.
Le forze esterne come i condizionamenti sociali, familiari, culturali e le forze interne come convinzioni limitanti e condizionamenti negativi.
Questo stato determina una delle peggiori situazioni possibili. Si è schiavi, ma si pensa di essere liberi.
Il risveglio delle IperMenti ti aiuterà ad uscire da questa condizione.
Il percorso è composto da 15 step, che prevedono una breve attività quotidiana.
Alla fine di ogni step troverai le "domande potenzianti": rispondere a queste domande ti aiuterà a fare chiarezza sull'argomento del percorso appena affrontato.
Puoi rispondere alle domande potenzianti scrivendole su un block-notes dedicato a questo scopo.
15 PASSI PER IL RISVEGLIO
Per semplificare al massimo l'esperienza in questa pagina e renderla più ordinata ho inserito dei punti a tendina. Per aprire o chiudere ciascun passo ti basterà cliccare sul passo di tuo interesse.
Importante: per avere questa pagina sempre disponibile, ti consiglio di salvarla ora nei preferiti.
Buon inizio percorso!

PASSO 1. CONVINZIONI LIMITANTI.

Ciao IperMente, sei pronta per questa avventura?
Nel primo passo di questo percorso parleremo dei filtri mentali che hanno un ruolo cruciale in tutti i campi della tua vita.
Sto parlando delle convinzioni, le generalizzazioni inconsce su te stesso, sulle altre persone e sul mondo che ti circonda.
Come paletti invisibili dentro te le convinzioni stabiliscono cosa puoi avere, fare, essere a livello personale, economico e nelle relazioni.
Le convinzioni sono alla base dei tuoi comportamenti, scolpiscono la tua personalità, il modo in cui percepisci te stesso e le tue capacità.
LE CONVINZIONI POSSONO ESPANDERE O LIMITARE LE TUE POSSIBILITÀ.
Le convinzioni fondamentali sulla tua identità associate all’autostima si formano tipicamente nei primi 6 anni di vita in ambito familiare.
Purtroppo è praticamente impossibile uscire indenni dall’infanzia senza avere acquisito una o più convinzioni negative.
Indovina in cosa consiste l’esercizio di oggi? Bravo, nell’individuare le tue convinzioni limitanti. :)
Quello che segue è un elenco delle convinzioni limitanti più comuni. Leggile con cura una alla volta a voce alta e nota quale risuona vera in te a livello emotivo.
COSA INTENDO PER RISUONARE COME VERA?
Ad esempio leggere l’affermazione: “sono un ibrido tra Magalli e un Gremlin” dovrebbe risuonare in modo significativamente diverso dal: “sto leggendo questo esercizio sulle convinzioni”.
Almeno spero :)
ECCO LE CONVINZIONI LIMITANTI PIÙ COMUNI.
• Non sono abbastanza bravo
• Il cambiamento è difficile
• Non sono importante
• Sono un fallimento
• Quello che dico non è importante
• Sono inadeguato
• L‘approvazione delle altre persone mi rende più importante.
• Fare errori è sbagliato.
Hai individuato le tue convinzioni?
Portare alla luce le tue catene interne è il primo e importantissimo passo per iniziare a spezzarle.
Il processo completo per eliminare le convinzioni è piuttosto lungo e complesso ed è impossibile da proporre in questo contesto.
Voglio comunque darti 2 potenti indicazioni pratiche per smantellare le tue convinzioni.
LA PRIMA È: RENDITI CONTO CHE LE TUE CONVINZIONI SONO CAZZATE.
Queste, infatti, non sono altro che interpretazioni arbitrarie di eventi accaduti quando ancora non sapevi scrivere il tuo nome.
Non sono eventi concreti e reali nel mondo, ma solo pensieri creati dalla tua mente.
ECCO COSA INTENDO PER EVENTI REALI.
La legge di gravità è un evento reale che opera al di fuori di ciò che credi.
Il sole domani tramonterà a prescindere da ciò che pensi.
Lo schermo sul quale leggi queste frasi continuerebbe ad esistere anche se tu ne negassi l’esistenza.
Non è così per la convinzione “non sono abbastanza importante” o “fare errori è sbagliato”.
Esse diventano reali solo perché tu inconsapevolmente hai scelto di crederci. Smetti di farlo.
Tu sei il creatore dei tuoi pensieri ed è tuo compito essere responsabile di ciò che accade nella tua mente.
Soprattutto quando ciò che pensi è causa di limiti e sofferenze.
Il secondo consiglio per indebolire la presa delle tue convinzioni limitanti è: CONFUTALE DAL PUNTO DI VISTA LOGICO.
A tale scopo prendi un foglio di carta e contesta le tue convinzioni trovando quante più alternative plausibili; scrivile. (Almeno 3)
Ecco ad esempio quali potrebbero essere 3 interpretazioni alternative per la convinzione “Non sono importante”.
1) Per alcune persone potrò non essere importante, per altre lo sono.
2) Ciò che conta è che io sia importante per me stesso.
3) Sono importante quanto io decido di esserlo.
Queste invece potrebbero essere delle alternative plausibili per la convinzione: “fare errori è sbagliato.”
1) Gli errori sono necessari per apprendere.
2) Fare un errore significa avere agito.
3) Anche chi ha successo fa errori.
Etc..
Rileggi le convinzioni alternative individuate almeno una volta al giorno a voce alta per una settimana.
L’argomento è molto vasto e per ragioni di spazio non riesco ad approfondirlo qui come mi piacerebbe.
La cosa importante è che ora hai reso visibile ciò che prima era invisibile. Potrai così contestare le tue convinzioni limitanti quando si infileranno nei tuoi pensieri e nelle tue decisioni.
Più avanti nel percorso scoprirai altri trucchi per neutralizzare questi dannosi filtri interni ogni qual volta emergeranno nel tuo dialogo interno.
DOMANDE POTENZIANTI:
Rispondi NEL MODO PIÙ PRECISO POSSIBILE a queste domande:
1) Sei riuscito ad individuare le tue convinzioni limitanti?
2) Come potrebbe migliorare la tua vita se smettessi di credere alle tue convinzioni limitanti? Quali situazioni nello specifico migliorerebbero?
Complimenti, hai completato il primo passo del percorso. :)
PASSO 2. EMOZIONI NEGATIVE.
Oggi parleremo di emozioni.
In un modo simile alle convinzioni e per certi aspetti ancora di più, le emozioni hanno un ruolo centrale nella tua vita.
Quello che provi determina quello che pensi, dici e fai.
Nota infatti quali comportamenti e pensieri emergono quando ti senti felice e soddisfatto di te stesso, e confrontali con i comportamenti e i pensieri che tendi ad avere quando stai sperimentando rabbia, paura o frustrazione.
Bella differenza eh?
Dal mio punto di vista, essere capaci di neutralizzare le emozioni negative sul nascere è il sacro Graal della crescita personale.
Per questo motivo in questo secondo step del percorso ci occuperemo delle emozioni e nello specifico quelle negative.
DANIEL GOLEMAN LE DEFINISCE COSÌ: “SONO EMOZIONI DANNOSE A SÉ E AGLI ALTRI”.
Nelle scritture buddiste si parla di ben 84mila tipi di emozioni negative. Ma vengono poi riconosciute 3 emozioni distruttive: rabbia, desiderio (invidia), illusione (paura).
Tutti proviamo tutte queste tre emozioni, ma in ognuno di noi ce n’è una che predomina più delle altre.
Dal punto di vista evolutivo, ognuna di queste emozioni ha avuto un ruolo utile. Purtroppo oggi molto spesso dominano la vita delle persone limitandone la libertà.
Vediamole ora un po’ meglio.
LA RABBIA.
La rabbia è una delle emozioni più intense, seducenti e pericolose.
Non per niente nel libro “Emozioni distruttive” è descritta come un veleno della mente.
Le persone con questa emozione distruttiva guida sono spesso di cattivo umore, hanno una soglia di sopportazione molto bassa, perdono facilmente il controllo e scaricano spesso sugli altri.
Approcciano la vita in un modo aggressivo, sono molto istintuali, competitivi e spesso polemici.
Amano, infatti, il dibattito e il confronto anche se accesso.
LA PAURA.
Le persone vittime della paura spesso tendono ad evitare le situazioni che le spaventano e per questa ragione possono impiegare secoli nel prendere decisioni.
La fuga di fronte a situazioni difficili o imbarazzanti è pane per i loro denti.
Altri loro punti deboli sono essere spesso nel dubbio di aver fatto bene o aver sbagliato, e se sbagliano possono crogiolarsi nel senso di colpa per delle ore.
Ecco alcune delle paure più gettonate: paura di sbagliare, paura di essere giudicato male, paura di parlare in pubblico, paura di non essere capace, paura dell’autorità, ecc. ecc.
Una mia potente intuizione mi dice che molti qui dentro hanno come predominante questa emozione. Ormai vi conosco
L’INVIDIA.
Le persone che hanno come emozione predominante l’invidia provano un intenso desiderio di essere approvate dagli altri e hanno spesso una scarsa immagine di sé.
I loro traguardi non hanno quasi mai un valore intrinseco ma quasi sempre nasce dal confronto con i traguardi altrui.
Per le persone guidate dall’invidia l’erba del vicino è sempre più verde e pensano che troveranno soddisfazione solo quando otterranno quello che vogliono.
NON C’È UN’EMOZIONE GUIDA NEGATIVA PEGGIO DI UN’ALTRA.
Ognuna in qualche modo schiavizza la persona che ne è vittima.
Le scelte basate su queste emozioni, anche se possono dare un appagamento temporaneo, sono un ostacolo alla felicità.
Ad esempio una persona guidata dalla paura si ritroverà a vivere una vita pesantemente limitata da questa emozione.
Una persona guidata dalla rabbia si troverà molto spesso a fronteggiare relazioni difficili e conflittuali.
NON SE LA PASSANO MEGLIO COLORO CHE SONO GUIDATI DALL’INVIDIA.
Frequentemente logorati dal confronto con le altre persone, inseguono obiettivi e modelli di successo compensativi che spesso celano sensazioni di inferiorità o scarsa autostima.
Per gestire queste emozioni su IperMind trovi tante tecniche pratiche e ti consiglio a tale scopo di esplorare la categoria “Gestire le emozioni” del blog.
Un buon articolo di partenza è questo qui: "Come gestire le emozioni con la tecnica della ruota".
Questo step del percorso non serve solo a conoscere meglio te stesso, ma anche le altre persone.
Ti si aprirà un mondo nell’individuare l'emozione distruttiva guida delle persone che conosci.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Sei riuscito ad individuare la tua emozione guida negativa e quella delle 3 persone che frequenti più spesso?
2) Cosa stai facendo per gestirla?
Complimenti, hai completato il secondo passo del percorso. :)
PASSO 3. CONDIZIONAMENTI SOCIALI.

Il terzo step del percorso riguarda la società e la forte influenza che essa esercita sulle persone.
Nei due giorni precedenti hai preso consapevolezza di quali sono i tuoi ostacoli interni al cambiamento, le convinzioni e le emozioni che ti bloccano.
Oggi invece vorrei portare la tua attenzione sugli ostacoli del mondo esterno.
Oltre alle limitazioni interne, infatti, esistono dei fenomeni ultra potenti e soprattutto nascosti che possono limitare il tuo libero arbitrio.
Sto parlando di un tema a me molto caro.
I CONDIZIONAMENTI SOCIALI, CULTURALI E FAMILIARI.
Questi condizionamenti nella maggior parte dei casi vengono acquisiti in modo automatico e inconsapevole.
La società vorrebbe programmarci tutti uguali, omologarci a seguire il percorso classico di vita in cui a una certa età ci si laurea, poi ci si sposa…
Ogni volta che vado ad una cena o ad un pranzo con i parenti c’è sempre una zia che mi lancia la solita malefica domanda.
Premesso che è impossibile separarsi dalle influenze della società (a meno che tu non viva con una capra all’interno di una grotta in Nepal) un’IperMente risvegliata deve essere consapevole dei comportamenti, delle abitudini e delle convinzioni che sono dipendenti dalla società in cui viviamo.
Per aver maggior chiarezza della fortissima influenza che ha sul tuo libero arbitrio il luogo e il tempo in cui vivi ti consiglio di rispondere alle 3 domande che seguono.
Quanto di te, delle tue preferenze, gusti, abitudini resterebbe se fossi nato e cresciuto a Baghdad? Oppure in una piccola tribù dell’Amazzonia? E se fossi nato durante il Rinascimento?
POCHINO EH?
Uno degli aspetti peggiori dei condizionamenti sociali è che possono impedirti di esprimere te stesso in modo autentico.
L’autenticità è correlata con molti aspetti del benessere psicologico, inclusi vitalità, autostima e la capacità di affrontare le sfide della vita in un modo più efficace.
Quando percepisci di non esprimere te stesso nel modo in cui desideri è facile sperimentare frustrazione e senso di impotenza.
Ahimè, come già saprai, essere se stessi in una società che ti vorrebbe uguale a tutti gli altri non è la cosa più semplice di questo mondo.
A VOLTE SI FINISCE PER ESSERE EMARGINATI DA UN GRUPPO, PER ESSERE ADDITATI COME IL ROMPISCATOLE O IL GUASTA FESTE.
È più facile confondersi nella massa, annullando la propria individualità, omologarsi agli altri richiede meno sforzo di pensiero, meno scocciature, magari più amici o persone che ti cercano.
Come abbiamo visto prima questo nascondere la tua identità ha un caro prezzo da pagare.
Per essere te stesso è anzitutto necessario accorgerti quando non lo sei.
A TALE SCOPO ECCO SEI COMPORTAMENTI COMUNI CHE POTRESTI STARE ADOTTANDO PER ALLINEARTI AGLI ALTRI:
1. Ridere a battute che non trovi divertenti
2. Nascondere la tua vera opinione per assecondare quella più popolare
3. Dire di si quando vorresti dire di no
4. Scusarti quando non ce n’è bisogno
5. Forzarti a fare cose che non vorresti fare per accontentare qualcun altro
6. Comprare qualcosa per sentirti più “figo”
Quanti di questi 6 sintomi hai sperimentato?
Bene, ora per essere te stesso è necessaria una scelta consapevole e coraggiosa. Quella di interrompere i comportamenti che utilizzi per nasconderti.
SCEGLI DI ESSERE ONESTO E SEGUI CIÒ CHE DESIDERI.
Comportati in modo da essere in linea con i tuoi valori e con le tue passioni.
Prenditi il diritto di esprimere i tuoi pensieri e sentimenti nel rispetto delle altre persone senza paura di essere giudicato.
Essere se stessi significa essere coraggiosi. Saper dire anche dei no, saperti togliere la maschera dell’impiegato modello o della madre perfetta.
Non sentirti in obbligo di dover soddisfare le aspettative altrui quando queste non sono in linea con ciò che pensi sia giusto.
Ricorda, sei un fiore con peculiarità e qualità uniche. Non nasconderle.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Hai individuato tra quelli elencati sopra quali sono i comportamenti nascondi-te-stesso che stai adottando?
2) Quale pensi che sia il prezzo che paghi per non essere te stesso? Cosa puoi fare nello specifico per cambiare questa situazione?
PASSO 4. COMPORTAMENTI BLOCCANTI.

In questo 4° step del percorso parleremo dei comportamenti e delle abitudini che in questo momento ti stanno tenendo bloccato .
Sinora hai portato la luce della consapevolezza sugli ostacoli tipicamente più nascosti e profondi (come le convinzioni, le emozioni e i condizionamenti).
Oggi affronterai gli ostacoli che, sebbene connessi anche questi alle limitazioni individuate nei giorni precedenti, hanno manifestazioni esterne più concrete e visibili.
ECCO UN ELENCO DI QUESTI OSTACOLI PIÙ COMUNI:
• Procrastinazione
• Pigrizia
• Indecisione
• Timidezza
• Perfezionismo
• Mancanza di motivazione
• Scarsa costanza
• Scarsa organizzazione
• Cattiva gestione del tempo
• Cattive abitudini (fumare, mangiare junk food, sedentarietà, dipendenza da cellulare)
• Scarsa autostima
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Hai individuato quali sono i tuoi 3 ostacoli principali?
2) Cosa stai facendo ora per superare questi ostacoli?
Qui sotto trovi una bella scatola degli attrezzi piena di strategie e indicazioni pratiche per intervenire sugli ostacoli individuati.
- PIGRIZIA
- PROCRASTINAZIONE
- TIMIDEZZA
- PERFEZIONISMO
- MANCANZA DI MOTIVAZIONE
- GESTIONE DEL TEMPO
- CATTIVE ABITUDINI
- AUTOSTIMA
Poiché questo sarà un lavoro da svolgersi nel medio e lungo termine, vi consiglio di leggere e stampare l’articolo o gli articoli collegati alle aree di miglioramento individuate.
PASSO 5. OSSERVA LA TUA ATTIVITÀ MENTALE.

Dopo avere svolto una mappatura precisa delle aree di miglioramento è giunto il momento di fare un po’ di pulizia interna e svuotare la mente dalla spazzatura.
Come già sai durante la giornata la tua mente sputa più pensieri di un lama impazzito. Tra queste migliaia di pensieri, quanti sono veramente utili? Solo una minima parte.
La maggior parte della ruminazione mentale quotidiana è infatti sterile, ripetitiva e alla base delle tue paure, preoccupazioni, insicurezze e altri stati d’animo penosi.
Hai presente quel dialogo interno pessimista, che ti dice che non ce la puoi fare, che non sei abbastanza bravo, capace, bello e chi più ne ha più ne metta?
UNA VERA IPERMENTE NON PUÒ ESSERE VITTIMA DI QUELLA VOCINA ROMPIBALLE.
In questo secondo livello del percorso "Il risveglio delle IperMenti" identificherai quali sono i pensieri negativi che causano le tue sofferenze e ti frenano e svuoterai la mente dalla spazzatura.
Per ottenere questo risultato, ogni giorno di questa settimana, avrai una piccola attività da svolgere che ti aiuterà a portare la luce della consapevolezza sulla tua attività mentale.
Lo scopo di queste attività è aiutarti ad avere una mente che si comporta come una fedele serva piuttosto che come una capricciosa padroncina
L’ATTIVITÀ DI OGGI È OSSERVARE I TUOI PENSIERI.
Durante la giornata diventa consapevole più frequentemente che puoi del tuo dialogo interno.
Nota il modo in cui commenti internamente te stesso, i tuoi comportamenti e quello che dicono o fanno le altre persone.
In particolare quando provi un’emozione negativa nota cosa stavi dicendo a te stesso. Presta anche attenzione se tra i tuoi pensieri c’è un tema ricorrente.
In questo step non è necessario né modificare il contenuto della tua attività mentale né interrompere il pensiero. Semplicemente nota ciò che ti dici.
A tal proposito, quanto più spesso puoi, durante la giornata fatti questa domanda: “A cosa sto pensando in questo momento?”
Semplice no?
Per aiutarti a ricordare potresti utilizzare un timer per lo smartphone gratuito. Personalmente io uso questo timer.
Per iniziare puoi impostare un timer ciclico a intervalli di 30 minuti.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Come giudichi il livello della tua attività mentale: leggera, moderata o intensa?
2) In quale area ricadono maggiormente i tuoi pensieri negativi (salute, relazioni, lavoro, situazione economica,ecc)?
PASSO 6. FORMICA NEGATIVA.

Nell'attività precedente sei diventato maggiormente consapevole di ciò che accade nella tua mente.
Oggi farai un piccolo passo in avanti soffermandoti su quella parte di attività mentale che ti fa soffrire, che ti scoraggia e ostacola la tua felicità.
Sto parlando dei pensieri negativi automatici, chiamati anche ANT (Automatic Negative Thought) che in inglese significa formiche.
il Dottor Daniel G. Amen descrive queste “ANT” come “una piccola vocina che si infila nella mente e ti dice che non sei bravo abbastanza, non sei abbastanza magro, abbastanza bello o interessante, non sei una brava madre, ecc.”
Una vocina che credo tu conosca bene
Nel libro “Change your brain, change your body” Amen individua diversi tipi di formichine mentali moleste e di queste ce ne sono 4 rosse particolarmente incazzerecce.
Oggi affronterai la prima di queste formichine rosse: LA FORMICA NEGATIVA.
Ecco i segnali tipici di questa formichina:
- Vede solo gli aspetti negativi della situazione
- Ignora tutto il positivo
- Va a cercare quello che manca o quello che non va anche quando un evento o un’esperienza è stato un successo.
Esempio:
Mettiamo ad esempio che tu sia stato dal parrucchiere e sia uscito con un nuovo taglio di capelli.
Al lavoro 4 colleghi hanno detto che stai molto bene, tranne uno che ha detto che il tuo taglio non gli piace.
La formica negativa ti manderà a letto facendoti rimuginare su quell'unica critica.
L'ATTIVITÀ DI OGGI È FARE PIAZZA PULITA DI QUESTA FORMICA OGNI QUAL VOLTA AFFIORERÀ NEL TUO DIALOGO INTERNO.
A tale scopo avrai al tuo fianco un alleato che forse già conosci, l’lperFormichiere Mangia Pensieri Negativi.
Questo simpatico animaletto non aspetta altro che farsi una bella scorpacciata di tutti i pensieri negativi automatici che passeggiano nella tua mente.
L'IperFormichiere entra in azione attraverso questi due passaggi:
PASSO 1) INDIVIDUA LA FORMICA NEGATIVA.
Riprendendo l'esempio del taglio di capelli e dell'opinione dei 5 colleghi, la formichina negativa si era espressa con questo pensiero:
"tizio ha detto che il mio taglio non gli piace, vuol dire che sto male"
PASSO 2) TROVA 3 SCENARI ALTERNATIVI.
In questo passaggio forzi la tua mente a individuare degli scenari alternativi a quello generato in modo automatico.
Esempi:
1. Se su 5 persone 4 mi han detto che sto bene, mi deve proprio donare questo taglio.
2. Sono contento che sia piaciuto a quasi tutti i miei colleghi.
3. Forse mi sarebbe dovuto venire qualche dubbio se 4 persone su 5 non avessero apprezzato. E l'unica ad avere apprezzato fosse stata la mia parucchiera. :-)
NOTA COME TI SENTI.
A questo punto il pensiero negativo automatico e soprattutto l’emozione negativa associata dovrebbero essere scomparsi.
Complimenti perché hai appena neutralizzato una formichina.
Dai una carezzina all’IperFormichiere se vuoi, lo farai felice.
La pratica costante renderà lperFormichiere sempre più efficace. Ad un certo punto potrebbe operare anche in automatico.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Riconosci questa formica nel tuo dialogo interno?
2) Hai in mente una situazione recente in cui si è attivata?
PASSO 7. FORMICA VEGGENTE.

Oggi parleremo di un’altra formichina rossa particolarmente rognosa.
LA FORMICA VEGGENTE.
Questa formica solitamente predice il peggior scenario possibile di una situazione senza che ci siano evidenze concrete.
Come riconoscerla? Ecco un paio di pensieri alimentati da questa formichina:
- sento un dolorino al piede, comincio a fare ricerche su internet su quelle che possono essere le peggiori patologie legate ai dolori al piede e sospetto di avere la più grave.
- al lavoro hanno annunciato che quest'anno c'è un bilancio in perdita. Sicuramente l'azienda farà dei tagli sul personale e io farò parte di quelli.
Un'altra caratteristica di questa formichina è che può innescare le cosiddette profezie che si auto-avverano.
Per esempio, prima di un’importante discussione con il tuo partner predice che non sarà interessato a nulla di quello che gli dirai.
Il solo pensiero potrà farti sentire teso e rovinare la tua comunicazione.
L'ATTIVITÀ DI OGGI È FARE PIAZZA PULITA DI QUESTA FORMICA OGNI QUAL VOLTA AFFIORERÀ NEL TUO DIALOGO INTERNO.
Anche oggi avrai al tuo fianco l’lperFormichiere che entrerà in azione attraverso i soliti due passaggi:
PASSO 1) INDIVIDUA LA FORMICA VEGGENTE.
Riprendendo l'esempio del dolorino al piede, la formichina veggente si era espressa con questo pensiero:
"questo dolore al piede sarà sicuramente collegato a una grave patologia."
PASSO 2) TROVA 3 SCENARI ALTERNATIVI.
In questo passaggio forzi la tua mente a individuare degli scenari alternativi a quello generato in modo automatico.
Esempi:
1. Può essere un dolore passeggero, magari legato all'attività fisica fatta.
2. Più che internet aspetterò il parere del medico prima di formulare qualsiasi diagnosi
3.Ho avuto dolorini simili in passato e finora non mi è stato amputato nessun arto :-)
NOTA COME TI SENTI.
A questo punto il pensiero negativo automatico e soprattutto l’emozione negativa associata dovrebbero essere scomparsi.
Complimenti perché hai appena risucchiato la formichina veggente. Una formica dopo l'altra ti libererai da questi insetti mentali molesti.
La pratica costante renderà lperFormichiere sempre più efficace. Ad un certo punto potrebbe operare anche in automatico.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Riconosci questa formica nel tuo dialogo interno?
2) Quali benefici avrai nell'eliminare la veggente?
Congratulazioni perché anche il settimo step è stato portato a termine!
PASSO 8. FORMICA TELEPATICA.

Prima di procedere con l'attività del giorno vorrei fare una considerazione.
Dietro a questo approccio giocoso e simbolico (lo adoro) si cela un lavoro interno molto importante su cui vorrei farti un po’ riflettere.
Ogni qual volta ti eserciti a creare degli scenari alternativi, stai letteralmente rimappando la tua neurologia sovrascrivendo dei pattern di pensiero distruttivi.
Stai facendo qualcosa che non fa praticamente nessuno.
TI STAI ALZANDO DAL SEDILE DEL PASSEGGERO PER SEDERTI IN QUELLO DELL’AUTISTA DELLA TUA MENTE.
Stai prendendo la strada verso uno dei valori che ritengo più importanti: LA LIBERTÀ
Dal momento che è un compito nuovo per il tuo cervello, questa attività di “riscrittura” agli inizi potrebbe richiedere un po’ di impegno.
Per questo motivo è importante praticare la creazione di scenari alternativi il più spesso possibile.
Con il passare del tempo potrà diventare un processo naturale e automatico… e a quel punto saranno le formichine a prenderselo nel sedere. :)
L'OPERAZIONE DI DISINFESTAZIONE NON È PERÒ ANCORA CONCLUSA.
Oggi infatti ti presenterò una formichina rossa particolarmente pericolosa.
Non solo, immagino anche che sia gettonatissima. Che ci sia lei anche in questa frase ? :)
STO PARLANDO DELLA FORMICA TELEPATICA..
Questa formica è quasi sempre convinta di sapere quello che pensano le altre persone, anche quando loro non dicono niente e per questa ragione è spesso causa di incomprensioni.
Infatti, la sua lettura della mente è quasi sempre orientata a leggere critiche e giudizi.
COME RICONOSCERLA?
Questa formica formula pensieri come:
Claudia mi ha parlato del suo aumento di stipendio perchè voleva farmi invidia
Marco non mi ha salutato. E’ arrabbiato con me per quello che gli ho detto ieri.
Oggi quando sono arrivata in ufficio le mie colleghe hanno smesso di parlare, stavano parlando male di me.
In un modo simile alla veggente, che non può prevedere il futuro, a meno che tu non sia Xavier degli X-men purtroppo (o per fortuna :) ) per te non hai il gene mutante che ti permette di leggere nel pensiero.
A questo punto immagino che tu sappia qual è l'attività di oggi. Dare in pasto anche questa formichina al tuo lperFormichiere
Come al solito il tuo potente alleato entrerà in azione attraverso questi due passaggi:
PASSO 1) INDIVIDUA LA FORMICA TELEPATICA.
Riprendendo l'esempio di Marco, la formichina telepatica si era espressa con questo pensiero:
Marco non mi ha salutato. E’ arrabbiato con me per quello che gli ho detto ieri.
PASSO 2) TROVA 3 SCENARI ALTERNATIVI.
In questo passaggio forzi la tua mente a individuare degli scenari alternativi a quello generato in modo automatico.
Esempi:
1.Marco non mi ha salutato perché era assorto nei suoi pensieri (sicuramente qualche ant) e non mi ha notato.
2.Marco non mi ha salutato perché magari aspettava che lo salutassi prima io (in tanti fanno così).
3.Marco non mi ha salutato perché indossavo una maschera da scimpanzé e non mi ha riconosciuto. (Ovviamente vale solo se indossavi tale maschera. Ma spero che non sia il tuo caso)
NOTA COME TI SENTI.
A questo punto il pensiero negativo automatico e soprattutto l’emozione negativa associata dovrebbero essere scomparsi.
Complimenti perché hai appena risucchiato la formichina telepatica.
La pratica costante renderà lperFormichiere sempre più efficace. Ad un certo punto potrebbe operare anche in automatico.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Riconosci questa formica nel tuo dialogo interno?
2) Quali benefici avrai nell'eliminare la telepatica?
PASSO 9. FORMICA COLPEVOLISTA.

Sei pronto per affrontare e sconfiggere l'ultima delle 4 formichine rosse moleste?
LA FORMICA COLPEVOLISTA.
Questa formica è molto pericolosa, secondo Daniel Amen la più pericolosa di tutte.
Quando dai la colpa a qualcosa o qualcun altro per i problemi nella tua vita, diventi una VITTIMA delle circostanze e NON PUOI FARE PIÙ NULLA per cambiare la tua situazione.
Molte relazioni sono rovinate dalle persone che colpevolizzano i loro partner quando le cose non vanno.
Quando qualcosa va storto a casa o al lavoro queste persone provano a incolpare qualcuno. Raramente ammettono i propri problemi.
Tipicamente dice frasi come “non è colpa mia se…”, “non sarebbe successo se tu avessi…"
COME RICONOSCERLA?
Questa formica formula pensieri come:
E' colpa della società\politica\sfortuna se non ho abbastanza soldi, se non faccio un lavoro che mi piace etc...
Se mi sento così è colpa tua perché non mi tratti bene, perché non mi fai abbastanza complimenti.
L'ATTIVITÀ DI OGGI È FARE PIAZZA PULITA DI QUESTA FORMICA OGNI QUAL VOLTA AFFIORERÀ NEL TUO DIALOGO INTERNO.
Anche oggi avrai al tuo fianco l’lperFormichiere che entrerà in azione attraverso i soliti due passaggi:
PASSO 1) INDIVIDUA LA FORMICA COLPEVOLISTA.
"Se mi sento così è colpa tua perché non mi fai abbastanza complimenti."
PASSO 2) TROVA 3 SCENARI ALTERNATIVI.
Esempi:
1) Non ho il controllo su ciò che dicono o fanno le altre persone. Posso però decidere come reagire ai loro comportamenti.
3) Se applicassi una tecnica efficace di gestione emotiva potrei tornare di buonumore in pochi minuti.
4) Se mi amassi veramente non dipenderei cosi dall'approvazione delle altre persone.
NOTA COME TI SENTI.
A questo punto il pensiero negativo automatico e soprattutto l’emozione negativa associata dovrebbero essere scomparsi.
Complimenti perché hai appena risucchiato la formichina colpevolista e stai assumendoti le tue responsabilità per
CAMBIARE la situazione.
DOMANDE POTENZIANTI:
1) Riconosci questa formica nel tuo dialogo interno?
2) Quali benefici avrai nell'eliminare la colpevolista?
PASSO 10. PRATICA LA MEDITAZIONE DI 1 MINUTO.

Sei pronto ad avventurarti in questa terza e ultima fase del risveglio delle IperMenti?
Ne è stata fatta di strada dal primo giorno del percorso.
Nelle settimane precedenti, il lavoro si è focalizzato prevalentemente sulla sfera interna.
Hai esplorato i blocchi, le aree di miglioramento e individuato le formichine della mente capaci di scoraggiarti, farti soffrire e ostacolare la tua felicità.
Inoltre, hai fatto amicizia con l’lperFormichiere, il tuo potente alleato Mangia Pensieri Negativi.
QUESTA SETTIMANA LE ATTIVITÀ AVRANNO UNA DIMENSIONE PIÙ "FISICA".
Ogni giorno riceverete infatti una piccola azione pratica da svolgere durante la giornata.Queste azioni sono ispirate dal principio Kaizen, l'approccio che conduce al miglioramento attraverso piccoli passi.
Queste piccole azioni avranno un impatto positivo sull'autostima, sull'umore e sulla capacità di affrontare lo stress.
LA PRIMA ATTIVITÀ DA PORTARE A TERMINE È LA "MEDITAZIONE DI 1 MINUTO".
Una delle ragioni più utilizzate da chi non pratica la meditazione è quella di non possedere abbastanza tempo.
Con questa velocissima forma di meditazione la scusa del tempo non potrà più essere usata. :-)
Lo scopo di questa azione è realizzare che è possibile accedere a uno stato di calma e benessere interno anche in soli 60 secondi.
Ovviamente i benefici di questa pratica aumentano a dismisura se ripetuta più volte nella giornata, soprattutto nei momenti di stress.
Nella mia esperienza, ho riscontrato in modo evidente come brevi intervalli di meditazione, durante la giornata, producano effetti positivi superiori a quelli derivanti da singole super sessioni.
Per praticare questa meditazione è sufficiente sedersi, impostare un timer di 60 secondi, chiudere gli occhi, restare in silenzio e portare l'attenzione sul respiro fino allo scadere del tempo.
Anche se qualsiasi timer è sufficiente, ti consiglio di installare l'app "One moment meditation", in quanto è perfetta per abituarsi a veloci e frequenti mini sessioni giornaliere.
Basata sul libro di Martin Boroson “one moment meditation”, questa applicazione rende facile per chiunque entrare in uno stato di rilassamento in poco tempo.
Anche se l'azione minima per oggi è provare almeno una volta la meditazione di un minuto, vista la sua semplicità e brevità vi consiglio di praticarla 5 volte o più nel corso della giornata.
La ripetizione della meditazione ne amplifica e velocizza gli effetti in modo da poterne apprezzare maggiormente i suoi benefici.
DOMANDE POTENZIANTI:
Sei consapevole degli effetti positivi che può avere vivere il qui e ora?
Ti è facile restare nel momento presente o la tua mente salta spesso da un pensiero all’altro?
Congratulazioni per avere concluso il decimo step del percorso.
P.S. Per una spolverata sui benefici della meditazione consiglio la lettura di questo articolo.
PASSO 11. PRATICA L'ASSERTIVITÀ.

Oggi affrontiamo un argomento molto sentito da chi segue IperMind: l'assertività.
In un mondo ideale, le persone, guidate dal buon senso, starebbero attente a non prevaricare il prossimo.
Ognuno dovrebbe essere in grado di esprimere naturalmente e liberamente le proprie esigenze e si darebbe importanza ai bisogni degli altri così come ai propri.
PURTROPPO NON È COSI'.
Viviamo in una società di stampo individualistico e competitivo dove ognuno viene incoraggiato a inseguire il “proprio” obiettivo personale.
In questo non ci sarebbe niente di male sennonché la realizzazione dei propri obiettivi spesso avviene calpestando gli “spazi” delle altre persone.
Risulta quindi necessario creare un “campo” di protezione personale dove riuscire a esprimere e a far valere in modo onesto i propri diritti, punti di vista ed esigenze rispettando al contempo quelli degli altri.
QUESTA CAPACITÀ HA UN NOME E SI CHIAMA ASSERTIVITÀ.
L’assertività ti aiuta a esprimere in modo efficace la tua opinione, far valere le tue idee senza ignorare quelle altrui e rispettare i tuoi diritti senza aver bisogno dell’approvazione delle altre persone.
Essere assertivi significa comportarsi in un modo sicuro e disinvolto, rispettare se stessi e farsi rispettare dagli altri.
Per praticare l’assertività è necessario seguire alcuni principi.
Li ho riassunti nell’IperCarta dei diritti della persona assertiva che puoi scaricare qui.
L’AZIONE DI OGGI È QUESTA:
Stampa questa IperCarta, compilala con il tuo nome e leggila a voce alta interiorizzando i diritti elencati.
Se puoi tienila in vista. Ti aiuterà a tenere presente quali sono i tuoi diritti e a farli rispettare.
Un'IperMente non accetta di essere lo zerbino di nessuno
e fa rispettare se stessa.
DOMANDE POTENZIANTI:
Rispondi qui sotto NEL MODO PIÙ PRECISO POSSIBILE a queste domande:
In una scala da 0 a 10 quale pensi sia il tuo livello di assertività? (0 sta per assertività assente e 10 massima)
Tra i diritti elencati nella carta, qual è quello che potrebbe avere il maggiore impatto nella tua vita se lo mettessi in pratica? Per quale motivo?
Congratulazioni per avere concluso l'undicesimo step del percorso.
P.S. Se vuoi strategie aggiuntive per praticare l'assertività ti consiglio di leggere questi due articoli:
Come sviluppare l'assertività.
Come farsi rispettare ed evitare la sindrome dello zerbino.
PASSO 12. RIPRENDI LA LETTURA INTERROTTA.

Hai compilato l'IperCarta dei diritti della persona assertiva?
Un'IperMente risvegliata sa prendersi la responsabilità delle proprie azioni, sa esprimere le proprie opinioni nel rispetto degli altri e fa rispettare i propri diritti... per cui questo passaggio era molto importante.
L’argomento di oggi è un tema che mi sta molto a cuore: la lettura.
Nei confronti della lettura ho sempre nutrito una passione viscerale e ancora oggi, per via dell'amore che provo verso la parola scritta, sono restio all'idea di passare alla comunicazione video, così "social" e in auge in questo momento.
La lettura non solo apre nuovi orizzonti, stimola l’immaginazione e permette di apprendere cose nuove.
LEGGERE FA ANCHE BENE AL CERVELLO
Sono molte le ricerche che dimostrano i numerosi benefici della lettura sul cervello.
E' stato infatti dimostrato che leggere aumenta le connessioni tra varie regioni del cervello, migliora la capacità di provare empatia ed è una delle attività più efficaci per rilassarsi e ridurre lo stress.
Uno studio dell'Ohio State University ha trovato come leggere un libro e immedesimarsi nella storia di un personaggio che ha superato difficoltà simili alle tue, ti permetta di essere più motivato a realizzare i tuoi obiettivi.
Attraverso la lettura puoi trovare nuovi spunti e nuovi modi per affrontare i problemi della vita.
PER FORTUNA TI PIACE LEGGERE :-)
Se tu fossi stato allergico alla lettura, come lo sono tantissimi italiani, molto probabilmente non avresti letto gli articoli di IperMind e non saresti qui, ad agire con tenacia e determinazione per migliorare te stesso e la tua vita.
Leggere ha inoltre un altro beneficio aggiuntivo.
Dedicare tempo ai libri può sottrarti dall'influenza negativa di Facebook, che se non viene utilizzato in modo consapevole, come stai facendo qui, ha degli effetti profondamente deleteri.
Lo stesso vale per la televisione a cui molte persone danno in pasto il proprio cervello nel tempo libero.
RIPRENDI LA LETTURA INTERROTTA.
Scommetto che anche tu hai un libro sul comodino abbandonato lì da troppo tempo... tutti ne hanno uno ... uno di quei libri di cui rimandiamo sempre la lettura..
L’AZIONE DI OGGI È QUESTA:
Prendi quel libro, di cui hai posticipato la lettura, e decidi di leggerne un capitolo o almeno una decina di pagine.
Ovviamente se ne hai uno nuovo che stai leggendo va bene anche quello.
Se non riesci a completare questa azione oggi, ti lascio una settimana di tempo. Non di più però, eh :-)
DOMANDE POTENZIANTI:
C’è un libro che stai leggendo in questo momento o hai letto recentemente? Quale?
Completa la seguente frase:
Mi prendo l'impegno di leggere ___ pagine del libro_______ entro il giorno________
Esempio. Mi prendo l'impegno di leggere 10 pagine del libro "Il potere di Adesso" entro il giorno 9 agosto.
Congratulazioni per avere concluso il dodicesimo step del percorso.
PASSO 13. PRENDITI MENO SUL SERIO.

Vorrei introdurre l’argomento di oggi con questa frase di Tolle:
“La vita non è così seria come la mente vorrebbe farci credere.”
Questa è una delle mie citazioni preferite e riassume lo spirito attraverso il quale, secondo me, le persone dovrebbero approcciarsi alla vita.
In onore anche a questo spirito ho scelto di dare il mio contributo alla crescita personale nel modo più colorato e giocoso possibile.
MI HA SEMPRE ANNOIATO LA FORMAZIONE SERIOSA IN GIACCA E CRAVATTA.
Il divertimento migliora l’apprendimento, crea ricordi positivi, unisce le persone, stimola e motiva la pratica.
Uno degli indicatori più potenti di compatibilità tra le persone è, secondo me, un senso dell'umorismo affine. Più delle passioni, delle abitudini e di uno stile di vita condiviso.
Se una persona ride alle mie stronzate e io alle sue, so già che ci troveremo bene insieme.
Un'importante abilità da sviluppare collegata a questo argomento è l’autoironia, ossia la capacità di ridere di se stessi e del proprio comportamento.
PUÒ ESSERE UN UTILE STRUMENTO PER SMORZARE TENSIONI O SDRAMMATIZZARE SITUAZIONI IMBARAZZANTI.
Questa capacità viene spesso sottovalutata e non tutti riescono a ridere delle proprie sventure o dei propri errori, finendo così con il prendersi troppo sul serio.
Saper sorridere di se stessi è una bella medicina alle manie di esibizione dell'ego che farebbe di tutto per apparire più importante di quello che è.
L’autoironia usata intelligentemente è una preziosa risorsa per mettere in una prospettiva più costruttiva quello che ti accade e rendere la vita più “leggera” e divertente.
LA GIORNATA OGGI È DEDICATA A QUESTO:
Ogni pretesto oggi sarà buono per sorridere. Guarda un filmato divertente, cerca il lato comico di una situazione che ti appare negativa e scopri il lato “assurdo” della vita.
Lascia che affiori la “stupidera”.
Nell'intelligente film d'animazione Inside Out, la “stupidera” è la zona dei ricordi divertenti della nostra infanzia, le canzoni stonate, le rincorse, le smorfie, i giochi un po’ scemi prima con mamma e papà e poi, in seguito, con gli amici.
Riporta questa dimensione giocosa nella tua vita, non lasciarla confinata alla sola infanzia.
DOMANDE POTENZIANTI:
Qual è l’ultima volta che ti sei fatto una bella risata? Sei ancora in contatto con la tua dimensione bambinesca?
Se hai in mente uno sketch comico, una scena di un film o di una serie televisiva che ti fa ridere condividila in questo post. Potrai “regalare” una benefica risata anche alle altre IperMenti.
“Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.” Charlie Chaplin
Congratulazioni per avere concluso il tredicesimo step del percorso.
PASSO 14. COLTIVA LA GRATITUDINE.

Oggi parliamo di uno dei metodi più “dolci” ma potenti per eliminare la negatività e aumentare la felicità personale
LA PRATICA DELLA GRATITUDINE.
Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole aumento di ricerche nel campo della psicologia positiva e diversi autori per anni hanno studiato gli effetti di questo potente stato d’animo positivo sulla salute e sul benessere.
Robert Emmons e Michael McCullough sono due dei principali autori americani che hanno indagato il potere della gratitudine.
Essi l’hanno descritta come un punto di forza della personalità, la capacità di essere chiaramente consapevoli di ciò che c’è di positivo nella propria vita.
Se possiedi un alto livello di questa forza interna, spesso sperimenterai uno stato emotivo di meraviglia, riconoscenza e apprezzamento per la vita.
I ricercatori hanno trovato che le persone che esprimevano più frequentemente questo sentimento erano:
Più felici.
Più sane (riportavano meno mal di testa, mal di stomaco, ecc.)
Avevano più energia.
Meno stressate e ansiose.
MI SEMBRA CHE CE NE SIA ABBASTANZA PER DEDICARE QUESTA GIORNATA ALLA GRATITUDINE VERO?
Oggi non pensare quindi alle mancanze, a cosa non hai nella tua vita. Focalizzati invece su ciò che possiedi e per cui puoi essere grato.
Anche le “piccole” cose vanno bene, prendi come ispirazione la preghiera di ringraziamento che il noto maestro buddista Thich Nhat Hanh recita ogni mattina.
“Svegliandomi questa mattina ho visto il cielo blu. Ho unito le mie mani per ringraziare per tutte le meraviglie della vita; per avere altre 24 ore difronte a me.”
REALIZZA QUANTO SIA IMPORTANTE CIÒ CHE MAGARI DAI PER SCONTATO
Una volta identificate le ragioni per cui essere grato, lo psicologo Charles Shelton raccomanda di vederle come un dono.
Diventa allora consapevole delle sensazioni che questi doni ti fanno sentire
Un altro modo per essere grati consiste nel focalizzarsi su ciò che si può percepire attraverso i sensi: il tatto, la vista, il gusto, l’odorato e l’udito.
Nel “favoloso mondo di Amelie” il personaggio di Amelie Poulaine coltiva un gusto speciale per i piccoli piaceri della vita “tuffare la mano in un sacco di legumi, rompere la crosta della creme brulè con la punta del cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale SanMartain”.
DOMANDE POTENZIANTI:
Quali sono 3 cose per cui puoi essere grato in questo momento?
Cerca di essere più specifico che puoi nel descrivere ciò che ti rende grato.
Es:
Sono grato perché posso uscire e farmi una bella passeggiata in spiaggia al tramonto, perchè posso abbracciare il mio cane, perchè posso giocare con la mia nipotina etc...
"La gioia è la forma più semplice di gratitudine." Karl Barth
Congratulazioni per avere concluso il quattordicesimo step del percorso
ATTENZIONE
Il prossimo è un passo celebrativo speciale, porta pasticcini e stelle filanti, perché faremo un pò di casino :-)
P.S. Se vuoi ringraziarmi del tempo che ti dedico e far sapere se IperMind è questo percorso ti sono stati utili, puoi farlo lasciando la tua recensione qui.
Per condividere e confrontare la tua esperienza con quella degli altri partecipanti e ricevere spunti preziosi per la tua crescita condividi cliccando il pulsante qui sotto.
PASSO 15. RISVEGLIO COMPLETATO.

Hai portato pasticcini e trombette? Bene perché oggi si festeggia.
Si festeggia la conclusione di un viaggio iniziato 15 passi di consapevolezza fa. Congratulazioni per avere completato questo percorso.
"Il risveglio delle IperMenti" è un percorso che, soprattutto nelle prime fasi, non fa sconti a nessuno.
Mette di fronte a sé i propri draghi interni per poterli poi sconfiggere.
Di fronte a queste difficoltà non ti sei tirato indietro.
Hai sfidato le tue paure e debolezze, sei entrato nella caverna più scura per portare la luce del cambiamento.
Pensa all'impatto positivo che avrebbe sulla società se tutte le persone facessero anche una minima parte del lavoro di consapevolezza che hai svolto qui.
Sarebbe la rivoluzione più profonda e veloce possibile. La rivoluzione che non si consumerebbe nelle piazze perché partirebbe da dentro.
Ancora congratulazioni per avere partecipato e completato questo percorso.
P.S. Il Risveglio delle IperMenti è finito, ma ovviamente il tuo percorso non finisce qui. In questi 15 giorni potrebbero essere emersi molti spunti su cui lavorare.
Se questo approccio interattivo al cambiamento ti è piaciuto non posso che consigliarti di partecipare a NeuroBooster, il percorso originale che ha dato il via a tutto.