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In questo articolo scoprirai come smettere di farti le seghe mentali e goderti la vita.
Ti capita spesso di preoccuparti? Passi molto tempo a rimuginare su come le cose potrebbero andare storte?
Ti ritrovi a volte ad andare in giro come un automa, assorbito dai tuoi pensieri così tanto da non prestare attenzione a ciò che ti succede intorno?
Se la riposta a una o più di queste domande è affermativa sei probabilmente un campione di seghe mentali. 😊
Cosa sono le seghe mentali?
Seghe mentali è un termine spiritoso per riferirsi a tutti quei pensieri senza capo e senza coda, quel rimuginare interno negativo che offusca la mente e può impedirti di vivere il qui e ora.
Questo termine è diventato famoso attraverso il libro di Cesare Giacobbe “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita”.
Le seghe mentali sono quindi tutte le preoccupazioni, paranoie, paturnie, i problemi più o meno immaginari che possono occupare la mente per ore e ore fino anche a farti perdere il sonno.
Continuando la lettura scoprirai:
- Perché le preoccupazioni non solo non ti aiutano ma ti danneggiano.
- Una tecnica semplice e veloce per interrompere sul nascere le seghe mentali e i pensieri negativi
- La probabilità che hanno le tue preoccupazioni di avverarsi..
Quali sono le seghe mentali più frequenti?
Come già saprai, se hai la tendenza a preoccuparti, difficilmente resterai a corto di argomenti per alimentare le tue seghe mentali. Anche se tipicamente ognuno ha i suoi cavalli di battaglia quando si parla di preoccupazioni, ecco un elenco di seghe mentali più frequenti. Riconosci le tue 😊?
- Preoccupazioni economiche
- Malattie di un amico o di un parente
- Problemi di salute
- Relazioni
- Perdere un aereo- treno -bus
- Non svegliarsi al suono della sveglia
- Avere un mutuo
- Vecchiaia
- Terrorismo
- Piacere alle persone
- Piani pensionistici
- Essere single
- Relazione del partner
Non si può certo dire che il menù delle seghe mentali non sia ricco. Considera poi che all’elenco avrei potuto continuare ad aggiungere voci a lungo 🙂
Perché ti fai le seghe mentali?
Se hai la tendenza a preoccuparti, sai come il rimuginare negativo sia spiacevole e capace di rovinarti l’umore. Tuttavia se sei un appassionato di questa tipologia di attività mentale 🙂 è perchè in qualche modo pensi che questa ti possa essere utile.
Potresti infatti pensare che le preoccupazioni possano aiutarti a prevenire gli eventi negativi. Che se non ti preoccupi abbastanza le cose potrebbero andare a rotoli o sfuggirti di mano.
Il “worry-credo”, infatti, è questo: se posso immaginare qualcosa di negativo è una mia responsabilità preoccuparmene.
E questa è una trappolina mentale non da poco.
Con questa convinzione il lavoro non mancherà di certo, dal momento che la mente è da un punto di vista evolutivo biologicamente predisposta per evocare ogni tipo di scenario nefasto concepibile.
Non importa se questo sia motivato dal punto di vista oggettivo. In molti casi basta anche la remota possibilità che possa accadere qualcosa di negativo per entrare in uno stato di iper-vigilanza.
Affrontare il problema nella tua mente ti distrae dalle emozioni e ti fa sentire come se stessi facendo qualcosa di positivo per risolvere la situazione. Ma è veramente così? 🙂
Perché preoccuparsi non funziona.
Ci sono due ragioni principali per cui dovresti abbandonare questa masochistica forma di pensiero. La prima è che quando sei vittima delle seghe mentali nell’evocare scenari futuri sei un pessimo indovino.
5 secoli fa Michel de Montaigne disse “la mia vita è stata piena di terribili sventure, la maggior parte delle quali non è mai accaduta.”
Nel libro The End of Stress, l’autore Don Joseph Goewey, riporta i risultati di una ricerca che sembra dimostrare questa affermazione. Ai soggetti dello studio venne chiesto, infatti, di scrivere le loro preoccupazioni sul lungo periodo e poi identificare quali non siano successe.
Dalla ricerca emerse che ben l’85% di ciò di cui le persone si erano preoccupate non accadde.
Inoltre, il 79% dei partecipanti allo studio scoprì di essere stato in grado di gestire le difficoltà meglio di quanto si sarebbe aspettato e che nelle difficoltà spesso ci sono delle lezioni da apprendere.
Ok, DannyZ, quando sono vittima di seghe mentali Nostradamus si rivolta nella tomba.
La seconda ragione per cui le seghe mentali non ti sono di aiuto dipende dal fatto che preoccuparsi e risolvere un problema sono due cose molto diverse.
Il problem solving include una valutazione obiettiva della situazione, una ricerca costruttiva della soluzione e un piano di azione. Le preoccupazioni invece sono composte da una forma di pensiero ripetitivo e ansioso dal quale raramente ne esce qualcosa di costruttivo.
Perché è importante liberarsi dalla seghe mentali.
Purtroppo le preoccupazioni oltre a essere quasi sempre inutili e improduttive non giovano molto neppure alla tua salute. Una mente preoccupata significa un cervello sotto stress, e lo stress, sopratutto quando cronico, genera seri problemi.
L’ormone dello stress rilasciato nel tuo organismo quando sei preoccupato, abbassa il tuo qi e ti predispone a disturbi cardiaci e depressione. Le preoccupazioni possono inoltre essere associate alla sindrome dell’intestino irritabile, nausea, fatica, dolore.
“Il pensiero è come il coltello: ci puoi imburrare il pane oppure tagliarci la gola. È incredibile ma quasi tutti gli esseri umani preferiscono la seconda soluzione. Non chiedermi perché.” C. Giacobbe
Come spegnere le seghe mentali con la tecnica del pulsante nella mano.
Se segui IperMind da un po’, per intervenire sui tuoi pensieri e sulle tue emozioni distruttive già possiedi una cassetta degli attrezzi che praticamente tutti si scordano. Anzi, il 99% delle persone non possiede neppure una cassetta degli attrezzi per questi scopi.
Apri nuovamente questa cassetta perché oggi andremo ad aggiungerci un altro potente tool che probabilmente non conosci. Sto parlando del pulsante nella mano. E’ una tecnica pratica, simpatica ed efficace sempre dell’autore Joseph Goewey. Pronto a scoprirla?
Immagina che al centro del palmo della tua mano ci sia un bottone connesso direttamente al tuo cervello. Quando spingi il pulsante viene inviato al tuo cervello un segnale che interrompe le preoccupazioni e i pensieri stressanti.
Immaginati nel futuro nel momento in cui le tue preoccupazioni hanno inizio e i tuoi pensieri prendono la tangente.
A quel punto nella tua mente compare il fumetto di DannyZ che ti ricorda del super pulsante che tieni nel palmo delle tue mani e invece di indugiare nelle preoccupazioni metti in pratica i seguenti passaggi:
Porta il palmo della tua mano di fronte a te e premi il pulsante al centro.
Mentre fai questo, immagina un segnale elettrico che viaggia dal pulsante sino al cervello e calma e silenzia istantaneamente la vocina nella tua mente che genera e alimenta le preoccupazioni.
Continuando a tenere premuto il pulsante diventa consapevole del tuo respiro e conta fino a tre.
Fai un respiro e al numero 1 visualizza il colore rosso.
Fai un secondo respiro, pronuncia il numero 2 e visualizza il colore blu.
Fai un ultimo respiro, conta il numero 3 e visualizza il colore verde.
Mentre espiri consenti a te stesso di rilassarti, di entrare nel momento presente e lasciare andare completamente ogni pensiero. Stabilisci l’intenzione di mantenere il focus.
Calma il bambino dentro te.
Questa è la ragione neurologica per cui la tecnica del pulsante nella mano funziona.
Quando entri nel circolo vizioso delle preoccupazioni e queste si mescolano con la paura, la parte del cervello coinvolta ti fa comportare in un modo simile ad un bambino di due anni.
Ogni genitore sa che non si ferma un capriccio facendo richiamo alla logica di un bambino, molto meglio distrarlo. Questo strumento ti permette di distrarre e calmare il bambino impaurito dentro di te.
In accordo con il principio del condizionamento Pavloviano, più frequentemente utilizzerai in modo corretto la tecnica e più i suoi effetti diventeranno efficaci ed automatici.
Con la pratica potresti giungere ad un punto in cui, per ottenere gli stessi benefici, sarà sufficiente premere il pulsante senza ripetere la procedura del conteggio e della visualizzazione.
La posizione del pulsante è inoltre connessa ad un importante punto dell’agopuntura, il pericardio 8 che nella medicina tradizionale cinese è utilizzato per trattare, tra le altre cose, l’ipertensione e l’irritabilità.
Per concludere.
La mente è ghiotta di preoccupazioni quanto un orso è ghiotto di miele.
Purtroppo, a differenza della dolce sostanza zuccherina, le preoccupazioni hanno un gusto di merda e non ti aiutano neppure in modo concreto a risolvere i problemi.
Se le seghe mentali aiutassero a tale scopo, i “preoccupatori” cronici sarebbero delle persone capaci di risolvere i problemi in un modo eccezionale. Invece sai bene che non è così.
Chi è cintura nera di seghe mentali è spesso teso, ansioso e molte volte esita ad agire anche quando una soluzione al problema si presenta.
Qualunque sia il colore della tua cintura, ora hai a disposizione uno strumento molto potente per buttare quest’ultima nel bidone e interrompere le paturnie sul nascere.
Come già detto, userò i miei super poteri telepatici per ricordarti di spingere il pulsante quando sentirò che ti stai cacciando nelle sabbie mobili delle seghe mentali. 🙂 Sempre che non sia indaffarato con i miei esperimenti sui ragni radioattivi, in quel caso dovrai vedertela da solo.
Ti è piaciuta la nuova tecnica? Su quale tua preoccupazione preferita potresti utilizzare il pulsante? Fammelo sapere nei commenti.
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P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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A presto
Ti aspetto qui sotto, nei commenti 🙂
[vivafbcomment]
to
Grazie! ❤
Grazie, molto interessante. Applicherò la tecnica del pulsante e la consiglierò vivamente.
Brava Maria Cristina 🙂
Ne vedremo gli effetti…io sn cintura nera di seghe mentale…
Grazie, gran bell’ articolo
Grazie Savina, è ora di toglierla quella cintura…
Grazie Danny,e una cosa molto simpatica,che sembra un gioco ma la trovo molto utile.
Ciao Giuseppe, è attraverso i giochi che le persone crescono 🙂
Ciao Danny sei un essere speciale che ci porta a ragionare…a mettere fine alle nostre fisime e alle nostre numerevoli seghe mentali.
Mi hai aiutato ad essere più forte…tanto da riuscire a sconfiggere la tanto temuta malattia del secolo senza alcuna paura…vivendo il qui e ora….attimo pet attimo…con la consapevolezza che domani è sempre un altro giorno…una nuova alba e un nuovo tramonto. Grazie di cuore Maria
Grazie Maria. Questi commenti danno una bella spinta motivazionale. 🙂
Grazie Danny, sempre il top…
che coglioni!
Buongiorno danny, io, non sempre ma spesso, divento un fuoriclasse di seghe mentali, difatti sono cintura NERISSIMA. Pochi giorni fa, in preda ad un attacco massiccio di seghe….mentali ( meglio specificare ), ho cominciato a cercare qualcosa che potesse farmi stare meglio, e così mi sono imbattuto dalle tue parti. Spero vivamente che i tuoi consigli mi possano aiutare, perché ci sono giorni che veramente non riesco ad uscirne, sembro un telefono in loop….cerco sempre di avviarmi, ma resto sempre li, in balia di una falla del software. Ti terrò aggiornato, sperando che tu mi possa dare altri consigli. Un… Continua »