Tecnica "Il Palloncino Del Rilascio Emotivo"
Ciao e congratulazioni per avere richiesto l'accesso a questa risorsa speciale.
Tra tutte le tecniche di gestione emotiva, quella del rilascio emotivo, nonostante le semplici dinamiche coinvolte, è una delle più difficili e delicate da spiegare.
Pensa semplicemente a quante volte hai sentito pronunciare questa parola dai vari autori\esperti nel campo del self help
Quante volte ti è stato detto di lasciare andare il passato, di lasciare andare i rancori, le emozioni negative, etc..
Ok, adesso pensa a quanti invece ti hanno spiegato, nello specifico in un processo passo passo, come fare per praticare il rilascio emotivo.
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Da una parte il rilascio è un processo molto naturale che può avvenire in automatico senza alcuno sforzo e dall'altra richiede delle condizioni e degli accorgimenti specifici affinché avvenga.
Questo argomento meriterebbe un approfondimento ulteriore che conto di fare in futuro su IperMind.
Tuttavia ho fatto del mio meglio per condensare in questo articolo tutto ciò che ti serve per iniziare a praticare sin da subito il rilascio emotivo.
Sei pronto per iniziare?
COME LASCIARE ANDARE?
Per imparare a lasciare andare, in modo simile al rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, è molto utile imparare a notare la differenza tra contrazione e rilascio.
Ecco due esercizi utili a questo scopo.
ESERCIZIO PREPARATORIO: "LASCIA ANDARE LA PENNA"
Prendi una penna in mano. Allunga il braccio di fronte a te e stringi la penna nel pugno.
Stringila. Nota la tensione nelle tue dita della mano. Ora apri la mano e lascia cadere la penna a terra.
Nota la sensazione di rilascio associata a questo semplice gesto.
ESERCIZIO PREPARATORIO: " IL SI' INTERNO"
Pronuncia dentro te 3 volte intensamente la parola “no”.
NO, NO, NO. Nota come ti fa sentire pronunciare questa parola.
Ora invece fai la stessa cosa con la parola "SI".
SI, SI, SI.
Nota anche in questo caso la DIFFERENZA tra le sensazioni di contrazione associate alla parola "NO" e quelle di espansione associate alla parola "SI".
In quella sensazione di espansione e accoglienza c’è l’essenza del rilascio.
IL RILASCIO AVVIENE SENZA SFORZO.
Un concetto importante nella pratica del rilascio è che questo deve avvenire senza sforzo. E’ infatti un processo estremamente naturale.
Guarda ad esempio i bambini, sono esperti nel praticare il rilascio. Spesso cadono a terra e nonostante non si facciano male, si mettono a piangere per attirare l’attenzione dei genitori.
Se questa strategia non funziona, entro poco tempo riprendono a giocare come se nulla fosse. :-)
Lasciano andare l’emozione completamente sul momento. Non continuano a rimuginare per ore sull'evento. Questa cosa l’ho osservata tante volte con la mia nipotina.
Questo per dire che il rilascio emotivo è un’abilità innata che in qualche modo abbiamo dimenticato crescendo.
Ricorda, le emozioni e i pensieri negativi non sono incollati a te come incollata non lo era la penna nella tue mani. È solo quando ad essi si oppone resistenza e giudizio che tendono a fissarsi nella tua mente.
Fatte queste premesse veniamo alla tecnica vera e propria.
“TECNICA IL PALLONCINO DEL RILASCIO EMOTIVO"
1. Porta alla mente la situazione problematica, nota le sensazioni associate senza giudicarle.
Assegna un valore all'intensità di queste sensazioni, in una scala da 0 a 10.
2. Chiediti: potrei lasciare andare queste sensazioni?
Lascia che la risposta a questa domanda avvenga a livello intuitivo e non mentale sulla base di ragionamenti.
Sai già qual è la risposta migliore per te ;-) lascia quindi che affiori un accogliente “SI” interno.)
(La procedura comunque tende a funzionare a prescindere dalla risposta.)
3. Immagina di lasciare andare le sensazioni come se lasciassi volare via un palloncino nel cielo.
Richiama le qualità delle sensazioni di rilascio associate all'esercizio della penna oppure del "SI" pronunciato internamente.
Rivaluta l'intensità emotiva, è diminuita?
Ripeti il processo più volte per 5-10 minuti sino a quando l'intensità emotiva si riduce ad un livello accettabile.
Ti accorgi di avere rilasciato quando nei confronti della situazione provi maggiore LEGGEREZZA e LUCIDITÀ. (Due indicatori tipici di rilascio)
Per questioni radicate consiglio sessioni di rilascio più lunghe. Una volta ho rilasciato non-stop dal casello di Rimini a quello di Jesolo. Quando sono uscito dall'auto mi sembrava di camminare su una nuvola.
QUALCHE CONSIGLIO AGGIUNTIVO
- Sii gentile e non forzare il processo.
- Per familiarizzare con la tecnica inizia con una situazione che non abbia una carica emotiva troppo intensa.
- Non perderti in dibattiti interni, il rilascio non è un processo mentale.
- Al posto del palloncino puoi immaginare di spalancare una finestra di fronte a te e lasciare fuoriuscire l’energia emotiva nel cielo azzurro...
- Una volta padroneggiata la tecnica condivisa prova a praticare solo gli step 1 e 3 oppure solo 1 e 2.
- Il rilascio emotivo è una capacità che si sviluppa con la pratica
- Una volta che familiarizzerai con il processo, il rilascio avverrà in un modo sempre più veloce e automatico.
"Quando lascio andare ciò che sono, divento quello che potrei essere. Quando lascio andare ciò che ho, ricevo quello di cui ho bisogno ."Lao Tzu.
PER CONCLUDERE
Il rilascio è una decisione interna che accoglie ciò che accade nel momento presente con l’intenzione di guardare avanti.
In natura esistono molteplici esempi dell'importanza di lasciare andare.
Un albero di mele deve lasciar andare i suoi frutti affinché i semi dentro essi possano germogliare, gli uccellini devono lasciar andare la paura di cadere per imparare a volare.
Nello stesso modo è importante che un'IperMente impari a lasciare andare i pensieri le emozioni che la bloccano. Cosa dici, vale la pena muoversi in questa direzione? Io direi di si :-)
Aggiungi anche questo nuovo strumento nella tua Iper-cassetta degli attrezzi della crescita personale e condividi i risultati ottenuti grazie alla tecnica, incoraggerai anche gli altri alla messa in pratica.
P.S. Uno dei motivi principali per cui è difficile lasciare andare pensieri ed emozioni spiacevoli è legato al modo in cui utilizzi l’attenzione.
Al cuore delle tecniche di rilascio emotivo infatti c’è lo spostamento da una modalità di attenzione contratta sulle preoccupazioni e sui problemi ad una modalità di attenzione espansa e diffusa.
Purtroppo le persone tendono abitualmente ad utilizzare l’attenzione in modo contratto e rigido che nel tempo favorisce l’accumulo di un’enorme quantitativo di energia emotiva soppressa.
L'Attenzione Espansa corregge questo utilizzo disfunzionale dell’attenzione. Non perderti l’articolo che pubblicherò il prossimo martedì perché sarà dedicato proprio a questa potente e unica pratica meditativa.
Un Iper-abbraccio
DannyZ
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