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L’argomento di cui ti voglio parlare oggi è un po’ spinoso. Riguarda infatti una pericolosa trappola nascosta nel campo del self-help.
Un tranello nel quale è quasi impossibile non cascare se bazzichi nel campo della crescita personale da un po’ di tempo. Io stesso ne fui vittima anni fa.
Avevo già affrontato l’argomento in passato ma visto l’aggravamento della situazione ho deciso di tornarci su.
Ti è capitato di avere visto qualche video motivazionale che ti ha ispirato a fare un cambiamento positivo ma poi non sei riuscito a concretizzare nella tua vita questo cambiamento?
(Per motivazionale intendo quella tipologia di contenuto nel quale ti sono dette cose più o meno ovvie come l’importanza del pensiero positivo, di credere in te stesso, di inseguire i tuoi sogni etc..)
Se questo ciclo si è ripetuto più volte molto probabilmente sei caduto anche tu nel tranello della motivazione. Ecco perché si tratta di un tranello bello e buono.
I due elementi del cambiamento.
Un cambiamento positivo nella vita è possibile se ci sono due elementi: il primo è la motivazione per effettuarlo, il secondo il mezzo, ossia la strategia pratica per concretizzarlo.
Per usare una metafora automobilistica se la motivazione fosse il carburante, la strategia sarebbe l’automobile con il navigatore correttamente impostato per la destinazione.
Non basta essere motivato a visitare la Torre di Pisa e fare il pieno di benzina alla macchina per raggiungerla.
Per non girare a vuoto devi infatti anche sapere nello specifico la durata del tragitto, quale strada prendere, quando voltare a destra, a sinistra etc..
Nello stesso modo, non è sufficiente essere motivato a intraprendere un cambiamento. E’ necessario sapere cosa fare nello specifico per attuarlo.
Faccio un esempio per rendere meglio l’idea. Tempo fa ho dedicato un articolo sull’importanza dell’essere costanti. In questo articolo anche io ho cercato di fare del mio meglio per motivare le persone a essere più perseveranti.
Il punto è che se mi fossi limitato alla parte motivazionale, difficilmente ti avrei aiutato a sviluppare quell’importante capacità che è la costanza.
I risultati che le persone riportarono nel gruppo di IperMind, dopo la lettura dell’articolo, furono infatti dati dalla messa in pratica della “strategia di Seinfeld” condivisa.
Cascare come un sacco di patate nel tranello della motivazione è molto facile per due motivi.
Il primo è che il contenuto motivazionale è molto seducente.
Ti fa sentire bene, non richiede tipicamente azioni da parte tua se non pensare in modo positivo o crederci. Tanto poi l’universo fa tutto da solo. 🙂
Il secondo è l’estrema popolarità e diffusione di questa tipologia di materiale. La facilità con la quale è possibile produrre del contenuto motivazionale ne facilita la diffusione.
Una chiacchieratina motivazionale si può infatti improvvisare in 5 minuti.
(Avrai notato infatti negli ultimi anni su Facebook spuntare come funghi pseudo guru motivazionali. Guai a chiamarli motivatori però 😊)
Al contrario, progettare una strategia o tecnica capace di dare risultati concreti richiede in genere tanta ricerca, test sul campo e miglioramenti successivi.
Alcuni autori americani che seguo hanno dedicato la loro intera esistenza allo sviluppo e al perfezionamento di una sola tecnica o metodologia.
Tutto si fa ancora più difficile se a frenarti (ed è quasi sempre cosi) sono delle paure o delle convinzioni limitanti.
Se possiedi infatti convinzioni come: “fare errori è sbagliato”, “l’approvazione delle altre persone è importante” o una paura come quella del giudizio negativo, nemmeno 10 guru motivazionali che in cerchio ti ripetono che sei meraviglioso, che vali e che l’universo ti ama cambieranno la situazione.
Per sradicare in modo efficace paure e convinzioni limitanti è infatti necessario intervenire con tecniche specifiche sui meccanismi neurologici che fissano questi blocchi nel cervello.
Per concludere.
La differenza tra un approccio al cambiamento che funziona da uno che non funziona dipende tipicamente da quante tecniche e strumenti pratici ti mette a disposizione per effettuare questo cambiamento.
Purtroppo vedo tantissime persone che per seguire approcci facili e ruffiani restano imprigionate in un limbo senza riuscire ad effettuare i cambiamenti che desiderano.
A questo argomento, vista la sua importanza dedicai un podcast, RadioDanny 🙂 Ti consiglio di ascoltarlo o riascoltarlo. In questa breve chiacchierata di 15 minuti scoprirai:
- Cosa ha rappresentato uno dei punti di svolta nel mio percorso.
- Come scegliere al meglio la tua formazione.
- Cosa può darti l’illusione di fare qualcosa di utile per te stesso mentre al contrario ti sta bloccando.
Risorse citate nel podcast
Nel corso del podcast ho nominato alcune tecniche e processi, se vuoi approfondirli li trovi qui:
Tecnica core.
Antivirus mentale. (Contenuto premium n°2 per i soli iscritti alla newsletter)
A.C.T.F.A.S.T
L’iperformichiere
Hai ascoltato RadioDanny?
Grandioso.
Mi fai sapere nei commenti cosa ne pensi?
P.S. Per la registrazione di questo podcast tutto quello che poteva andare storto dal punto di vista della tecnologia lo aveva fatto, è per questo motivo che la mia voce ogni tanto cambia volume.🙂
Un Iper-abbraccio,
DannyZ 😉 ✌️
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Ciao Danny, ho ascoltato il podcast e concordo su tutta la linea ed è per questo che da ormai 7/8 mesi seguo il tuo blog in cui trovo e scelgo le tecniche più in linea con le mie esigenze e i miei obiettivi.
Si la motivazione c’è ma trovo anche la voglia di impegnarmi nei “compiti da fare da sola a casa” anche quando non ne ho voglia! Anche perché spesso il pensiero non basta!
A quando il prossimo podcast?
Ciao, mi fa piacere per la tua scelta 🙂 Nelle prossime settimane conto di fare il prossimo Podcast!
Ciao Denniz, fantastico e chiarissimo come sempre! In effetti tra i tanti.he ho ascoltato ultimamente, posso affermare senza ombra di dubbio, che tu sei sincero al 100% nelle tue affermazioni e che, anzi, rispetto agli altri motivator, vai proprio contro corrente perché hai avuto il coraggio di dire cosa manca agli altri corsi per renderli poi efficaci nella vita quotidiana. In questo podcast hai citato alcune tue tecniche che mi piacerebbe conoscere… Dove le posso trovare? Ti ringrazio infinitamente per il grande lavoro che fai per noi che vogliamo imparare a gestire al meglio la nostra vita….. Invece, per quanto… Continua »
Ciao Liala, ho aggiornato l’articolo con i link delle risorse citate nel podcast. Grazie per l’apprezzamento. È un po’ che non mi dedico al mio passatempo preferito 🙂
Ciao Danny, condivido questo pensiero riguardo all’eccessiva attenzione che viene posta dal punto di vista motivazionale: mi ha fatto sorridere il commento che hai fatto sui seminari di Tony Robbins, che effettivamente è saltato agli occhi anche a me (c’è anche un documentario su Netflix, I’m not your guru). Su questo ultimo punto condivido un paio di riflessioni che ho fatto, per dare un’ulteriore chiave di lettura. Come spesso vediamo, questi seminari ricalcano molto il modello americano, sul sogno e la maestosità di quanto questo debba verificarsi come un’illuminazione divina. Questo tipo di motivazione credo sia altrettanto efficace per una… Continua »
Ciao Gabriele, concordo su tutto, è importante bilanciare nel modo più funzionale i due elementi, motivazione e strategia. Non sapevo che quel documentario fosse su Netflix, lo guarderò. Ho apprezzato il tuo commento.
Ciao Danny, condivido al 100%, purtroppo l’Italia è anche un popolo di creduloni e questo lo si vede anche in altre aree …Grazie per le considerazioni.
Grazie Carlo, non aiuta nemmeno un analfabetismo funzionale superiore al 40% della popolazione purtroppo.
Ciao Danny, come dici la motivazione serve per dare la spinta iniziale, poi serve altro. Personalmente mi hanno aiutato molto alcune tecniche che ho trovato su questo sito. Grazie per le tue osservazioni e per il podcast che mi ha anche divertito.
Grazie Mara 🙂