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In questo articolo scoprirai un modo di pensare molto più efficace del pensiero positivo.
Qual è il tuo modo di pensare? Sei un ottimista o un pessimista? Come lo vedi il bicchieruccio, mezzo pieno o mezzo vuoto? 🙂
Oggi voglio parlarti dei 3 modelli di pensiero più comuni più un’altra tipologia di cui molto probabilmente non hai mai sentito parlare, ma che vorrei fosse quella che adottassi alla fine di questo articolo.
Come sempre eviterò di annoiarti con i classici pistolotti teorici ma ti darò consigli pratici su cosa fare per influenzare il tuo modo di pensare, per ampliare le tue possibilità ed estrarre il meglio da te e dalle altre persone.
Inizio premettendo che la causa numero uno delle limitazioni personali fa capo molto spesso a modelli non funzionali di pensiero.
Il pensiero è infatti il filtro principale tra te e la realtà. Stabilisce cosa rappresenta un limite e cosa un’opportunità, cosa si può fare e cosa non si può fare.
Il tuo modo di pensare non cambia ogni giorno (a meno che tu abbia qualche problema di personalità:-)) ma segue uno schema, un modello che è una sintesi di mille fattori tra cui esperienze passate, convinzioni, cultura, etc..
L’effetto combinato di questi fattori solitamente sfocia in uno dei tre più comuni modi di pensare. Vediamo un po’ meglio quali sono.
4 stili di pensiero. Qual è il tuo?
Nel libro “Optimal thinking: how to be your best self” l’autrice Rosalene Glickman individua 4 stili di pensiero: pensiero negativo, ordinario, positivo e ottimale.
1. Pensiero negativo. Il pessimista.
Ti capita spesso di trovarti a pensare in modo negativo di te stesso, degli altri o delle situazioni? Ti focalizzi su quello che non va, sui limiti o sui punti di vista distruttivi?
Chi usa questo pensiero è un tipo tendenzialmente pessimista che vede una serie di problemi, si focalizza su quello che non ha ed è solitamente infelice.
Insomma le persone che vedono il bicchiere mezzo vuoto e che si focalizzano su tutti i motivi di lagnanza che i telegiornali mettono a disposizione ogni giorno.
2. Pensiero ordinario.
Pensi di essere abbastanza bravo nel tuo lavoro? Hai un modo di pensare che raramente si discosta dalla media? Ti senti a tuo agio essendo reputato uno della massa? La tua unica speranza è evitare il fallimento?
I pensatori ordinari sono persone tradizionaliste e non le disturba troppo essere considerate nella media per il loro modo di pensare e di agire.
3. Pensiero positivo.
Pensi in termini di vittoria e successo? I pensatori positivi si vedono come bravi, produttivi, competenti, affettuosi e degni delle migliori offerte della vita. Si concentrano sul valore in se stessi, negli altri e nel mondo.
Si focalizzano su come le cose possono essere fatte nel modo migliore e fanno di tutto per realizzare i loro desideri. Approcciano la vita con un atteggiamento “si può fare”.
Questo è sicuramente un modello di pensiero più funzionale, ma comporta ancora qualche importante limitazione.
Il pensiero positivo infatti spesso si riduce nello sperare di ottenere qualcosa senza un reale impegno per cambiare la situazione.
I pensatori positivi tendono a pensare che tutto andrà bene e si aspettano che sia una bacchetta magica a trasformare i loro desideri in realtà. E la bacchetta a volte si trasforma in un bastone.
Ora ti svelerò un modello di pensiero molto più efficace del pensiero positivo ed è quello che dovresti adottare per ampliare le tue possibilità e assumere un atteggiamento più incisivo nella vita.
4. Il “pensiero ottimale”.
Il pensiero ottimale è un modo di pensare funzionale orientato ai risultati, elimina o minimizza le delusioni inutili.
Si focalizza su come ottimizzare le situazioni a proprio vantaggio, esplorando le scelte a disposizione e prendendo la decisione migliore tra alternative realistiche.
A questo punto forse ti starai chiedendo: “Come posso implementare questo modello nella mia vita?” Uno strumento utilissimo a tal scopo sono le domande che ti fai internamente.
Esse sono infatti dei mezzi molto potenti per dirigere il tuo pensiero nel modo desiderato.
💡 La domanda interna cardine che ispira il pensiero ottimale è essenzialmente questa: qual è la cosa migliore che posso fare in questa circostanza per ottenere quello che voglio?
Come andare oltre il pensiero positivo con le domande “ottimizzanti”.
In una situazione in cui devi prendere una decisione o risolvere un problema potresti utilizzare il pensiero ottimale facendoti le seguenti domande.
• Cos’è importante per me?
• Qual è il mio principale obiettivo?
• Quali sono i miei maggiori talenti e abilità?
• Come posso fare il miglior uso di loro?
• Qual è l’azione più costruttiva che posso fare ora?
• Qual è la soluzione migliore?
• Sto facendo del mio meglio?
• Sto massimizzando le mie occasioni?
• Qual è il modo migliore per usare il mio tempo ora?
Vediamo un altro esempio in ambito lavorativo. Nel caso tu voglia avviare un business potresti definire l’azienda in termini di punti di forza e di debolezza e porti domande come:
• Quali sono i maggiori punti di forza della compagnia?
• Quali sono i migliori impiegati?
• Chi sono i migliori clienti?
• Quali sono i loro bisogni?
• Quali sono i prodotti/servizi più utili a loro?
• Quali sono i prodotti/servizi più redditizi?
• Come possiamo massimizzare i punti di forza dell’azienda?
• Quali sono le maggiori debolezze dell’azienda?
• Qual è il modo migliore per minimizzarle?
Un accorgimento utile che potresti adottare quando ti accorgi che stai pensando negativamente consiste nell’accettare questa parte di te senza giudicare e chiederti:
• Cosa causa questo tipo di pensieri?
• Qual è la cosa migliore che posso fare per migliorare questo aspetto?
• Qual è la soluzione migliore?
Per concludere.
Ti sei sicuramente reso conto delle potenzialità racchiuse nel pensiero ottimale e degli effetti positivi che questo potrebbe avere sulla tua vita.
Il succo di questa tipologia di pensiero è questo; non guardare se il bicchiere è mezzo pieno oppure mezzo vuoto… tieni invece d’occhio il livello d’acqua rimasto nella bottiglia 🙂
Inizia a integrare sin da subito questo modello di pensiero in quello che fai utilizzando o ispirandoti alle domande contenute in questo articolo. Nota poi quanto aumenteranno le scelte a tua disposizione e i risultati che otterrai.
Cosa ne pensi del pensiero ottimale? Condividi il tuo parere nei commenti se vuoi.
Un Iper-abbraccio 😉
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Diciamo che non tutte le volte si riesce a valutare bene la situazione in questi termini, per quanto mi riguarda riesco la maggior parte delle volte ad ottimizzare il pensiero cosi quindi mi ritengo fortunata 😉
Devo provare ad utilizzare queste domande per pensare in modo ottimale
Grazia Denny personalmente sono una persona positiva, ma questo articolo arricchisce il mio pensiero
Concordo… Ottimo. Articolo.. Con soluzioni efficaci… È una tecnica che decisamente funziona grazie mille..
Un’alternativa a cui non avevo pensato.Grazie
Buongiorno ☺️ grazie infinite Danny per un’altra saggezza e abbondanza condivisa
Sono felice di poter integrare, maggiormente, il pensiero ottimale nella mia vita. Abbracci galattici. Splendida giornata a tutti noi.
Grazie Denny. Io ho spesso questa modalità di approccio ma mi rendo conto che non è organica e continuativa. . . Un abbraccio
Grazie Dannyz per questa nuova pillola di saggezza. Normalmente mi sono sempre definita una persona molto positiva che cerca sempre il lato buono anche in esperienze negative o problemi che la vita ci mette davanti. Tuttavia il pensiero ottimale è uno scalino ancora più su. Farò il possibile per integrare questo nuovo modo di pensare. Grazie ancora. Ciao
Un iper abraccio à danny , il pensieuro ottimale é ottimo. Conoscevo solo due tipi di pensieri, m’a non mi rendevo conto delle potenzialita di questo tipo di pensieuro.
DA METTERE IN PRATICA
Senza saperlo già lo stavo attuando,deformazione professionale intuito.continua così,