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Oggi parliamo di uno dei passatempi preferiti della mente. Quale? Ma ovvio, le preoccupazioni! Hai presente quei pensieri riguardanti possibili esiti sfavorevoli che creano uno stato di inquietudine, incertezza e timore? Immagino di sì.
Indice
Perché la Mente si Preoccupa?
Ti sei mai chiesto perché la tua mente sembra così affezionata a questa attività? Forse perché la preoccupazione ha un aspetto seducente. Ti fa sentire come se stessi facendo qualcosa per risolvere i tuoi problemi, anche quando non puoi fare nulla. Se le preoccupazioni aiutassero SEMPRE a risolvere i problemi, sarebbe un prezzo da pagare più facile da accettare.
Il Problema delle Preoccupazioni
Ma purtroppo la stragrande maggioranza delle volte, oltre a avvelenare il tuo stato emotivo, sono inutili. Aveva ragione chi disse che: “preoccuparsi per qualcosa è come pagare interessi su un debito che non sei nemmeno certo d’avere.”
Questo “pagamento” si riflette nel tuo benessere e nella tua qualità della vita. Nel corso del tempo ho condiviso numerose tecniche e strategie per contrastare questa attività mentale nociva. Oggi ti fornirò un nuovo spunto.
Una Nuova Strategia: La Regola dei 100 Anni
Quando ti accorgi che la tua mente è entrata in un loop di seghe mentali, metti in pratica il consiglio suggerito dal poeta e scrittore inglese Samuel Johnson facendoti questa domanda:
“Quanto sarà importante questa cosa tra 100 anni?” ⏳
Tale domanda ha la potente capacità di scremare le situazioni che possono meritare la tua attenzione dalle inezie. Situazioni che nel breve termine sembrano affari di stato possono diventare ridicole se valutate all’interno di una prospettiva più ampia.
Applicare la Regola dei 100 Anni
Il primo passo è diventare consapevole dei pensieri preoccupanti che attraversano la tua mente. Nota quando inizi a preoccuparti e prendi atto di quei pensieri. Successivamente, riconosci l’inefficacia delle preoccupazioni nel risolvere i problemi.
Spesso, ti preoccupi di situazioni che non puoi controllare o che sono al di là della tua influenza.
Ad esempio, preoccuparsi per eventi globali, errori passati, il futuro incerto, il comportamento degli altri o l’invecchiamento sono tutte situazioni che non puoi controllare, e quindi la preoccupazione in questi casi non fa altro che consumare la tua energia senza portare a un cambiamento positivo.
Renditi Conto che Preoccuparsi Non Risolve i Problemi
Renditi quindi conto che preoccuparsi non risolverà la situazione, ma solo ti farà sentire peggio. A questo punto, applica la domanda dei 100 anni come un filtro per le tue preoccupazioni.
Chiediti sinceramente: “Quanto sarà importante questa cosa tra 100 anni?” Immagina come potrebbe apparire la situazione nel lontano futuro e se ancora avrà un impatto significativo sulla tua vita.
Le Preoccupazioni Attuali sono Piccole Inezie nel Grande Schema delle Cose
Molte volte, ti renderai conto che le preoccupazioni attuali sono solo piccole inezie nel grande schema delle cose. Ad esempio, se stai affrontando una situazione stressante al lavoro o una discussione con un amico, potrebbe sembrare molto importante e preoccupante in quel momento.
Ma se ti chiedi: “Quanto sarà importante questa cosa tra 100 anni?“, potrebbe aiutarti a capire che, nel gran schema delle cose, questi problemi sono piccoli e temporanei.
Non Minimizzare le Tue Emozioni
Questo non significa minimizzare le tue emozioni o ignorare i tuoi problemi, ma può aiutare a ridurre la preoccupazione eccessiva e mettere le cose in una prospettiva più ampia.
È importante affrontare le preoccupazioni o i problemi attuali, ma è anche utile ricordare che la maggior parte delle situazioni non saranno probabilmente significative nel lontano futuro.
Ridurre la Prospettiva Temporale
Certo, 100 anni possono sembrare troppo lontani. Allora, perché non provare a ridurre la scala temporale a 5 o 10 anni? Potrebbe essere più facile immaginare la tua vita in quel lasso di tempo. Immagina come la situazione attuale potrebbe sembrare tra quegli anni e se ancora avrà un peso significativo nella tua vita.
Ad esempio, se ti stai preoccupando per un imminente discorso pubblico, potresti chiederti: “Quanto sarà importante tra 5 anni questa presentazione?” O se sei ansioso per un esame, potresti riflettere: “Come influenzerà la mia vita tra 10 anni l’esito di questo esame?”
In molti casi, scoprirai che ciò che sembra estremamente importante o preoccupante ora può non avere un impatto significativo sulla tua vita a lungo termine.
Conclusione
Per fortuna la maggior parte delle preoccupazioni riguarda possibilità remote che quasi certamente non si avvereranno. La regola dei 100 anni, ispirata da Samuel Johnson, ti offre un modo semplice ma potente per affrontare le tue preoccupazioni.
Questo approccio ti aiuterà a mettere in prospettiva le tue preoccupazioni e a concentrarti sulle cose che contano davvero. Applicando la saggezza della regola dei 100 anni puoi liberarti da molte seghe mentali inutili e ritrovare una mente più serena e un cuore più leggero.
La prossima volta in cui rovescerai del vino sulla tua camicia preferita, ricorda questo trucco. Ti posso garantire che tra 10 anni nemmeno ti ricorderai di quella macchia.
Un Iper-abbraccio ✌️
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