- 112shares
- Facebook112
In quest’articolo scoprirai come vincere la timidezza attraverso una strategia in tre passi.
Tutte le mattine per andare a scuola prendevo l’autobus nella stessa fermata di Elena, la ragazzina di cui mi ero invaghito.
La sua sola presenza mi metteva in agitazione. Ero li, a due passi da lei e la guardavo senza farmi vedere perché anche solo incrociare il suo sguardo m’imbarazzava.
“Adesso basta, mi avvicino e le dico qualcosa. Mmm… cosa?
Il cuore batteva in gola e il corpo s’irrigidiva mentre provavo a camminare verso di lei..
No, adesso non è il momento migliore, aspetto un altro pò..arriva l’autobus, niente. Le parlerò domani. La stessa situazione si ripresentò quasi ogni mattina per tre anni. TRE anni senza riuscire a dirle niente 🙂
Ero veramente un caso disperato.
Fu anche per vincere la timidezza che successivamente intrapresi il mio percorso nel campo della crescita personale alla ricerca spasmodica e sistematica di qualsiasi metodologia, sistema o tecnica che mi fosse utile a eliminare questa e altre pesanti limitazioni che al tempo mi bloccavano.
La timidezza può diventare una pesante limitazione alla libertà personale. Spesso infatti i timidi si ritrovano ad osservare il mondo da dietro le sbarre della loro confortevole gabbia dorata, restando solo osservatori e non attori della loro vita.
Questo impedisce loro di instaurare nuove relazioni quando nel loro intimo lo desidererebbero ardentemente.
Le persone timide, infatti, vorrebbero disperatamente conoscere e entrare in relazione con altre persone ma non sanno come fare e fanno fatica a tollerare il disagio che deriva dai rapporti interpersonali.
Nonostante non mi sia possibile nello spazio di un articolo trattare l’argomento “timidezza” nelle sue molteplici sfaccettature, nelle prossime righe condividerò con te alcune informazioni e consigli pratici per iniziare a fare subito qualcosa di concreto per vincere la timidezza.
Continuando la lettura scoprirai come vincere la timidezza al fine di:
- Eliminare la paura di non sapere cosa di dire in una conversazione
- Sentirti a tuo agio in tutte le situazioni pubbliche
- Migliorare le tue abilità sociali
“La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.” E.P.C. de Beauchêne Tweet
Sei timido o solo introverso?
Innanzitutto la timidezza non va confusa con l ’introversione, come dice Susain Cain, le persone timide hanno paura dei giudizi negativi, mentre gli introversi semplicemente tendono a preferire situazioni meno “sociali”; la timidezza è dolorosa l’introversione no. Essa è una forma di apprensione emotiva che ha effetto su tre aree: pensieri, sensazioni e comportamenti.
1) Pensieri.
Le persone che soffrono di timidezza spesso si preoccupano di quello che gli altri possano pensare di loro, hanno paura di essere giudicate o criticate. Si sentono perennemente sotto osservazione e pensano di dover fare una buona impressione. Allo stesso tempo sono preoccupate di non essere brave come gli altri e hanno paura di sbagliare e farsi avanti.
2) Sensazioni corporee.
Quando si trovano in situazioni sociali, le persone timide provano dei sintomi fisici come tensione muscolare, battito accelerato, respirazione affannosa, sudorazione delle mani.
Possono arrossire o non trovare le parole restando incapaci di parlare. Certe situazioni possono sembrare più difficili rispetto ad altre, infatti possono sentirsi più tranquille a parlare con persone che conoscono ma sperimentare una forte dose di disagio a parlare con persone sconosciute.
3) Comportamento.
Alcuni timidi tendono ad evitare le situazioni che gli creano disagio, ciò porta spesso ad una perdita di vita sociale e di opportunità relazionali e lavorative.
Alcune persone timide parlano lentamente o velocemente, sbiascicano qualcosa tra i denti; spesso evitano il contatto oculare, sono attente a fare cose che non attirino l’attenzione su di loro.
Alcune forme di evitamento sono così sottili che difficilmente si notano, come ad esempio non mangiare in posti pubblici o evitare di parlare di cose personali.
I 3 processi che ti bloccano
Secondo il Dr Bernardo J. Carducci, dello Shyness Research Institute in Indiana, la timidezza non è completamente innata perché richiede un senso di se che si sviluppa solo dopo i 18 mesi.
Secondo Carducci la timidezza include questi tre elementi: un’eccessiva auto-consapevolezza; eccessiva svalutazione di se stessi e preoccupazioni negative sul proprio conto.
- Eccessiva auto-consapevolezza: sei solamente consapevole di te stesso, in particolare nelle situazioni sociali. Le persone timide si comportano come se avessero uno specchio di fronte a loro in ogni momento.
- Eccessiva auto-svalutazione : tendi a vederti in termini negativi, a svalutarti, criticarti e sentirti inferiore agli altri.
- Focus sul negativo : tendi a prestare più attenzione alle cose che ti vanno storte, quando sei in compagnia di altre persone, piuttosto che a quelle che ti riescono bene.
Quali sono le cause della timidezza?
La timidezza è spesso legata ad una bassa autostima in genere formatasi nell’infanzia. Inoltre sembra che i geni abbiano un qualche ruolo.
Circa il 15% dei bambini nascono con quello che è chiamato “temperamento inibito”, che significa che essi reagiscono alle nuove esperienze in modo negativo.
Possono tremare o saltare allo scoppio di un palloncino, per esempio. E negli studi con gemelli omozigoti se uno dei due è timido l’altro è molto probabilmente timido anche lui, ha detto Jonathan Cheek, uno psicologo del Wellesley College nel Massachusetts.
Questo non significa che la timidezza sia predeterminata o che non si possa sconfiggere ma semplicemente che alcune persone nascono con una maggior sensibilità a divenire timide rispetto ad altre.
“Gli scienziati hanno trovato il gene della timidezza. Dovrebbero averlo trovato anni fa, ma si nascondeva dietro una coppia di altri geni.” Jonathan Katz Tweet
Come vincere la timidezza in 3 passi
1) Aumenta la fiducia in te stesso.
Come hai visto spesso la timidezza è legata ad un’immagine di sé negativa e ad un pensiero eccessivamente auto-critico. Per orientare la tua mente in modo positivo prima di ogni interazione sociale utilizza queste domande:
- Perché parlare con me potrebbe essere stimolante?
- Che cosa potrebbero apprezzare le persone di me?
- Quali caratteristiche possiedo che mi rendono unico?
- Quali sono gli aspetti di me stesso che maggiormente piacciono alle altre persone?
Un altro esercizio utile per aumentare la fiducia in se stessi lo trovi qui.
2) Esponiti e migliora le tue abilità sociali .
Una delle abitudini peggiori che chi soffre di timidezza in genere possiede è quella di evitare le situazioni sociali che potrebbero causare disagio. Purtroppo questa strategia evasiva non fa altro che rafforzare il problema.
Lo psicologo Albert Ellis soffriva di timidezza in particolare durante gli anni dell’adolescenza. Invece di andare in cura da uno psicoanalista decise di curare se stesso in un modo poco convenzionale.
Si sedeva sulla panchina del parco dei Botanical Garden nel Bronx e si metteva a parlare con ogni persona che si sedeva sulla panchina vicino a lui… qualcosa di simile a Forrest Gump 🙂 Il suo scopo era quello di superare la sua paura di parlare con le donne e chiedere loro un appuntamento.
La sua strategia consisteva nel mettersi in una situazione che lo faceva sentire a disagio per diventare in grado di saperla gestire. All’inizio il suo nervosismo era evidente e si mostrava in lunghe esitazioni e in un linguaggio del corpo teso e poco aperto.
Ma dopo molti tentativi fallimentari cominciò a diventare più rilassato e notò che non era successo nulla di disastroso. Qualche decennio dopo Ellis rivoluzionò il mondo della psicologia con la terapia Rebt (Terapia Razionale Emotiva Comportamentale).
Anch’io tra le cose che feci per contrastare le mie tendenze evasive e desensibilizzarmi socialmente, decisi di espormi alle situazioni più atroci.
Puoi provare quindi anche tu a metterti in gioco in qualche situazione pubblica come la fermata dell’autobus, un parco pubblico, sul treno e cominciare una conversazione superficiale su un argomento neutro, come ciò che accade intorno o qualcosa di interessante nelle notizie locali. Se pensi che sia troppo stressante, puoi iniziare chiedendo l’ora ai passanti.
Più farai pratica più migliorerai. Inoltre per migliorare la tua comunicazione puoi leggere gli articoli sulla comunicazione efficace , per leggerli clicca qui .
3) Stimola la conversazione con la tecnica COCI
La paura di non sapere cosa dire può essere una brutta bestia. Per fortuna esiste la tecnica COCI. Durante la conversazione, se ti accorgi che si sta avvicinando il temuto silenzio aiutati con le seguenti domande:
Cose in comune-Che cosa abbiamo in comune?
Osservazione – C’è qualcosa d’interessante nell’ambiente circostante che posso commentare?
Condivisione– Mi è accaduto qualcosa d’interessante recentemente che potrei raccontare?
Indaga – Su quale aspetto della vita del mio interlocutore potrei fare domande?
Per concludere.
La timidezza spinge le persone a vivere come se avessero il freno a mano tirato. Questo è il motivo che mi ha portato a ricercare per più di 10 anni una soluzione a questa limitazione. Per fortuna trovandola 🙂 Il sunto della mia ricerca l’ho condensato nel percorso Rompi il guscio.
Puoi scoprire Rompi il guscio cliccando su questo pulsante:
A presto
- 115shares
- Facebook112
- Twitter3
comunque ha parte questo articolo come monopolio della sua opinione al riguardo non ho niente da ridire. Ma la timidezza è curabile non in quanto malattia, ma è curabile comunque ci vuole solo del tempo e di quanto una ‘persona timida’ riesce ha parlarne e approfondire di tale argomento con chi gli stà accanto o sopratutto con la persona ‘oggetto-bersaglio’ (in termini di psicologia) ed affermarsi con tali citazioni “..io sono solamente timido…”, la situazione della timidezza cambia sè si tratta di una timidezza ‘al contatto fisico’, non bisogna solamente parlarne ma cercare un ‘contatto fisico’. Cioè sè una persona… Continua »
ottimo sito, complimenti
Mai arrendersi mai arrendersi. Quando ti hanno buttato fuori dalla palestra non dovevi mollare. Ho letto anche che ti definisci un annulità, ricorda che se non ami te stesso è normale che neanche gli altri lo faranno.
Fregatene di quello che pensano la gente di te e vivi
La tua vita come meglio credi
ciao, il mio problema che voglio parlare con le persone vado da loro ma mi blocco e non riesco ha parlare
Sono d’accordo!!davvero interessante
Ottimo Mirko, grazie 🙂
…