- 77shares
- Facebook77
Oggi volevo condividere con te una riflessione, che sono convinto avrà un impatto positivo sulla tua vita. Spesso ti ho parlato di un personaggio che vive all’interno di ciascuno di noi: il criticone interno.
Il criticone interno è quella voce che ti sussurra all’orecchio ogni volta che prendi una decisione, quando esprimi un’opinione o semplicemente quando rifletti su te stesso. Critica il modo in cui ti comporti, le parole che scegli, e persino i tuoi pensieri più intimi.
Questa costante critica interna può avere un impatto negativo sulla tua autostima e sul modo in cui interagisci con il mondo. A volte, potrebbe sembrare un incoraggiamento a fare meglio, ma spesso sfocia in un giudizio implacabile che ti allontana dalla serenità e dall’accettazione di te stesso.
Ma sai una cosa? Questa vocina non si limita a criticare solo te
Svolge infatti lo stesso lavoro anche sulle altre persone. Critica il modo in cui si vestono, la musica che ascoltano, il taglio di capelli che hanno scelto e persino le piccole abitudini che a te sembrano strane.
‘Ah DannyZ, ma che c’è di male nel giudicare la cravatta con l’orso Yoghi che il cassiere della mia banca indossava stamattina?’
In questa abitudine di giudicare gli altri, si cela un segreto di cui forse nessuno ti ha mai parlato. Non è solo una questione di essere critici verso gli altri, ma c’è di più sotto la superficie.
Ogni volta che emetti un giudizio negativo sugli altri, stai, in realtà, rafforzando il tuo criticone interno. È come se ogni critica fosse un peso aggiunto alla bilancia, che fa inclinare sempre di più il piatto verso un dialogo interno distruttivo.
Criticare gli altri è come lanciare un boomerang: alla fine, torna indietro verso di te
Ecco il punto cruciale: il criticone interno, una volta rafforzato, non si limita a giudicare gli altri. Come un boomerang, torna indietro verso di te con la stessa forza. Questa volta, però, i giudizi sono rivolti a te stesso. Ogni muscolo che ha guadagnato nel criticare gli altri, ora lo usa per mettere in discussione ogni tua azione, pensiero o parola.
Questo ciclo può diventare un vortice difficile da fermare se non ci si rende conto di cosa sta accadendo.
Il consiglio che il tuo DannyZ di fiducia vuole darti oggi è questo: inizia a notare non solo ciò che il criticone interno dice su di te, ma anche i giudizi negativi che formula sulle altre persone. Quando ti accorgi che il tuo giudice interno sta criticando gli altri per motivi frivoli (come spesso succede), fermalo. Non permettere che il criticone interno “affili” la sua lama.
Gli specchi dei difetti
Quando critichi qualcuno per un particolare comportamento o caratteristica, molto spesso stai proiettando all’esterno qualcosa che non accetti o che stai cercando di risolvere in te stesso. È un meccanismo di difesa, un modo in cui il tuo inconscio cerca di distogliere l’attenzione dai tuoi stessi “difetti”.
Ad esempio, se ti ritrovi spesso a criticare gli altri per la loro impazienza, potrebbe essere perché anche tu lotti con la stessa caratteristica. Se ti trovi a giudicare le altre persone per i loro piccoli errori, potrebbe essere perché sei estremamente esigente con te stesso.
La gentilezza: una strada a doppio senso
Da qui nasce un’opportunità unica: diventando più gentile e comprensivo nei confronti degli altri, inizi automaticamente un processo di maggiore accettazione e gentilezza verso te stesso. È un circolo virtuoso: più empatia offri agli altri, più ne ricavi per costruire un rapporto sano con te stesso. La gentilezza quindi non è solo un regalo che fai agli altri, ma anche un dono che ricevi da te stesso.
P.S. Se ti trovi veramente di fronte al cassiere della banca che indossa la cravatta dell’orso Yoghi uno strappo alla regola te lo concedo.
P.P.S. La Meditazione dell’Attenzione porta tanti benefici, uno tra i più importanti è proprio quello di mettere a tacere il vociferare interno negativo e portare serenità nella tua vita.
Se ancora non possiedi questa risorsa puoi rimediare a questo link:
www.corsi.ipermind.info/meditazione