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Ci sono delle attività da cui mi devo letteralmente staccare con la forza quando per una ragione o l’altra devo interromperle. Ad esempio convincermi a chiudere il libro quando fuori sta albeggiando 🙂
Altre come pagare bollette, passare alle poste, mettere in ordine il garage sono per me come kryptonite. Non a caso a volte per attraversare quest’ ultimo devo fare un percorso ad ostacoli:)
Spesso ho raggiunto picchi di fantasia assurda nell’inventarmi una ragione “plausibile” per rimandare questo tipo di attività. Se anche tu tendi alla procrastinazione sarai diventato molto bravo a trovare pretesti per rimandare le cose 🙂
I procrastinatori infatti diventano una sorta di “artisti delle scuse” pur di evitare alcuni compiti o situazioni.
Ma questo destreggiarsi tra una scusa e l’altra è un’abitudine estremamente nociva, che non solo porta via un sacco di energie ma può diventare un insidioso ostacolo alla propria realizzazione personale.
Le 6 scuse dei procrastinatori, riconosci le tue?
Quelle che seguiranno sono alcune delle scuse più subdole che indicano una procrastinazione imminente dalle quali metterti in guardia. Nel tempo ho imparato a riconoscerle e a contrastarle 🙂 Eccole:
1) Non ho tempo.
Quella di dire “adesso non ho tempo..” è una scusa assai comune e spesso il problema reale non è la mancanza di tempo ma il modo sbagliato in cui lo utilizzi. Seneca diceva: “E’ vero che abbiamo poco tempo, ma la verità è che ne perdiamo molto!”
“Adesso non ho tempo, devo messaggiare con Camilla, preparare da mangiare, poi sta sera c’è l’ultima puntata dei Cesaroni… Aspetta un attimo che controllo la posta. Oh guarda dove cavolo è andato in vacanza Marco ha appena pubblicato la foto su facebook…”
Realizza che hai il tempo per fare qualsiasi cosa desideri, basta saperlo utilizzare meglio. Per evitare i 6 più comuni errori nella gestione del tempo leggi qui.
2) Lo farò dopo.
Immagino che questa frase ti suoni familiare 🙂 infatti, si tratta della regina madre delle scuse di tutti i procrastinatori. Non vogliamo fare i compiti che percepiamo essere sgradevoli e cerchiamo di metterli sempre in fondo alla lista delle cose da fare.
“Lo farò dopo aver guardato “Big bang theory”, lo farò dopo aver lavato i piatti, aspetta un attimo prima faccio una chiamata e poi lo faccio.”
Non ingannarti. Danny ti dice che stai procrastinando🙂
Il piccolo aneddoto personale che segue mostra una delle tante conseguenze negative legate a questa scusa.
Per settimane guidando l’auto sentivo ogni tanto un rumorino strano provenire dal motore. Ogni volta che lo sentivo, mi ripetevo che sarei passato dal meccanico a farla controllare il giorno dopo. Si si, il giorno dopo…
Ho ovviamente rimandato sino a quando un pomeriggio la macchina si è spenta all’improvviso nel bel mezzo di un incrocio. A quel punto è stato il meccanico a venire da me 🙂
3) C’è tempo.
“Non è così vitale che lo faccia adesso, c’è tempo. Dopotutto sono ancora giovane, magari tra qualche anno avrò maggiori sicurezze, non c’è fretta.” Sbagliato! Dire “c’è tempo” è un’altra bella scusa per rimandare, è come dire lo farò dopo ma dandosi una giustificazione in più 🙂
4 ) Ci proverò ma…
La paura di sbagliare e la scarsa fiducia in se stessi possono trattenerci lontano per anni dal realizzare i nostri sogni.
“E se non ci riuscissi? Se fallissi confermerei che non sono capace…non potrei sopportarlo.” O peggio ancora “Tanto non ce la farò mai, è inutile provarci”.
In questo articolo svelo 5 modi per liberarsi dalla trappola bloccante della paura di sbagliare.
5) È faticoso.
La pratica di qualche attività potrebbe richiedere impegno e difficoltà. Alla sola idea di dovere “faticare” potresti optare per un’opzione più semplice raccontandoti questa scusa.
“Non ho voglia, perché devo complicarmi la vita… io continuo a guardare i Simpson e bere birra …”
“Chi me lo fa fare di alzarmi presto la mattina e andare a correre? Molto meglio poltrire nel letto..”
Perché dovrei fare 30 minuti di meditazione al giorno? Mi alletta molto di più guardarmi una partita della Champions.”
Per superare questa scusa, oltre al trucco “visualizza il gap” che leggerai tra qualche riga, ti potrà esserti utile l’articolo sulla pigrizia.
6) Non è il momento giusto.
Adesso non è il momento giusto, ho altre cose per la testa… lo farò quando avrò i soldi, quando i miei figli saranno cresciuti, quando avrò più energia, quando andrò in pensione…
Molto spesso quello che frena è la paura di non fare le cose in modo perfetto e allora si rimanda a quando si pensa che la situazione sarà quella ideale, quando si avranno più soldi, più possibilità, quando tutte le circostanze saranno ottimali.
Si, aspetta e spera 🙂
La vita non è perfetta, è giusto fare delle considerazioni su come creare la situazione migliore ma è anche vero che molto spesso questa è solo una scusa per rimandare qualcosa che ci spaventa.
6 Strategie Anti-Procrastinazione
Ora dopo avere passato in rassegna le scuse più comuni per rimandare, ecco 6 efficaci strategie per spingerti ad agire. Alcune di queste sono state condivise dal blogger Leo Babauta su Zenhabit.
1) “Visualizza il Gap”.
Poiché spesso la maggior quantità di energia per intraprendere un’azione viene “bruciata” nel momento della partenza, la tecnica “visualizza il gap” è uno strumento molto potente per sviluppare la motivazione ad agire.
Mettiamo che tu voglia organizzare lo sgabuzzino e che provassi un po’ di resistenza a iniziare.
Potresti chiudere gli occhi, visualizzare quanto sarebbe bello lo sgabuzzino tutto sistemato, pulito e organizzato stile ikea 🙂 e provare il beneficio emotivo associato (è importante che tu senta queste emozioni ).
Poi apri gli occhi e guarda di fronte a te lo sgabuzzino incasinato e disorganizzato. Non fare nulla ancora. Guardalo e visualizza il “gap” tra lo sgabuzzino com’è adesso e come sarà una volta che l’avrai sistemato. Nel fare questo sperimenta a livello emotivo i benefici collegati all’avere completato nel modo migliore il tuo compito.
Il semplice atto di visualizzare il divario tra dove sei ora e dove vorresti essere può essere molto motivante. Può anche attivare i meccanismi cerebrali alla base della pianificazione e raggiungimento degli obiettivi, che ti aiuteranno a comprendere come e dove iniziare con il progetto.
2) Sfrutta le leve motivazionali del piacere e del dolore.
Molte persone non hanno un controllo consapevole sulle loro azioni perché non capiscono la fonte della loro motivazione, non sanno cosa li spinge in una direzione o in un’altra e quindi non sanno come fare per agire facilmente.
Le due principali leve motivazionali sono rappresentate dal piacere e dal dolore. I procrastinatori in genere hanno un malfunzionamento a queste due leve 🙂
Le 2 leve motivazionali “sfasate” dei procrastinatori.
Il “piacere di non agire” è caratterizzato dal piacere che ottieni nel non agire e rimanere dove sei ora. Procrastinare ti dà del tempo “extra” per guardare la tv, controllare l’email, fare un sonnellino di un’oretta, chattare su whatsapp con gli amici…insomma, tutte attività molto produttive:)
Il “dolore di agire” è caratterizzato dal “dolore” di iniziare una nuova attività, ad esempio l’idea di iniziare un programma di esercizio fisico potebbe farti subito pensare al tempo che passeresti esercitandoti e allo sconforto fisico e emotivo che sentiresti durante le prime settimane.
Sfrutta le leve piacere – dolore a tuo vantaggio
Tasforma il“piacere di non agire” nel “dolore di non agire” focalizzandoti sulle eventuali opportunità mancate rimandando l’attività in questione. Ad esempio, “se continuo a trastullarmi tra internet e tv e non mi metto a studiare adesso non riuscirò a dare l’esame a gennaio, per l’estate avrò da preparare troppi esami e non potrò andare in vacanza.”
Oppure trasforma il “dolore di agire” in piacere di agire trovando uno o più modi per rendere l’azione da svolgere più semplice, gratificante e divertente. A tal proposito ti rimando alla strategia 4.
3) Trucco 30-10.
Imposta un timer per 30 minuti e lavora per 30 minuti. Non fermarti fino a quando il timer non è suonato. Quando avrai finito potrai dedicare 10 minuti ad una delle tue attività da procrastinatore seriale preferite: controllare l’email, sbirciare i profili su facebook. È il tuo premio 🙂
La chiave è resistere alle tentazioni per 30 minuti.
4) Goditi il processo.
Quando temiamo qualcosa cerchiamo di posticiparla il più possibile. Ma se invece imparassi a goderti il processo?
Stai nel momento presente e goditi ogni azione. Per esempio, se vuoi andare a correre non pensare alla fatica della corsa ma mettiti le scarpe e goditi la semplicità di questa azione. Poi focalizzati sull’aprire la porta… non sembra così difficile 🙂
Goditi il momento senza pensare alle cose future che temi e le attività potranno essere molto più piacevoli e divertenti.
5) Blocca le distrazioni.
Certe distrazioni sono un ottimo pretesto per ritardare quello che hai da fare. Quante volte ti è capitato che prima di iniziare un’attività ti ritrovassi a mangiare merendine, giocare a puzzle bobble o a leggere le ultime notifiche su facebook :)?
Per bloccare le distrazioni legate a internet, puoi usare un programma come Freedom per bloccare il tuo accesso internet per un tempo stabilito, questo ti aiuterà a restare più focalizzato su quello che hai da fare.
Altri consigli: stacca il cavo della tv, butta via le merendine e i biscotti, elimina o nascondi qualsiasi cosa possa essere fonte di distrazione in modo da “rendere il terreno” meno favorevole possibile alla procrastinazione.
6) Metti i compiti difficili all’inizio.
Metti le attività che temi di più all’inizio della tua to do list. La bellezza di questa tecnica è che riconosce la sfida dei compiti difficili e parte da questi invece che contro di essi. Metti all’inizio le attività più dure e cazzeggia per il resto del tempo 🙂
Per concludere.
Procrastinare spesso significa allontanarsi dai propri obiettivi e desideri. La prossima volta che ti accorgerai di raccontarti una scusa per rimandare, non ascoltarla ma AGISCI.
Quante di queste scuse ti sei raccontato? In quante di essi ti riconosci o ti suonano familiari? Scrivilo nei commenti.
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A presto
tutte
ma a che serve se la forza devi trovarla in te,,scusate?
Ciao Danny, che bell’articolo! Le leve motivazionali del piacere e del dolore, e godersi il processo, mi hanno incuriosito molto…a me capita che quando devo iniziare qualcosa che non mi va molto di fare (es. andare in palestra –> esercizio fisico –> fatica) mi concentro proprio sulla fatica che verrà dopo..ma ciò mi capita quasi per ogni cosa che DEVO iniziare (non a caso ho scritto DEVO in maiuscolo), infatti percepisco l’iniziare quel qualcosa come un dovere e ciò alle volte mi capita anche quando devo (anche qui, mi sono accorto dopo di aver utilizzato automaticamento il verbo dovere) fare… Continua »
articolo molto interessante, farò tesoro dei consigli
che dolore incominciare…ma poi passa !!!!! la mia leva motivazionale è il dovere…
bhè lo ammetto la mia vita è tutta una procrastinazione!
Ciao Danny e complimenti per l’articolo: concreto e chiaro. A volte utilizzo una domanda per sconfiggere la Rimandite. “Marco, qual è la cosa GIUSTA da fare?” Ognuno di noi conosce quale sia la cosa giusta da fare anche se poi siamo capaci di autosabotarci raccontandoci un sacco di balle. Più ce le raccontiamo e più ci crediamo. Se riusciamo però a risponderci sinceramente (lo so non è facile 😉 ) abbiamo aumentato la consapevolezza di quale sia la strada giusta da prendere. A questo livello di consapevolezza ho notato che è più difficile muoversi imboccando la strada sbagliata perché vorrebbe… Continua »
Ciao Marco, grazie. Condivido assolutamente, quando le persone procrastinano, nonostante le balle che si raccontano, a un certo livello sanno qual è la cosa giusta da fare… e che non stanno facendo 🙂
La domanda aiuta sicuramente a prenderne consapevolezza e a rendere più difficile il fare finta di niente ingannandosi con una scusa. Grazie per il contributo.
è vero che rniviare è dovuto all’insicurezza e al dolore di agire, ma è anche vero che anticipare l’agire può provocare ansia o sottrarre tempo ad altre cose che solo in quel momento puoi fare. ci vuole un giusto equilibrio tra presente e futuro e questo si impara con le tecniche, certo, ma soprattutto conoscendo a fondo sè stessi, con il tempo. ora che ho 50 anni sono molto più in grado di fare bilanci e prevision di quando ne avevo 20, perchè consco le reazioni emotive agli eventi. Conosci te stesso, insomma, per agire meglio. a volte è meglio… Continua »
Ciao Teresa, sono assolutamente d’accordo con ciò che dici, infatti sono uno strenuo sostenitore dell’assumere nella vita un atteggiamento “Mindfulness” basato sul momento presente.
L’articolo è indirizzato a coloro che come me spesso si raccontano “balle” per rimandare le cose.
Grazie per la saggezza, ma non mi ritengo particolarmente saggio 🙂 Ho semplicemente dedicato (e dedico) molto tempo a esplorare e monitorare i miei processi interni e “aggiustarli” al fine di stare meglio con me stesso e le altre persone.
Ciao Danny, volevo chiederti un chiarimento sulla meditazione mindfulness , nel tuo articolo dici che bisogna rivolgere il focus sul momento presente . Facile a dirsi ma in pratica cosa dovrei fare ? rivolgere l’attenzione sul respiro ? sull’aria che entra ed esce dal mio naso ? Tu il focus dove lo rivolgi ?
Inoltre volevo chiederti una curiosità . Tu pratichi meditazione in modo costante ? In che arco della giornata la fai ?
Ti ringrazio in anticipo e mi scuso per il disturbo.
Saluti.
Ciao Danilo. Per ancorarti al presente puoi focalizzarti su qualsiasi aspetto dell’esperienza sensoriale corrente. Suoni, sensazioni, ciò che vedi nell’ambiente circostante… Spesso si usa il respiro perché è un processo fisiologico che può avvenire solo nel momento presente e ci accompagna ogni istante. L’esercizio che trovi qui ad esempio è uno dei più potenti per entrare in uno stato di intensa presenza. Hakalau, 4 Passi per Sviluppare I Tuoi SuperSensi Per quello che riguarda la mia routine meditativa cambia di periodo in periodo sulla base delle nuove cose che scopro. Diciamo che in genere cerco di meditare almeno 2 o… Continua »
tutte!!
Vado subito a fare la spesa!!
Si inefetti è proprio così,sono riuscita ad eliminare alcuni di questi mentre altri contrattempi li uso come focus,quindi invece di eliminare le scuse le ho trasformate e introdotte nei vuoti della giornata per tenere la mente impegnata,grazie Denny
Ciao Roberta, se sei riuscita a trovare un tuo modo per contrastare la procrastinazione, non posso che farti i complimenti per questo risultato:)
Grazie anche ai tuoi scritti molto comprensibili ma ho ancora tanto da lavorare visto che SN circondata da un popolo limitato 🙂 è davvero assurdo ciò ….. mi sento o meglio hanno la capacita di farti sentire ch3 sei niente nessuno,sembrano tutti dei 007 , :)))))