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Se sei appassionato di crescita personale avrai già sicuramente sentito parlare della visualizzazione positiva. La visualizzazione positiva è infatti uno dei capisaldi nel campo dello sviluppo personale.
Hai presente “visualizza la Ferrari in giardino e credi forte che l’universo te la porterà”?
In passato ti avevo già parlato di come questa pratica così amata dai fautori della legge di attrazione in realtà potrebbe ostacolare il tuo successo.
Oggi mi spingo oltre.
Condividerò una pratica controcorrente di cui molto probabilmente nessuno ti ha mai parlato, che utilizza un approccio contrario a quello della visualizzazione positiva.
La parola controcorrente è proprio quella giusta. Questa tecnica infatti non prevede l’immaginare scenari positivi nei quali le cose vanno nel modo desiderato.
La tecnica infatti si chiama “Visualizzazione nefasta”e già il nome dovrebbe suggerirti qualcosa 🙂
Sto parlando insomma di una pratica che qualche guru motivazionale bannerebbe dalla crescita personale. 🙂
Eppure come scoprirai a breve, l’applicazione di questa tecnica, dalle origini millenarie, potrà darti benefici anche superiori a quelli di una visualizzazione rosa e fiori.
La messa in pratica della Visualizzazione nefasta ti aiuterà infatti a:
✔️ Apprezzare al meglio ciò che hai.
✔️ Sviluppare forza mentale.
✔️ Affrontare con resilienza le difficoltà.
✔️ Anticipare gli ostacoli e prevenirli.
Iniziamo con qualche domanda scomoda.
Quali sono le cose peggiori che potrebbero accadere nella tua vita? Come ti sentiresti nel perdere determinate cose alle quali sei legato? Lo so, non è per nulla piacevole porsi certe domande.
E poi su IperMind?!
Generalmente tendi a voler sempre di più dalla tua vita: un auto nuova, un lavoro migliore, un circolo più ampio di amicizie.
E questo è più che giusto perché fa parte della tua evoluzione come persona.
Molte volte però nella vita è naturale imbattersi in vari ostacoli nel raggiungere gli obiettivi che ti sei preposto, ed altre volte devi affrontare la perdita di un qualcosa a cui eri sentimentalmente legato.
In questi casi aiuta essere preparati e avere una certa dose di forza mentale. Qui entra in gioco la visualizzazione nefasta.
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Una procedura dalle origini millenarie.
La visualizzazione nefasta è un potente strumento che deve il suo nome all’autore William Ervine anche se le sue reali origini vanno ricercate molto più indietro negli anni.
Questo esercizio di visualizzazione trae le sue origini migliaia di anni fa dai grandi filosofi stoici come Marco Aurelio, Epitteto e Seneca.
Secondo i filosofi dell’epoca bisognava vivere una vita in linea con i propri valori ed esser preparati a qualsiasi avversità si fosse presentata sul percorso, senza farsi scoraggiare o peggio abbattere.
Ma per esser preparati bisogna ovviamente prima pensare ai possibili ostacoli che si hanno di fronte.
Da questa filosofia di pensiero nacque la pratica che prese il nome di “premeditatio malorum” (premeditazione dei mali).
Immaginare la perdita.
Il fulcro della visualizzazione nefasta consiste nel ritagliarsi del tempo per immaginare nella maniera più vivida possibile di aver perso le cose che apprezzi di più.
Ad esempio, che il tuo contratto di lavoro sia cessato, che la tua casa con tutti i beni a cui sei legato sia andata a fuoco, che il tuo partner ti abbia lasciato o che tu abbia perso l’uso di uno dei tuoi sensi.
Giusto per calcare un po’ la mano 🙂
Anche se suona tremendo immaginare determinate cose, gli stoici avevano appreso e tramandato questa tecnica per far sì che ognuno godesse appieno di ogni momento essendo grato di ciò che ha.
Essi hanno capito che tutto ciò che ci piace nella nostra vita ora, a volte è semplicemente ‘in prestito‘ e può esserci tolto senza il minimo preavviso.
Epitteto esprimeva il succo della pratica in questo modo:
“Qualora tu voglia una qualsiasi cosa, analizza la qualità di ciò che vuoi fare. Se tu vai, per esempio, al bagno pubblico a lavarti, vai preparato alle cose che possono succedere: la gente che ti spruzza, che ti urta, che ti insulta, che ti ruba.
(Non oso immaginare che razza di bagni pubblici ci fossero 2000 anni fa).
E per fare quella cosa nel migliore dei modi, dirai a te stesso: io ora voglio lavarmi secondo il mio volere iniziale, ed oltre a ciò mantenere una disposizione d’animo serena.
E cosi per tutte le altre cose. Ora, se per caso, ti capitasse qualche difficoltà, sarai preparato psicologicamente a risolverla dicendo:
Io non volevo solo fare il bagno, ma anche mantenere una disposizione d’animo aperta. Mentre se mi cruccerò, non rinforzerò le mie qualità interiori.”
L’anticipazione non rende magicamente le cose più facili, ovviamente.
Ma anticipando e immaginando i possibili imprevisti di una situazione, ti sarai preparato mentalmente non solo per ciò che ti aspetti, ma anche per ciò che può andare storto.
Questa tecnica non solo ti sarà d’aiuto nell’affrontare qualsiasi evento sfortunato nel quale ti imbatterai durante la tua vita ma ti preparerà ad ogni possibile ostacolo laddove altri non lo erano.
Sarai come un corridore che si è allenato in collina o su alte quote, in modo da poter battere i corridori che si aspettavano che il percorso fosse piatto.
Ora non suona poi così male, no ? 🙂
I 3 principali benefici della visualizzazione nefasta:
1) Ti fa apprezzare ciò che hai.
Pensare a tutto ciò che potrebbe andare storto ti rende grato di ciò che è già presente nella tua vita.
Quando immagini che un tuo amico o il tuo partner non siano più nella tua vita ti sarà naturale apprezzare ancora di più il tempo speso in loro compagnia, e proverai una sensazione di gioia la prossima volta che li rivedrai.
Lo stesso vale per i tuoi beni, la tua salute, i tuoi sensi, i tuoi hobby, la tua casa, il tuo lavoro e qualsiasi cosa a cui attribuisci valore.
Immaginando volontariamente la perdita delle tue cose preferite, esse riacquisiranno il loro valore originale.
Rivitalizzerai la tua capacità di gioire nei confronti delle cose che davi per scontate, e più importante ancora: godrai maggiormente del tempo passato con le persone che ami.
2) Ti prepara ad affrontare gli ostacoli sul percorso.
Ogni volta che immagini le possibili difficoltà sarai sempre preparato ad esse in maniera intelligente e senza più lasciartene sopraffare, poiché le avevi già previste.
La pratica della visualizzazione nefasta si rivela utile per affrontare con la giusta calma e risolutezza i vari problemi che la vita ti potrà porre lungo il percorso.
Al tempo stesso rafforzerà la tua fiducia come persona rendendoti sempre più resiliente e preparato al peggio poiché avendolo anticipato ora sei in grado di affrontarlo.
Seneca non per niente esclamò saggiamente:
3) Comprenderai che molte delle tue paure non sono così spaventose come temevi.
Infine, questa pratica può aiutarti a realizzare che le cose che temi di più non sono così catastrofiche come le hai sempre immaginate.
E se perdessi il lavoro?
E se dovessi trasferirti in un appartamento molto più piccolo?
E se il tuo appuntamento galante dovesse rivelarsi un disastro?
Molte paure che hai sono di gran lunga peggiori nella tua immaginazione di quanto potrebbero esserlo nella realtà.
Tendenzialmente tu costruisci quelle che sono le tue paure sino al punto che esse diventano più grandi della tua vita, dei tuoi sogni ed aspirazioni.
Cosicché ogni volta che si presenta una paura, tendi a pensare a qualcos’altro, ma tutto ciò può solo darti un sollievo nel momento, la paura rimane là dove l’hai lasciata.
La soluzione non è distogliere lo sguardo, ma guardare in faccia la paura. Immaginare e poi fare ciò che si teme.
Chiediti quindi: qual è il peggio che potrebbe accadere se venissi licenziato? Osservati affrontare in modo calmo questi scenari che temi e vedrai che questo ridurrà lo stress associato.
Il confronto con le tue paure nella tua immaginazione (e successivamente nella vita reale) ti sarà di notevole aiuto nell’affrontarle.
All’improvviso, guarderai ciò che una volta temevi con il giusto distacco. La paura è diventata familiare, normale.
Come mettere in pratica la visualizzazione nefasta.
Inizia facendo un bilancio delle cose che ti sono preziose e annotale suddividendole per categorie:
Oggetti: la tua macchina, lo smartphone, un capo d’abbigliamento che ti piace molto.
Intrattenimento: la connessione internet, una serie tv che ami vedere, un videogame.
Affetti: Pensa ai membri della tua famiglia, agli amici, al tuo animale domestico.
Carriera: Il tuo lavoro e relativo stipendio, i colleghi,
Ovviamente per iniziare prendi in considerazione una cosa soltanto in un’area tra quelle sopra elencate.
Ora è tempo di esercitarsi.
Imposta un timer sul telefono per iniziare la visualizzazione: 15 o 20 minuti settimanali sono più che sufficienti per far diventare questa pratica parte della tua routine.
Una volta pronto, chiudi gli occhi, rilassati e pensa a come ti sentiresti se quella cosa ti fosse stata tolta o non fosse più possibile.
Immagina come ti sentiresti nella perdita, e come potresti ridurre l’impatto di essa sul tuo stato emotivo.
Allo scadere del timer, apri gli occhi e focalizzati sul fatto che queste cose ancora le possiedi e ti è possibile goderle.
Lascia che affiori un senso di gratitudine e apprezzamento per le cose che hai già nella tua vita. Consenti a te stesso inoltre di essere preparato mentalmente qualora dovessi perderle.
Puoi in alternativa usare questa tecnica ogni qualvolta dovrai affrontare qualcosa che ti crea tensione come un colloquio lavorativo, un appuntamento galante.
Immaginando quindi non solo cosa vorresti accadesse, ma anche cosa potrebbe andare storto e la tua reazione ottimale a questa eventualità.
Per concludere
Per quante precauzioni tu possa prendere, nella vita gli eventi imprevisti negativi accadranno comunque. Nessuna visualizzazione positiva potrà impedire questo fatto.
La tecnica condivisa in questo articolo può aiutarti ad anticipare gli ostacoli e prevenirli dove possibile e affrontarli al meglio quanto non è possibile evitarli.
Nello stesso tempo ti aiuterà a provare maggiore gratitudine e apprezzare al meglio ciò che hai. Non male per una tecnica chiamata Visualizzazione nefasta eh?
Hai apprezzato questo tecnica? Sarai cosi coraggioso da metterla in pratica? Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti 🙂
P.S. Leggendo i primi commenti ho realizzato che questo approccio può essere equivocato.
Rimuginare in modo pessimistico evocando gli scenari peggiori e basta, non è applicare questa tecnica, è semplicemente pensiero negativo. La mente è già specializzata in questo e non ha di certo bisogno di un aiuto.
La procedura ha un’intenzione positiva. Viene messa in pratica con lo scopo specifico di affrontare in modo ottimale gli eventi della vita. La tecnica è applicata correntemente quando alla fine di questa ci si sente maggiormente grati di ciò che si ha e fiduciosi di sapere affrontare al meglio gli eventuali ostacoli.
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P.P.S. Ringrazio Emanuele Oliviero per la sua collaborazione nella realizzazione di questo articolo.
Un Iper-abbraccio 😉 ✌️
Tecnica di visualizzazione particolare che però vedo apporta grossi benefici, sicuramente proverò a metterla in pratica verso un qualcosa o situazione che temo possa andar storta, ed è un altro valido modo per praticare la gratitudine. Mi armo di coraggio.
Ottimo articolo
Grazie Emanuele
Bene, ora posso dare un nome a un esercizio che faccio sin da bambina (quando pensavo che se avessi perso la vista avrei dovuto cambiare modo di disegnare, cosa che ho sempre amato fare, quindi disponevo le matite colorate e i pennarelli sempre nella stessa sequenza prendendone uno alla volta e rimettendolo subito al suo posto così che avrei potuto riconoscerli anche a occhi chiusi). Non so se per questo mio atteggiamento o se lo sono di natura ma non ho mai sofferto d’ansia. Penso a cosa potrebbe andare storto e a come poter comunque fare ciò che amo o,… Continua »
Ciao Alice, è molto interessante la tua esperienza, grazie per averla condivisa. Hai riassunto bene lo spirito della procedura, l’applicavi involontariamente 🙂
Molto interessante,già solo leggere l’articolo e immaginare mi ha smosso qualcosa. Conoscevo la visualizzazione del proprio funerale.
Grazie!
Grazie Daniela.
Ciao Danny, ricorda un’interessante tecnica che avevi condiviso tempo fa. Di sicuro un approccio realistico alle sfide della vita aiuta ad affrontarrle meglio, a patto di non cadere nel pessimismo. Grazie per gli spunti e la continua ricerca.
Ciao Giorgia, credo tu ti riferisca al processo Woop. In quell’articolo del passato esprimevo infatti concetti simili.
Sono sicura che essendo stata sperimentata sarà valida come tecnica, ma ritengo che se da un lato pensare al peggio e sperimentare che non accada niente di nefasto, possa far nascere sentimenti di gratitudine, dall’ altro possa far crescere delle paure che vengano riportate alla coscienza costantemente, dando loro corpo e consistenza. Questo con il tempo potrebbe instaurare immagini che si stagliano nella mente evocando immagini negative, che non rilassano. Ogni individuo è così profondamente diverso, che ciò che va bene per una persona, può non funzionare per un’ altra.Ho sempre pensato che unanimante concordi , quando si parla di… Continua »
Ciao Danny, leggendo la tua presentazione della visualizzazione nefasta mi è venuto in mente che, inconsapevolmente, mi è capitato a volte di applicare questa tecnica e devo dire che ha funzionato, ora l’ho vista espressa in modo più chiaro e consapevole, quindi cercherò di continuare ad usarla………………..mi chiedo forse mi succedeva perché amo molto il filosofo Seneca e la sua filosofia? Grazie Danny
Sono riuscito a svolgerla, e sono rimasto colpito, da come è veloce da fare, a differenza di altre meditazioni, che richiedono prima, di entrare nei livelli profond, i e molto spiccia, sembra di fare un brutto sogno, un incubo, poi ti svegli, e tutto ciò, c’è ancora, (per il momento). Un ottimo articolo Dannyz, ma si può ripetere, anche più volte, su uno stesso oggetto?
Certo Stefano 🙂
Questo è un allenamento per crescere e diventare più forti adatto a persone già capaci di decidere cosa fare ora. Io purtroppo non sono una di loro. Prima devo pensare alle decisioni che non riesco a prendere ora, al presente che è sempre in mano alla signora “paura”
Non mi convince. Specie per chi avesse un disturbo di tipo ossessivo con una “ scimmia “ sulla spalla che rumina di continuo scenari sgradevoli, mettersi a fare questa tecnica non vedo quali benefici possa apportare.
Ciao Laura, attenzione che non si tratta di un semplice pensare in negativo evocando gli scenari peggiori. Già questo la mente lo fa bene in autonomia. La procedura ha comunque un’INTENZIONE POSITIVA. Viene messa in pratica con lo scopo specifico di affrontare in modo OTTIMALE gli eventi della vita. Detto questo, una persona che ha un disturbo di quel tipo è opportuno che segua un percorso con uno psicologo.
Ottimi consigli e spunti di riflessione, come sempre! Grazie Danny.
Grazie Daniele
Forte, non ero a conoscenza di queste disquisizioni pratiche, per alcuni versi moderne, sull’atteggiameto mentale da parte degli antichi. La tecnica è da provare