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In questo articolo scoprirai cos’è l’intelligenza emotiva e perchè è la capacità più importante che puoi acquisire nella vita.
Pensa ad una persona intelligente.
Probabilmente ti è venuto in mente il classico studente modello, quello che andava avanti nella sua carriera scolastica impeccabile che se non prendeva 30 e lode ripeteva l’esame per non abbassare la media, quello seduto sempre davanti in classe e con la mano sempre alzata.
Adesso pensa ad uno studente che al primo ingresso nella nuova aula cercava sempre di accaparrarsi un banco nelle ultime file e preferibilmente vicino alla finestra, se alzava la mano spesso era per lanciare un foglio di carta appallottolato al compagno seduto di fronte a lui, se l’esame passava andava comunque bene. Ecco in questo caso hai pensato a me 🙂
Ma torniamo al caso dello studente modello.
La nostra società ci spinge a credere che gli studenti modello, diventeranno persone di successo, otterranno lavori ben pagati e …conquisteranno il mondo.
Secondo la società l’equazione è semplice vai bene a scuola = sei intelligente = fai carriera = sei felice. Beh in realtà si potrebbe anche aggiungere :”consuma e acquista ogni cazzata che vedi in TV”.
Quello che però, almeno fino a qualche anno fa, non era chiaro nella mente di tutti è che l’intelligenza canonica non basta per risolvere l’equazione di prima, manca un tassello e questo tassello si chiama intelligenza emotiva.
Com’è invece una persona emotivamente intelligente?
Questa persona non per forza aveva un andamento eccelso a scuola ma di certo se ti sentivi giù riusciva a capirlo solo guardandoti e a fare qualcosa per migliorare il tuo umore.
Magari se nel gruppo c’era un conflitto era quella che faceva mediazione e riusciva a mettere pace tra gli animi. È improbabile inoltre che tu abbia visto questa persona imprecare e imbestialirsi tirando oggetti contro chi l’aveva fatta arrabbiare.
Una persona con intelligenza emotiva è una persona che sa cogliere piccoli segnali della comunicazione non verbale per capire come gli altri si sentono e spesso cerca di farli stare bene; è una persona che può assume il ruolo di leader in un gruppo, di mediatore nei conflitti, sa valorizzare le altre persone e farle sentire importanti.
Le vecchie teorie sull’intelligenza.
Per decenni si è ritenuto che l’intelligenza fosse il risultato di come le persone pensano, ragionano e analizzano le situazioni. I primi psicologi che si sono occupati di intelligenza si sono focalizzati sugli aspetti cognitivi come problem solving e capacità logico-deduttive.
Oggi, grazie agli studi di Gardner, sappiamo che non esiste un’unica forma di intelligenza e che non tutte vengono misurate dai test che valutano il QI.
E soprattutto che per raggiungere successo, felicità e relazioni di qualità serve una forma di intelligenza spesso difficile da notare e che per tanto tempo è stata ignorata: l’intelligenza delle emozioni.
Gli studi di Goleman infatti indicano che il QI contribuisce solo al 20% di successo nella vita, il resto è in gran parte il risultato dell’intelligenza emozionale!
Il centro dell’intelligenza non sta nel cervello, ma in fondo al cuore. Vannuccio Barbaro
Che cos’è l’intelligenza emotiva?
L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni. Chi possiede un’alta intelligenza emozionale è in grado di riconoscere il proprio stato emotivo e quello delle altre persone.
Inoltre, può usare questa comprensione delle emozioni per relazionarsi meglio con gli altri, avere relazioni più sane, raggiungere maggiori risultati al lavoro e vivere una vita piena.
Nel 1990 gli psicologi Salovey e Mayer coniarono il termine intelligenza emotiva. Daniel Goleman, divenne consapevole del loro lavoro e poco più di 20 anni fa pubblicò un libro che, in poco tempo, divenne un bestseller mondiale: “Emotional intelligence”.
In tale concetto rientravano sia l’intelligenza interpersonale che quella intrapersonale individuate da Gardner.
QI o QE?
Dopo anni e anni di attenzione ai test di intelligenza e ai punteggi di QI, oggi probabilmente dovremo rivedere le cose e chiederci chi ha il QE più alto? Il Q cosa?
Il QE è il quoziente emotivo, quello da cui dipende il successo nelle tue relazioni e più in generale il livello di felicità della tua vita…roba da poco insomma. 😊
Figo DannyZ le voglio anch’io quelle cose lì… quindi la domanda sorge spontanea: cosa bisogna fare per avere un alto QE?
Come sviluppare le 5 abilità dell’intelligenza emotiva?
Lo psicologo e autore del bestseller “Intelligenza emotiva” Daniel Goleman ha suggerito che l’IE è composta da 5 competenze emotive: consapevolezza, autocontrollo, motivazione, empatia e abilità sociali.
1) Consapevolezza emotiva.
Secondo Daniel Goleman la consapevolezza è la principale competenza dell’intelligenza emotiva. Essere consapevoli significa essere capaci di identificare le proprie reazioni emotive, riconoscere i pulsanti caldi che le scatenano e l’effetto che tali emozioni possono avere sui propri comportamenti.
Per comprendere ancora meglio cosa sia la consapevolezza emotiva, lascia che ti dica cosa non è. L’alessitimia è il contrario della consapevolezza.
Generalmente le persone con questo disturbo psichiatrico non possono né identificare né comprendere e tanto meno descrivere le proprie emozioni.
Non sanno se si sentono felici, tristi o qualsiasi altro stato emotivo. E se chiedi loro di descrivere il modo in cui si sentono tendono a guardarti con sguardo fisso e attonito.
Le persone consapevoli, invece, sono in grado di riconoscere la relazione tra ciò che provano e il modo in cui si comportano (es. ciccio ha tradito la mia fiducia, mi sento incaxxato e do un cazzotto a ciccio).
Inoltre Goleman suggerisce che le persone con questa capacità hanno anche un buon senso dell’umorismo, credono in se stesse e nelle loro capacità e sono consapevoli del modo in cui sono percepite dalle altre persone.
Come aumentare la consapevolezza?
Pensa alle emozioni che provi nel corso di una giornata. Puoi provare frustrazione, noia, magari rabbia o felicità. Prova a riflettere sulle emozioni che hai provato nelle ultime 24 ore. Scrivile in un diario e rispondi a queste domande:
- Quante diverse emozioni ho provato nelle ultime 24 ore? Ce n’è stata una che è prevalsa sulle altre?
- A che intensità in una scala da 0 a 10?
- Quanto sono durate?
- Con quanta facilità le ho sapute identificare?
- Qual è stato il bottone caldo che le ha innescate?
Prestare maggior attenzione alle emozioni che provi è un modo per diventare più consapevole. La consapevolezza ti permette di non essere vittima delle emozioni e di poter avere maggior controllo sulla situazione.
2) Autocontrollo e autoregolazione emotiva.
Oltre ad essere consapevole delle tue emozioni e dell’impatto che queste possono avere su te stesso e sugli altri richiede che tu sia in grado di regolare e gestire le tue emozioni.
L’autocontrollo è la capacità di resistere alle tempeste emotive che possono scatenarsi dentro di te ed è uno degli strumenti più efficaci di cui puoi disporre.
Chi possiede buone capacità di autocontrollo tende ad essere flessibile, ad adattarsi bene ai cambiamenti ed è anche capace di gestire conflitti e attenuare tensioni.
Le persone in grado di autocontrollarsi in modo efficace raramente attaccano gli altri verbalmente o prendono decisioni precipitose o emotive.
Inoltre saper gestire le proprie emozioni significa anche sviluppare un approccio più positivo nei confronti della vita.
Essere in grado di regolare il tuo stato emotivo è fondamentale e può salvarti da comportamenti impetuosi di cui in futuro potresti pentirti.
Su IperMind condivido spesso tecniche per gestire le emozioni: tecniche di respirazione, di meditazione o altre tecniche più sconosciute come la tecnica CORE.
Per sviluppare un maggiore auto-controllo ti consiglio di leggere questo articolo.
3) Motivare se stessi e gli altri.
La motivazione intrinseca è un altro aspetto che gioca un ruolo chiave nell’intelligenza emotiva.
Le persone emotivamente intelligenti sanno come motivarsi per raggiungere i loro obiettivi, inseguono le loro passioni e sono anche in grado di motivare le altre persone.
Infatti, un’altra abilità importantissima, specie quando si lavora in gruppo, consiste nello saper influenzare e ispirare gli altri.
Motivare le persone è un’arte ed è un po’ come vendere delle idee, utilizzando le migliori tecniche di persuasione.
Chi è emotivamente intelligente è in grado di entrare in quello che gli psicologi chiamano stato di flusso. Una specie di stato magico in cui è in grado di accedere chi si appassiona veramente a qualcosa.
Questo stato infatti arriva quando sei completamente immerso in un compito che ti piace fare, sei focalizzato sull’obiettivo e il tuo stato emotivo è assolutamente positivo.
La relazione tra ansia e performance è descritta da un grafico a collina, dove poca ansia significa una bassa prestazione e troppa ansia mina le capacità di pensiero.
Lo stato di flusso si trova in cima alla “collina” ed è lo stato in cui tutto diventa possibile.
Per scoprire come motivarti ti consiglio di leggere questo articolo.
[emaillocker id=33139]4) Empatia.
L’empatia è la capacità di leggere le emozioni negli altri e sapersi mettere nei loro panni. Personalmente è una delle qualità che più apprezzo nelle persone.
Ma l’empatia va oltre al riconoscimento degli stati emotivi degli altri, include anche il tipo di risposta che diamo a queste informazioni.
Ad esempio, se ti accorgi che qualcuno sta male o è triste potrai cambiare il modo in cui utilizzi la tua comunicazione e trattarlo con maggiore attenzione e cura.
Esistono due tipi di empatia: quella cognitiva associata alla capacità di assumere il punto di vista dell’altra persona per capirne ragionamenti (per es. durante una discussione), e quella emotiva, associata alla capacità di riconoscere e comprendere, spesso a livello intuitivo, le emozioni altrui cogliendo sottili messaggi non-verbali.
Essere empatici consente alle persone di comprendere le dinamiche di potere che spesso influenzano le relazioni sociali, specialmente sul posto di lavoro.
Chi è competente in quest’area riesce a comprendere chi possiede il potere nelle relazioni e interpreta correttamente le diverse situazioni che dipendono da queste dinamiche.
Puoi provare ad esercitare le tue abilità di “lettura degli altri” guardando un programma televisivo senza il sonoro, in questo modo ti focalizzerai maggiormente sul loro linguaggio del corpo notando così i cambiamenti nel loro stato emotivo. Meglio un talk show che un film o una fiction dove i comportamenti sono recitati.
Ok, scherzavo, quasi tutti recitano una parte anche nei talk show, diciamo però che è più facile imbattersi in qualcuno che recita meno oppure meglio. 🙂
5) Abilità sociali.
Essere capaci di interagire bene con gli altri è un altro importante aspetto dell’intelligenza emotiva. Questa infatti va oltre la semplice comprensione, devi anche essere in grado di utilizzare queste informazioni nelle tue interazioni e comunicazioni quotidiane.
In ambito lavorativo saper costruire relazioni di qualità con i colleghi è importante sia per lavorare bene nel team di lavoro sia nella leadership per influenzare e ispirare gli altri.
Le persone emotivamente intelligenti hanno una sicurezza naturale, tirano fuori il meglio dalle altre persone e sanno far sentire a proprio agio gli altri in loro presenza interessandosi a loro e dandogli completa attenzione.
In situazioni difficili non si fanno prendere dal panico e rimangono focalizzate sulle soluzioni, hanno sempre un quadro generale positivo che aiuta a realizzare che le cose potranno sistemarsi.
Alcune importanti abilità sociali che puoi migliorare per alzare il tuo QE includono l’ascolto attivo, la comunicazione non verbale, abilità di leadership e capacità persuasive.
Nel prossimo incontro con qualcuno presta maggior attenzione all’altra persona e a quello che ha da dire. Dalle la tua completa attenzione e mantieni il focus della conversazione su di lei.
[/emaillocker]Per concludere.
Come già detto in altre occasioni ritengo che la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni sia la capacità più importante da acquisire nella vita, irrinunciabile per chi è interessato alla crescita personale.
C’è un motivo per cui la sezione “Gestire le emozioni” di IperMind è quella più ricca 🙂
Crescendo impariamo a memoria la data della battaglia di Lepanto ma nessuno ci spiega come superare una paura o i propri disagi interni. E poi finisce che ci si affida ad una sbronza con gli amici per superare una delusione. E non è un caso che i giovani, e ne parlo cognizione di causa, consumino alcool a fiumi.
Le persone di successo sono quelle che possiedono una buona intelligenza emotiva. Persone che sanno gestire le proprie ansie, affrontare le situazioni difficili e rialzarsi. E sono questi i motivi per cui dovresti svilupparla.
Pensi di possedere l’intelligenza emotiva? In quale di queste 5 abilità pensi di essere più forte e quale pensi abbia bisogno di un po’ di allenamento?
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P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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Un Iper-abbraccio,😉 ✌️
Clicca qui per scaricare l’IperMappa dell’articolo in formato pdf.
Ecco, ciò che mi sento di aggiungere all’approfondimento utile per chi ha un persorso di consapevolezza in mente è che la meraviglia della mappa può essere perfetta se si gestisce come fa un giocoliere con un cerchietto, poi due, poi tre, poi 4…non si finisce mai di potenziare gli ambiti di efficacia e poi tutto, davvero tutto si muove in contemporanea proprio come il giocoliere che incanta lascia fare. A chi lo guarda sembra la cosa più facile del mondo, almeno per come lui la esegue…ma…ha tanto esercizio e cura e allenamento dietro le quinte. Esercitiamoci, ogni minuto della nostra… Continua »
Bravissimo Danny che ribalta in modo eccellente molti luoghi comuni( e li sfata e ne mette molto spesso in risalto i limiti) mostrando un approccio alla conoscenza più intelligente e democratico… Premetto che l’argomento è molto vasto e profondo, ma, in sintesi , secondo varie tradizioni filosofiche occidentali ed orientali, esistono 2 due categorie di emozioni: inferiori(ira, paura,tristezza,odio etc) che sono essenzialmente distruttive, e superiori ( amore, compassione, pace, pazienza, coraggio etc) che sono invece illuminanti e creative. Ci sono poi alcuni uomini(mai abbastanza) che hanno mostrato il superamento delle emozioni inferiori ed incarnato le emozioni superiori ( attraverso una… Continua »
L’empatia è senza dubbio fortissima dentro di me tanto da non riuscire a prendere decisioni riguardanti la sfera sentimentale per paura di far soffrire
Molto bello questo articolo…il concetto di intelligenza emotiva mi affascina molto, purtroppo spesso se ne sente parlare in modo vago e raramente ho trovato dei validi spunti come in questo articolo per lavorarci su. Davvero un bell’articolo,grazie Danny 🙂
Grazie Elena, mi ha fatto davvero molto piacere il tuo commento 🙂
Empatia al primo posto senza dubbio per me, ma l’ insicurezza mi blocca nelle relazioni sociali, so motivare me stessa, e quando mi metto in testa un obiettivo non mollo per nessuna ragione al mondo, ma trascinare gli altri é per me decisamente un utopia! Autocontrollo … A volte c’ é, a volte decisamente no, dipende dal momento che sto attraversando, ma sono molto attenta a considerare, capire ed analizzare le mie emozioni!
Diciamo che come orsa ho una discreta intelligenza emotiva, come animale sociale la mia intelligenza emotiva rasenta appena la sufficienza!
Ciao Bruna, l’insicurezza si può sconfiggere, e come dicevo a Emanuele, le abilità sociali si possono sviluppare abbastanza facilmente con le giuste strategie. Anche gli orsi possono essere degli ottimi animali sociali SE vogliono e QUANDO vogliono 🙂
Dannyz Ipermind Penso che sia l’ insicurezza quello che mi rende più orsa, ma se dici che anche un orsa può diventare un animale sociale non dirò più la frase: “Lasciate ogni speranza o voi che entrate anime socievoli” 😉
Scherzi a parte, so che il segreto é proprio SE e soprattutto QUANDO vogliono, non sono cose che possono essere imposte dagli altri!
Grazie!
benessere (da ben – essere = “stare bene” o “esistere bene”) è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona. Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e ampliamenti, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull’idea di assenza di patologie, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale. Questa visione è punto cardine di molte discipline e correnti di pensiero filosofico, occidentali e orientali, con recenti conferme in campo medico- scientifico.… Continua »
Mmm… 🙂
[Ammissione].
1) Consapevolezza emotiva: piuttosto carente.
2) Autocontrollo e autoregolazione emotiva: molto carente.
3) Motivare se stessi e gli altri: tendenzialmente buon livello.
4) Empatia: letteralmente immensa!
5) Abilità sociali: variabili contestualmente. Ad ogni modo, generalmente: discrete/pertinenti.
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Sommario: elevatissima Intelligenza emotiva Interpersonale; Intelligenza emotiva Intrapersonale, da migliorare.
Cordiali saluti.
Articolo superlativo, ho seguito un corso di CNV (comunicazione non violenta), che anche se ora ho trascurato nella sua applicazione schematica, mi ha donato le basi per migliorare la mia interiorità e il modo di pormi con il resto del mondo.
grazie Danny
Grazie per questo ennesimo spunto di riflessione!!
complimenti davvero utile 🙂
Ciao Daniele grazie 🙂
Esiste un test per valutare il proprio QE?
Ciao Danilo, l’intelligenza emotiva è più facile da valutare con una buona osservazione piuttosto che con i test, in giro su internet puoi comunque trovare dei test per valutare il QE, ad esempio ho trovato interessante questo: http://www.arealme.com/eq/en/
Bellissimo articolo grazie
Ciao Gentjan, grazie 🙂
Lasciando perdere la modestia che ammiro come virtù ho la maggioranza delle abilità tranne (o da migliorare parecchio) la motivazione e le abilità sociali,le ultime non tanto per mancanza di argomenti ma per profonda insicurezza di come appaio. Di sicuro l’auto consapevolezza è il mio punto forte (ed ora capisco da dove nasce il mio umorismo)
Ciao Emanuele, diciamo allora che sei messo abbastanza bene. Secondo Goleman l’auto-consapevolezza è la principale competenza dell’intelligenza emotiva, per quello che riguarda la motivazione e le abilità sociali, queste sono capacità che si possono sviluppare abbastanza facilmente con le giuste strategie. 🙂
Molto, molto interessante quello che scrivi . Grazie!!
Ciao Maurizia, prego 🙂