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Sapere come gestire le emozioni è una capacità fondamentale per il benessere e per raggiungere i tuoi obiettivi. In questo articolo scoprirai gli errori più comuni che le persone commettono nel tentativo di gestire le emozioni negative, per poi vedere in dettaglio una tecnica pratica ed efficace.
Vedremo inoltre perché le emozioni sono così importanti e come possono influenzare la nostra salute. Se vuoi acquisire una delle capacità più utili per gestire al meglio la tua vita, continua a leggere.
Dal punto di vista emotivo sono sempre stato problematico.
Quando da bambino non potevo avere qualcosa che desideravo, rosso di rabbia arrivavo a trattenere il respiro. Finii anche al pronto soccorso per questo.
Crescendo le cose non migliorarono. A casa, a scuola, con gli amici era un continuo otto volante di paura, imbarazzo, ansia, dentro di me. Poi un giorno per futili motivi ruppi una relazione molto profonda con una persona a me cara. Accusai il colpo molto forte a livello emotivo.
Forti emozioni di frustrazione, rabbia e orgoglio si congelarono in me accompagnandomi giorno e notte per mesi finché la mia incapacità di liberarmi da questo peso emotivo nel mio corpo sfociò in una colite ulcerosa.
Sempre in quello stesso periodo, un po’ in tutte le aree della mia vita, altri stati emotivi bloccanti mi stavano limitando pesantemente.
Il vaso era colmo
Sapevo quello che volevo, sapevo cosa dovevo fare per ottenerlo ma paure e condizionamenti limitanti come catene interne d’acciaio m’impedivano di agire.
Per me iniziare a gestire le mie emozioni era quindi diventata una questione di sopravvivenza. Purtroppo non sapevo da che parte iniziare.
A scuola infatti mi insegnarono come calcolare l’area del Rombo.
A recitare a memoria il Cinque Maggio di Manzoni
A ricordare gli affluenti del fiume Rodano
Ma nessuno m’insegnò mai come gestire le emozioni, a superare la paura di parlare di fronte a gruppo di persone, come eliminare il blocco che provavo di fronte a una ragazza.
Tutte abilità che per me erano essenziali. Più del conoscere la data di nascita di Robespierre :).
Fortunatamente avevo due buone carte da giocare.
Un amore maniacale per la lettura.
La determinazione di una mastino che si attacca alla gamba.
Al giorno d’oggi ringrazio i momenti bui del passato perché la necessità di testare come una cavia da laboratorio su me stesso tutto ciò su cui potessi mettere mano nel campo della crescita personale, mi ha permesso di scremare ciò che funziona dalle fregature.
(Una delle amare scoperte fu infatti realizzare che, salvo qualche eccezione che stimo, la maggior parte delle figure che operano nel campo della crescita personale si sono inserite nel settore con finalità commerciali senza avere praticamente mai testato su loro stesse l’efficacia di quello che vendono nei loro corsi o prodotti)
Ricordo lo stupore di alcuni trainer durante diversi costosi corsi avanzati quando dicevo loro che non mi trovavo lì per finalità professionali.
Ma soprattutto ringrazio le difficoltà per avermi dato modo di sviluppare una delle capacità più importanti nella vita. Prendermi cura delle mie emozioni.
Il valore della vita può essere misurato da quante volte la tua anima si è profondamente emozionata. Soichiro Honda
Come sarebbe un mondo senza emozioni?
Immagina un mondo popolato da individui senza emozioni che basino le loro decisioni sulla base della sola fredda logica.
Queste forme viventi interagirebbero tra loro per fini pratici e la loro giornata consisterebbe nel svegliarsi, lavorare, pranzare, tornare a casa, passare il loro tempo libero a esercitare il corpo oppure sedute sul divano in silenzio.
Non esisterebbe la musica, il cinema, l’arte, la letteratura, il gioco e lo sport. Queste persone non sorriderebbero, non si abbraccerebbero, non manifesterebbero forme di affetto. Nei loro volti ci sarebbe sempre la solita espressione, ferma e immutabile.
Non esisterebbe la felicità, la speranza e la parola amore non avrebbe nessun significato
Questa sarebbe la vita umana senza emozioni
Senza emozioni il tempo è solo un orologio che fa tic-tac.
Le emozioni sono quell’energia interna capace di farci sognare, di amare un’altra persona, di darci la forza per inventare, scoprire, per osare e raggiungere quello che la sola razionalità non avrebbe mai permesso.
Ma le emozioni non sono solo questo. Avere emozioni significa anche soffrire, piangere la perdita, la sofferenza interna.
Le emozioni possono anche essere forze distruttive come l’odio, la rabbia, la paura, emozioni che portano a fare del male al prossimo, a noi stessi, e che spesso sono alla radice di molti conflitti bellici in giro per il mondo.
Continuando la lettura di questo articolo scoprirai:
- Perché non prenderti cura del tuo benessere emotivo impatta negativamente sulla tua salute
- I tre errori comuni da evitare nel gestire le emozioni
- Una tecnica pratica per dissolvere velocemente un’emozione negativa.
Cosa sono le emozioni?
Una delle definizioni più utili si ricava dalla parola in inglese E-motion con “E” che sta per energia e “motion“ per movimento, quindi energia in movimento.
Questa energia che viene prodotta dal nostro organismo e ha molteplici funzioni, si manifesta attraverso sensazioni corporee percepite nel corpo come pressione, temperatura, estensione, consistenza.
Tipicamente le emozioni sono attivate da pensieri, convinzioni, reazioni innate e condizionamenti stimolo-risposta.

Perché sono così importanti?
Quello che provi determina quello che pensi, dici e fai. Ogni stato emotivo stimola una serie di comportamenti. Nota infatti quali comportamenti e pensieri emergono quando ti senti felice e soddisfatto di te stesso, e confrontali con i comportamenti e i pensieri che tendi ad avere quando stai sperimentando rabbia, tristezza o frustrazione.
In caso di reazioni emotive molto intense come rabbia e paura la capacità di ragionare in modo lucido viene pesantemente compromessa. Per questo motivo si dovrebbe evitare di prendere decisioni importanti sull’onda di qualche reazione emotiva.
Comportamenti estremi e dalle conseguenze gravi, molti dei quali tristemente resi noti dal telegiornale, scaturiscono da stati di emotività intensa. Pensa a chi esasperato dai rumori del vicino in una discussione accoltella quest’ultimo, a volte purtroppo questi fatti di cronaca nera nascono da piccole sciocchezze e spesso anche una discussione su argomenti di poco conto può scatenare reazioni emotive capaci di sfociare in tragedia.
Come si manifestano nel tuo corpo
Le emozioni hanno una componente fisiologica ovvero le famose farfalle nello stomaco, la sensazione di avere un nodo alla gola o di qualcosa che comprime il petto. Tutte queste modificazioni di calore corporeo, battiti cardiaci, sudorazione ecc. vengono sperimentate nel nostro corpo.
Un gruppo di ricercatori finlandesi dell’Università di Tampere e della Aalto University, sono riusciti a realizzare una mappa somato-sensoriale delle emozioni. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of The National Academy of Sciences (PNAS). I ricercatori hanno coinvolto 700 individui tra Svezia, Finlandia e Taiwan ed hanno indotto in loro diversi stati emotivi.
La scelta di coinvolgere occidentali e orientali serviva a dimostrare che il codice delle sensazioni corporee legate alle emozioni è universale.
I ricercatori hanno consegnato ai partecipanti delle immagini del corpo umano e chiesto di colorare (usando diversi colori) le parti del corpo che sentivano “accendersi” o “spegnersi” in risposta all’emozione suscitata. È emerso ad esempio che l’ansia attiva sensazioni nel petto, la rabbia si sente su petto, pugni e viso, l’amore si avverte come calore dalle ginocchia in su e la felicità ci accende completamente come se fossimo la torcia umana.
Nell’immagine sono rappresentate alcune delle più comuni emozioni umane; gli psicologi fanno distinzione tra primarie e complesse.
Che impatto hanno sulla tua salute?
Inoltre esistono solide evidenze scientifiche dietro la correlazione tra l’esperienza emotiva e una serie di disturbi e condizioni di salute, dai disturbi cardiaci alla depressione, dall’obesità al dolore cronico.
Lo studio ACE (Adverse Childhood Experience) è una delle indagini più ampie mai condotte prima per valutare la correlazione tra i maltrattamenti subiti nell’infanzia e le condizioni di salute e di benessere dell’età adulta.
La prima parte dello studio condotta su 17,000 partecipanti dal 1995 al 1997 (al consorzio medico Kaiser Permanente) consisteva in esami fisici per verificare le loro condizioni mediche e di salute.
Ogni partecipante allo studio completò un questionario che conteneva domande su maltrattamenti nell’infanzia e eventuali disfunzioni familiari. In seguito questi dati vennero combinati ad un dettagliato rapporto sullo stato di salute.
I risultati suggerirono che certe esperienze erano uno dei maggiori fattori di rischio per le cause di malattia, morte e cattiva qualità di vita. Come disse Alice Miller nel titolo di un suo libro “Il corpo non mente mai”, anche se il problema emotivo si è sviluppato 50 anni prima.
Le emozioni… quali?
Ci sono 6 emozioni che sono primarie, in quanto si manifestano nei periodi iniziali della vita, universali e transculturali e sono: rabbia, paura, disgusto, sorpresa, tristezza, felicità.
Poi successivamente si sviluppano anche quelle più complesse come: orgoglio, gelosia, invidia, senso di colpa, amore, vergogna, speranza, ansia, perdono, compassione, depressione, gratitudine.
Se fai fatica a dare un nome alle emozioni che provi o vuoi migliorare la tua intelligenza emotiva, ti consiglio di leggere l’articolo “Elenco emozioni: come riconoscere il tuo stato emotivo grazie a un fiore“. In questo articolo trovi un utilissimo strumento per classificare gli stati emotivi chiamato “fiore delle emozioni”.
Le emozioni hanno un ruolo evoluzionistico con un fine adattivo di sopravvivenza, purtroppo però nel mondo moderno spesso si attivano reazioni emotive arcaiche anche quando non dovrebbero e diventano disfunzionali.
Per questa ragione diventa importante avere degli strumenti che ci permettano di intervenire sulle emozioni inutili e distruttive.
Quando ti trovi ad avere a che fare con le persone, ricordati che non stai interagendo con creature logiche ma con creature emotive. Dale Carnegie
Come gestire le emozioni?
Saper gestire le emozioni è una delle competenze più importanti che puoi acquisire nella vita. Non sapere intervenire sul proprio stato emotivo significa essere in balia di forze interne con risultati dannosi o limitanti sulla nostra vita. E’ per via della loro importanza e per la mia storia personale che in questo blog viene dedicata a questa capacità un’ampia vetrina.
Fortunatamente sul proprio stato emotivo si può intervenire con una moltitudine di tecniche e su diversi piani. Tra i diversi livelli d’intervento vi sono quello “energetico”, cognitivo e somatico. Anche tra gli esperti del settore pochissimi sono quelli che sanno come intervenire a tutti livelli.
Prima di tutto è pero importante sapere quali sono gli errori classici in cui le persone s’imbattono quando si trovano a fronteggiare un’emozione negativa. Ecco qui brevemente elencati i 3 principali.
3 cose che non devi fare con un’emozione negativa
1) Evitarla
In genere quando si prova un’emozione spiacevole viene naturale evitare la situazione o la personae che la evoca. Questa strategia non solo tenderà a limitare la propria vita ma nel tempo comporterà un aumento della forza e dell’intensità dello stato emotivo evitato.
Esempio: diciamo che ti senti nervoso all’idea di parlare in pubblico. Per evitare questa emozione, declini ogni opportunità di fare presentazioni o discorsi. Questo comportamento può sembrare vantaggioso nel breve termine, ma nel lungo termine, la tua paura potrebbe intensificarsi e potresti trovarti a evitare sempre più situazioni, limitando così la tua crescita personale e professionale..
2) Opporgli resistenza
Un’altra strategia comune è quella di negare l’esperienza emotiva opponendogli resistenza. Quest’approccio è estremamente controproducente in quanto la resistenza esercita una forza uguale o superiore a quella dell’emozione cui si resiste. “what you resist persists” dicono infatti gli inglesi.
Esempio: se ti senti molto arrabbiato per qualcosa, potresti cercare di reprimere la rabbia e fingere che vada tutto bene. Ma interiormente covi rabbia che prima o poi esploderà, probabilmente in modo sproporzionato.
3) Identificarti con essa
Un altro sbaglio tipico è identificarsi con l’emozione che si sta sperimentando, portando a livello d’identità l’emozione in oggetto. C’è una sottile ma sostanziale differenza nel dirsi “sono arrabbiato/impaurito” dal dirsi “in questo momento sto provando rabbia/paura.”
Un’emozione è infatti qualcosa che si prova, non qualcosa che si è. Il fare questa distinzione ci consente di assumere una prospettiva più distaccata e obiettiva nei confronti dell’emozione attiva.
Esempio: se dopo una rottura amorosa ti senti triste, potresti iniziare a pensare a te stesso come a una persona triste per natura, piuttosto che come una persona che sta sperimentando un periodo di tristezza. Questa identificazione può portare a una spirale discendente in cui la tristezza diventa una parte centrale della tua identità.
Come gestire le emozioni negative con la tecnica della ruota
Ecco un’efficace procedura per trasformare un’emozione negativa. È una delle poche tecniche “Bandleriane” che utilizzo ancora.
[emaillocker id=33139]1) Localizza l’emozione nel tuo corpo
Pensa a una situazione che evoca in te un’emozione negativa e localizza nel tuo corpo dove senti quest’emozione (per familiarizzare con l’esercizio inizia con una situazione che non provochi in te un disagio emotivo troppo intenso). Essendo energia in movimento le sensazioni tendono a iniziare in un punto e a spostarsi verso un altro. Nota quindi il movimento e la direzione attraverso la quale la sensazione si sposta.
Ad esempio, potresti avvertire l’emozione avere origine nel petto e scendere verso l’ombelico oppure iniziare nella fronte e scendere nelle braccia.
2) Estrai l’emozione
Nota a questo punto se lungo la sua direzione l’emozione si muove in senso orario oppure in senso antiorario visualizzando delle frecce rosse che puntano nella direzione di rotazione.
Ora usando la tua immaginazione portala fuori dal tuo corpo e visualizzala ruotare di fronte a te.
3) Assegna un colore e inverti
Richiama alla mente un colore per te rilassante e invertendo la direzione di rotazione dell’emozione assegna alle frecce che indicano il verso di direzione questo nuovo colore.
4) Riporta dentro e ruota al contrario
Riporta la sensazione nel tuo corpo facendola ruotare nella direzione contraria. Mentre continui a ruotare la sensazione sempre più velocemente nella direzione opposta nota come la nuova sensazione rilassante si diffonde nel tuo corpo.
Ripensa alla situazione iniziale mantenendo dentro di te la rotazione e il colore della nuova sensazione
Per concludere
Le emozioni sono la nostra più grande forza interna, quella che ci separa dalle macchine e che ci permette di sognare, di sperare, di amare.
Come tutte le grandi forze però devono essere gestite nel modo più utile. Chi non controlla le proprie emozioni distruttive è infatti da loro controllato, con tutto quello che ne consegue.
Per questo motivo sapere come gestire le emozioni è la capacità più importante che puoi acquisire in questa vita.
Domande Frequenti (FAQ)
Cosa posso fare se ho difficoltà a riconoscere le mie emozioni?
Se fai fatica a riconoscere le tue emozioni, prova a utilizzare strumenti come il “fiore delle emozioni” menzionato nell’articolo. Questo può aiutarti a identificare e classificare i tuoi stati emotivi. La pratica costante e l’auto-riflessione possono anche migliorare la consapevolezza delle tue emozioni.
Come posso evitare di identificarmi con le mie emozioni negative?
Evita di identificarti con le tue emozioni negative praticando il distacco. Ricorda a te stesso che le emozioni sono temporanee e non definiscono chi sei. L’uso tecniche di meditazione può aiutare a mantenere questa prospettiva.
Come posso impedire che le emozioni negative influenzino le mie decisioni?
Per evitare che le emozioni negative influenzino le tue decisioni, prova a praticare il rinvio delle decisioni importanti quando sei in preda a forti emozioni. Dedica del tempo alla riflessione e alla calma prima di prendere una decisione. Tecniche di rilassamento e di mindfulness possono aiutarti a raggiungere uno stato mentale più equilibrato.
Quanto tempo ci vuole per imparare a gestire le mie emozioni?
Imparare a gestire le emozioni è un processo continuo e personale che può richiedere tempi diversi per ognuno. Alcune persone potrebbero vedere miglioramenti rapidi con la pratica regolare, mentre altri potrebbero richiedere più tempo per sviluppare la piena consapevolezza e il controllo emotivo.
Come si collega l’intelligenza emotiva alla gestione delle emozioni?
La gestione efficace delle emozioni è strettamente legata all’intelligenza emotiva (IE), che è la capacità di riconoscere, comprendere e influenzare le proprie emozioni e quelle degli altri. Daniel Goleman, con i suoi studi pionieristici, ha evidenziato come le capacità legate all’IE possano influenzare in modo significativo il successo personale e professionale di un individuo. Se vuoi migliorare la tua intelligenza emotiva per una gestione più efficace delle emozioni, ti consiglio caldamente di leggere questo articolo: Intelligenza Emotiva. Le 5 Competenze del QE>>
Cosa posso fare se l’emozione negativa è troppo forte per gestirla da solo?
Se l’emozione che provi è troppo forte e sembra soverchiarti, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per gestire le emozioni intense e lavorare attraverso di esse in un modo sano.
P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 3 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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A presto
Condivido pienamente quanto detto nel commento di FuoriSerieTV. Articolo stupendo, come del resto tutti quelli che da tempo leggo su questo sito. Spesso faccio fatica a mettere in pratica ciò che leggo, ma prometto che diventerò migliore. Sei un grande e il fatto di condividere gratuitamente gran parte delle tue conoscenze ti fa onore. Grazie di tutto..
Grazie Federico 🙂
Complimenti per l’articolo e per l’iniziativa!
Purtroppo quest’argomento non è per niente diffuso e conosciuto, quando dovrebbe essere uno degli insegnamenti base sia nelle famiglie che nelle scuole, perché è proprio dalle emozioni che dipende la qualità di tutta la nostra vita. Al contrario invece è proprio in questi due “luoghi” che ci vengono insegnati/trasmessi comportamenti sbagliati.
Per il futuro sono convinto, e in parte sta già accadendo, che il ruolo della gestione emotiva sarà sempre più riconosciuto e valorizzato nei due luoghi da te citati. Per il momento bisogna arrangiarsi un po’ da soli:)
Articolo completo ed esaustivo, proprio quello che cercavo,grazie
Grazie! Articolo chiaro, utile ed interessante
Vorrei farti una domanda.
Imparare a gestire le emozioni, secondo te, è un allenamento da effettuarsi “al bisogno”, o con costanza?
E’ facile poi ricadere nelle vecchie abitudini?
Grazie ancora
Devo dire che ormai da tempo ,anch’io sono alla ricerca costante di soluzioni che mi permettano di gestire e sfruttare a mio favore i movimenti di energia che avvengono in me ,sono contento del tuo articolo ,è completamente d accordo . Come spesso accade ,i tuoi articoli arrivano in momenti attinenti al mio vivere di quel momento Grazie
Grandissimo articolo Danny. Concordo con Te che a scuola dovrebbero iniziare da qui l’insegnamento e non dalle tabelline. Ci sarebbero molti più Uomini e Donne consapevoli della loro esistenza e delle loro Azioni. Grazie
Ciao Danny, da tempo ti seguo e provo ammirazione per il tuo lavoro. Personalmente mi occupo di uso incisivo della voce nella comunicazione, sono un voice trainer. Mi arricchisce ciò che qui documenti, e conferma il mio orientamento. Le emozioni hanno un grande potere attivante. Per il “professionista della voce” (venditore, formatore avvocato…), le emozioni, sono davvero la “tavolozza dei colori”. E’ incredibile come esse siano in grado di tramutare un singolo suono vocale ad esempio “Oh!”, conferendogli le tinte della rabbia, della gioia, del disprezzo… ed anche delle emozioni derivate dalle principali e quindi più strutturate. Grazie per i… Continua »
Ciao Giuseppe, hai ragione le emozioni, sono la “tavolozza dei colori” 🙂 Per rendersi conto di quanto siano importanti le emozioni nella voce, basta pensare a come sia facile equivocare nella comunicazione scritta proprio perché viene a meno la capacità espressiva emozionale data dal tono della voce. Grazie per l’apprezzamento 🙂
Le emozioni a volte ci buttano giù, ma sono le stesse che ci fanno andare avanti!
Grazie mille dell’articolo!
Alex
– John: Qual è il punto della tua esistenza?
– Mary: Sentire. Tu non l’hai mai provato e non potrai mai saperlo ma è vitale come il respiro. E senza quello, senza amore, senza rabbia, senza dolore, il respiro è solo un orologio che fa tic tac.
John Preston (Christian Bale), Mary O’Brien (Emily Watson)
dal film “Equilibrium” di Kurt Wimmer
Bellissimo film sul potere delle emozioni.
cosa rappresenta per te il numero 8? mi sembra che ricorra spesso o è un caso?
complimenti per il lavoro che fai con queste opere
Ciao Gabriele, grazie per aver riportato la citazione del film, me lo guarderò al più presto anche perché Christian Bale è uno degli attori che mi piacciono di più in questo momento. Personalmente non mi ero accorto di avere questa predilezione per il numero 8…indagherò 🙂
Da un grande potere derivano grandi responsabilità. Le emozioni sono un grande potere innato nell’essere umano. Sono un grande potere, in quanto, capaci di influenzare [sia positivamente che negativamente] i nostri comportamenti [se siamo felici, siamo indotti a sorridere. Se siamo irritati, siamo indotti a guardar storto gli altri]. I super eroi possiedono dei super poteri, che se usati senza controllo possono generare il caos attorno a loro. Similmente noi, possediamo le emozioni che, se non le controlliamo, possiamo generare comportamenti autodistruttivi. Quindi, è utile saperli controllare, e non farci controllare da esse. Infatti, come dici tu, quando qualcuno non… Continua »
Ciao Alexei, condivido al 100% tutto ciò che hai scritto, mi piace l’analogia delle emozioni con i superpoteri 🙂
Bello , grazie
penso che l’argomento sia di primaria importanza.
dalla lettura ho inteso che spesso i nostri rapporti umani sono così fuggitivi o difficili perchè ci facciamo sopraffare dalle emozioni , non le sappiamo gestire , cadiamo nei 3 errori sopra citati espandendo ulteriormente la nostra negatività. Poi quando affrontiamo la situazione siamo talmente carichi che non gestiamo l’emozione e ne usciamo perdenti, anche a ragione.
Mi piacerebbe approfondire questo argomento, suggerimenti?
Grazie e saluti da Simona
Che bell’articolo, proprio quello che cercavo. Grazie!
Fantastico! Grazie
Bellissimo articolo complimenti ,grazie!
Ma perché non ti ho scoperto prima??!
Ciao Danny, sei bravissimo nello sviluppare gli argomenti di natura ‘umanistica’. E si sente una grande preparazione.
L’esercizio bandleriano lo conoscevo abbastanza bene. Io l’ho imparato da un ipnotista americano dal nome olandese che lo insegna sul Tubo.
A me succede questo: su certi argomenti funziona su altri no; e questo mi sembra normale. Mentre per quel che riguarda le mie sensazioni difficili, esse sono statiche, non hanno movimento e allora per me è difficile individuare la rotazione. Allora gliene attribuisco una a caso oppure attuo una specie di sommovimento, di shakeraggio e proseguo con il colore. Faccio bene?
OTTIMO GRAZIE
Grazie Danny, dai sempre consigli molto utili, peccato (parlo per me) che, nel momento in cui l’emozione forte ed intensa, riesco solo a farmi sopraffare ed è lei ad avere la meglio.
Col passare del tempo riesco a gestirla meglio e ad essere piu razionale.
Complimenti Danny la pratica è sempre più difficile ma non impossibile! ! Provo Grazie mille Michela
Ottimo articolo! Penso che più utile dell’esercizio di Bandler, è sapere cosa fare per gestire le emozioni negative (e pure positive!). Grazie Danny.
Davvero un bell’articolo, se ne leggono di pochi così sinceri e allo stesso tempo intendi. Complimenti!
Ciao Chiara, grazie per l’apprezzamento.
Articolo molto interessante e soprattutto di facile sperimentazione adottabile. Confido in una realizzazione significativa. Grazie.
La ruota funziona..bellissima tecnica di espulsione delle negatività e trasformazione in energia positiva. Bravo.
Ottimo Cristina, felice che ti abbia dato risultati 🙂
Molto interessante .veramente utile .che cosa bisogna studiare se uno sente particolare interesse e predisposizione a temi legati all uomo e mente e in temi come questi ?Perché psicologia non è esattamente questo ,Non saprei x questo chiedo.grazie
Bravissimo Denny, veramente una tecnica eccezionale
CONGRATULAZIONI! CHIARO E INCISIVO
gran bell’articolo … tutto reale, provato … peccato che “la mia ruota” si chiami bulimia … ora come si fa a farla tornare una ruota?
Che difficile però l’esercizio della ruota…non riesco a concentrarmi abbastanza per metterlo in pratica con efficacia. Mi ci vuole un bel po’ di….esercizio!!
È stato interessante leggere il tuo articolo….sono alla ricerca di un aiuto perché mi sembra che sto perdendo il controllo di me stessa. Forse per troppo tempo ho controllato le mie emozioni ed ora ho sbottato all improvviso. Ieri ho lasciato il mio amore e convivente in 5 minuti per la rabbia riguardo una questione …ed ora sono sotyo un treno. Ma la paura di chiarire perché temo chee lui non capisca e l orgoglio che mi ritrovo mi blocca. Ma so di avere un grosso problema nel gestire le mie emozioni. E non so come fare. Ora vado a… Continua »
Bell’articolo, complimenti!
Grazie Fabrizio 🙂
Ciao…i tuoi commenti,e consigli,fatti sulle varie argomentazioni,sono utili,interessanti …grazie!
è un punto di partenza
Complimenti per l’articolo.
Come superare la paura dell’ignoto?
grande mi è piaciuto tantissimo,credevo di non incontrare mai persone come te.. spero di conoscerti di persona se ne avrai piacere
Grazie Marco, sono contento ti sia piaciuto 🙂
complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questo articolo può essere un buon punto di partenza…grazie
Ottimo Milly 🙂
ho letto questo articolo ,lo trovo interessante,la pratica descritta e’semplice da effettuare e anche efficace-grazie
Ciao Francesca, prego 🙂
ti ringrazio tantissimo. Credo che i tuoi suggerimenti mi potranno essere molto utili anche che non mi sembra facile invertire il movimento della ruota etc.etc.
proverò di nuovo. Grazie ancora
Ciao Amalia, grazie tienimi aggiornato 🙂
molto interessante
Ciao Danny, qualche settimana fa hai pubblicato un articolo sulle 6 emozioni primarie che mi è piaciuto molto. Ieri, di getto, ho scritto una sestina lirica, ispirato dal tuo argomento. Eccola di seguito. Un abbraccio Lao Mei La commedia delle emozioni (sestina lirica) Se fossi dea delle emozioni ti incolperei paura del principio da cui in terra nasce la tristezza; qual controllar non la sa chi ha preso rabbia. Né cura trova un cuore pervaso dal disgusto quando l’anima non è pronta alla sorpresa, e all’inganno che a ogni essere procura felicità. Ma come farfalla che il tuo fiore scegli,… Continua »
Ciao Lao Mei, mi fa piacere che l’articolo sulle emozioni abbia ispirato la tua vena poetica, grazie per averne condiviso il risultato 🙂
GRAZIE SEI STATO PREZIOSO
Ciao Danny,
mi sapresti indicare se hai fatto dei post o se conosci dei siti che danno indicazioni sulla comunicazione con i figli (ragazzi inizio adolescenza) e con il patner in famiglia?
Grazie
Grande articolo!!!!!
Questo articolo è stato molto interessante e funziona grazie ai tuo consigli sto riprendendo la mia vita in mano grazie dannyz
Ciao Alessio, mi fa molto piacere il tuo commento, tienimi aggiornato!
Molto interessante! Complimenti! La gestione delle emozioni nella propria vita è sicuramente uno dei fattori principali del proprio benessere psico-spirituale. Non corcordo pienamente sul punto 1) “Evitarla” del Paragrafo “Tre cose che non devi fare con un’emozione negativa”. Esplicitamente/implicitamente, noi trascorriamo la nostra vita ad ottenere ciò che vogliamo (materiale/immateriale) ed ad allontanare ciò che non vogliamo. E’ un comportamento “naturale”, che diventa molto istintivo e funzionale soprattutto con le situazioni con cui ci siamo “scottati”. Nel breve periodo, allontanarsi da certe circostanze può essere di beneficio. Nel medio-lungo periodo, bisogna sicuramente avere la forza e la capacità di gestire… Continua »
Scusa la mia ignoranza in materia,ma l’esercizio della ruota da te descritto non riesco a metterlo in pratica, non ho capito come metterlo attuarlo tecnicame te.Se me lo puoi spiegare meglio .grazie.Antonio
Mi sento esattamente come ti sentivi tu…e ciò mi ha portato alla depressione. Proverò le tecniche, molti consigli su altri articoli mi stanno aiutando:).
Ciao Gabriella, mi fa piacere sapere che i miei articoli ti stiano aiutando, tienimi aggiornato!
Grazie per questo articolo è per le meditazioni…ci sono molte formiche rosse nella mia mente e molta tristezza…sono arrivate nel momento giusto…grazie Danny
Ciao Laura, vedrai che queste risorse ti saranno utili… grazie per l’apprezzamento!
bravissimo!
Essendo energia in movimento le sensazioni tendono a iniziare in un punto e a spostarsi verso un altro. Nota quindi il movimento e la direzione attraverso la quale la sensazione si sposta. Ad esempio, potresti avvertire l’emozione avere origine nel petto e scendere verso l’ombelico oppure iniziare nella fronte e scendere nelle braccia. Mi dispiace stavo pensando ad un diverbio avuto con mio padre che pretende pretende pretende, io stamattina ho detto NO lui si e’ offeso e se ne e’ andato, nonostante le mie plausibili e ragionevoli motivazioni, espresse con tatto ed educazione. L’ emozione e’ rimasta tutta a… Continua »
Sei troppo una buona persona, sono contenta di averti incontrata
Molto interessante e…efficace!!!! grazie
Grazie, questo esercizio della ruota mi è stato utile.
fantastico
Ciao sono Eli! Complimenti x l’articolo!!! In questo giorni sto leggendo un libro di Bandler… Mi sono innamorata della Pnl! Mi stupisco del fatto che nn la conosca quasi nessuno!
Ciao Elisabetta, grazie per avere apprezzato l’articolo. Buon approfondimento con la PNL. Le letture da fare non ti mancheranno 🙂
Il celeste… Grazie
ESATTO!
SEMPLICEMENTE FANTASTICO PER INIZIARE . GRAZIEEE!!!!
Ciao! Quello che scrivi in merito alle emozioni lo condivido,ma….. L’esercizio che tu chiami “la ruota”( che tra l’altro è’ quasi uguale ad un esercizio di bandler per modificare le emozioni) modifica la percezione di un’emozione o sensazione spiacevole….ma se io sento un’emozione e la modifico, significa che sto modificando e non accetto quello che sento, somiglia perciò’ ad una negazione di un segnale che la mia mente attraverso il corpo mi sta mandando. Nel momento in cui ignoro un piccolo segnale, non accade nulla, ma se ne ignoro uno grande oppure nel tempo ne ignoro molti…mi sa che potrebbe… Continua »
Molto interessante e molto vero…grazie
Non è troppo lungo da fare questo esercizio mentale mentre una persona ti sta comportando in un modo che ti provora rabbia?
Ciao Alessandro, una volta familiarizzato con la procedura diventa piuttosto rapido metterla in pratica. Inoltre spesso rimane efficace anche saltando la parte del colore.
Per qualcosa di ancora più veloce da applicare sul momento c’è anche questa Tecnica in 3 passi
Grazie
questo articolo é meraviglioso… é proprio ciò di cui avevo bisogno… grazie di cuore…
Complimenti !!!
Complimenti per l’articolo
Sono senza parole…o meglio ne ho solo una bella nitida GRAZIE. Non sai quanto c è bisogno di leggere che anche qualcun’altro nel mondo è andato alla ricerca di trilioni di metodi e tecniche per poter risolvere le proprie sofferenze, mentali e fisiche. Addirittura sei riuscito anche a condividerle. Tanta stima. Se fossi qui ti abbraccerei. Io sono tanto indietro del percorso….ho letto molto ma ho fatto poca pratica! Avrò bisogno di una mano!!
Ciao Saba, mi fa molto piacere ciò che hai scritto, ricambio l’abbraccio, buona pratica 🙂