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In un percorso di crescita personale le tecniche e le strategie sono essenziali in quanto rappresentano gli strumenti di lavoro su te stesso. Oltre a questi strumenti è però necessaria una riserva di carburante sempre abbondante dalla quale attingere l’energia per proseguire al meglio nel tuo cammino.
Questo carburante interno è rappresentato da ciò che ti motiva, da ciò che ti guida e ti ispira. L’articolo di oggi ti aiuterà a fare il pieno di benzina motivazionale 🙂
Mi è capitato diverse volte negli ultimi anni di leggere una poesia che circola online e di essere colpito dagli spunti di riflessione che offre. Oggi voglio condividerla con te.
I pareri su chi sia l’autore di questa poesia sono discordanti, c’è chi la attribuisce allo scrittore cileno Louis Bourge, e chi ne attribuisce alcune parti ad altri autori. A prescindere da chi l’abbia scritta, i messaggi che trasmette hanno secondo me il potere di motivare e ispirare profondi cambiamenti positivi nella vita. Ti lascio, quindi, a “Istanti”. Buona lettura 🙂
ISTANTI.
Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,correrei più rischi,farei più viaggi,
guarderei più tramonti,salirei più montagne,nuoterei più
fiumi, andrei in posti dove mai sono andato, mangerei più gelati
e meno fave, avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita; certo che ho avuto
momenti di gioia ma se potessi tornare indietro cercherei di avere
soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un
termometro, una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della
primavera e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
Questa poesia è scritta da un uomo che è ormai arrivato al capolinea della sua lunga vita e che si trova a fare un bilancio sulla sua esistenza. È un forte appello a vivere intensamente ogni istante.
Un invito ad abbandonare, anche solo per qualche istante, l’atteggiamento prudente, coscienzioso e meticoloso che ci vorrebbe sempre perfetti ed efficienti. E scegliere di godersi quegli attimi che non torneranno più. Un invito a cogliere l’attimo e vivere pienamente il presente.
4 lezioni che si possono trarre da “Istanti”
“Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita…”
Tutta la poesia parte da una frase “se io potessi vivere un’altra volta la mia vita…”. Ecco quelli che secondo me sono i 4 messaggi più importanti che si possono estrarre da questa lettura.
1)…Sarei meno serio.
“…sarei meno serio di quanto sono stato, difatti prenderei pochissime cose sul serio”.
Nella vita, così come in un percorso di crescita personale, capita di concentrarsi troppo su se stessi, sui propri problemi, sulle difficoltà che si incontrano. Lo so bene dal momento che per anni la mia ragione di vita è stata sbarazzarmi da tutta la spazzatura raccolta dalla mia mente.
Ero talmente focalizzato su questo scopo che, quando, ad esempio, circa tre lustri fa scoprii l’EFT mi picchiettavo tutto il santo giorno. Idem con le tecniche di rilascio emotivo. Più cercavo in me cose che non andavano da sistemare e più la mia mente ne trovava, ero caduto in un loop mostruoso.
Avevo programmato il mio RAS a cercare rogne dentro me 🙂
Se poi, oltre alle vicissitudini personali, ci aggiungiamo i bombardamenti negativi di TV, social e quotidiani a cui la società ci sottopone, non c’è da stupirsi se siamo diventati un popolo musone e frignone.
Inoltre, troppe persone sono eccessivamente severe e rigide con se stesse, se fanno un errore si autofustigano come se avessero 5 anni e avessero rotto il nuovo servizio di porcellana della mamma. Non si concedono la possibilità di essere umane e poter sbagliare. In pratica come unica condizione per vivere bene vorrebbero essere perfette. Capita anche a te qualcosa di simile?
Il sorriso che ti libera
Purtroppo, come è successo all’autore della poesia, spesso sottovalutiamo il potere di una sana risata e la capacità importantissima di saper ridere di sé. Il riuscire a sorridere di una cosa è il primo passo per liberarsi di essa. Il sorriso allenta istantaneamente le catene che ti legano emotivamente ad una determinata situazione.
Il principio è che le cose sono serie quanto tu decidi che lo siano. Non ce nessuna “seriosità intrinseca” nelle cose.
Immagina il protagonista di questa poesia negli ultimi istanti della sua vita, quale peso darebbe alla multa di 30 euro per divieto di sosta presa un pomeriggio di 20 anni prima? Che importanza darebbe al collega, di cui ormai non si ricorda più il nome, che ai tempi del suo primo lavoro non l’aveva salutato incrociandolo mentre usciva dal ristorante?
Se questi eventi osservati da punti di vista più ampi possono apparire ridicoli, da una prospettiva disfunzionale, molto spesso quella di default :-), possono destabilizzare la persona per tutta la giornata. Essere autoironici e saper sdrammatizzare infatti può essere fondamentale per smorzare tensioni ed esorcizzare situazioni imbarazzanti.
Se vuoi imparare ad essere più autoironico clicca qui.
2) ….correrei più rischi.
“Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente e precisamente ogni minuto della sua vita; certo che ho avuto momenti di gioia ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.”
Molte persone hanno paura di rischiare, preferiscono vivere una vita agiata e comoda senza agire veramente per realizzare ciò che desiderano. Il confronto tra la situazione desiderata e quella vissuta spesso è fonte di insoddisfazione e frustrazione.
Il rischio implica anche che le cose possano andare non proprio nel modo desiderato.
Ne parlo a ragion veduta viste le notevoli cazzate che ho fatto nella mia vita. Tra le quali firmare un preliminare di acquisto in fretta in macchina, senza avere letto bene le clausole presenti nel contratto perché mi fidavo di questa persona. Non ti dico neanche quali conseguenze nefaste ha avuto, a distanza di anni, avere messo quella firma su quel pezzo di carta. Mi ritrovo con un amico e un bel po’ di soldi in meno.
Ho evitato di spararmi in un piede come punizione anche per un semplice fatto; dallo stesso atteggiamento che mi ha fatto correre questo rischio, sono nate anche scelte rivelatesi poi importantissime nella vita. Ad ogni modo, dopo questo episodio n’è uscito un DannyZ molto più accorto e lungimirante 🙂
Quanto costa una vita non vissuta?
Il vivere dentro una campana di vetro, può avere un prezzo molto alto, quello di barattare la sicurezza con il costo di un’esistenza non vissuta pienamente. Questo passaggio si riconduce anche al concetto della zona di comfort, quella tendenza ad evitare le esperienze che non ci sono familiari, a non oltrepassare il confine di ciò che per noi è abituale, comodo.
Eppure tutte le capacità più importanti nella vita, come ad esempio imparare a camminare e a scrivere, sono state acquisite al di fuori di quell’area dove è tutto semplice e sicuro. Le più grandi opportunità spesso si nascondono dietro a scelte che possono comportare dei rischi.
E’ una legge che si osserva anche negli investimenti finanziari, in genere l’opzione rischio basso è accompagnata anche da guadagno basso. Insomma chi non risica non rosica. 🙂
“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.”
3)“Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita, solo di momenti, non ti perdere l’oggi.”
Gran parte della poesia è un inno al vivere la vita più intensamente, a godere del qui e ora e a non soccombere alle paturnie della “mente scimmia”.
Trascorriamo la maggior parte del tempo come se i momenti migliori dovessero sempre arrivare: il weekend, la vacanza, la promozione, la relazione perfetta, la fine degli studi… La felicità è sempre collocata a un passo più avanti rispetto a dove ci troviamo. La “vera” vita viene rimandata all’infinito.
Hai mai fatto veramente caso a come trascorri il tempo mentalmente durante la giornata? Probabilmente o sei intento a rimuginare su qualche esperienza che hai già vissuto, che può essere l’uscita con gli amici della sera prima, il film che hai guardato nel weekend, oppure a fantasticare su qualcosa che accadrà nel futuro, ad esempio, cosa mangerai la sera, come ti vestirai per il matrimonio della tua amica, ecc.
In realtà tu non stai fisicamente vivendo il passato e neppure il futuro, stai semplicemente creando dei pensieri nella tua mente. E questi pensieri hanno un costo. Ti stanno facendo perdere di vista la tua vita che accade in quel preciso istante, poiché l’unica finestra temporale nella quale scorre la tua vita è il momento presente.
4) “…avrei più problemi reali e meno immaginari.”
Se mi fosse accaduto anche solo un decimo di ciò che ho temuto nella mia vita, questa si sarebbe trasformata in un’esistenza al cui confronto il girone dell’inferno dantesco più profondo gli avrebbe fatto una pippa. Fortunatamente solo una percentuale minuscola delle nostre paure tende ad avverarsi.
Come mai tutto questo preoccuparsi in eccesso quindi?
Per ragioni evolutive la nostra mente ha un bias negativo, cioè è programmata per aspettarsi il peggio. Questa tendenza a vedere rischi e pericoli ad ogni angolo è stata utilissima all’uomo primitivo per sopravvivere in un mondo che era veramente pericoloso.
Nonostante l’ambiente circostante presenti ora meno minacce di morte rispetto a decine di migliaia di anni fa, (abitare a Caracas non fa testo 🙂 ) il cervello non ha fatto l’ “update” a questo cambio di scenario.
Non stupisce quindi che, nella nostra vita, dedichiamo tantissimo tempo a preoccuparci di cose che non si avvereranno mai. Per questo motivo è essenziale contrastare questa tendenza innata con tecniche di gestione emotiva e pulizia mentale come quelle che trovi su IperMind.
Per concludere.
Chi scrive non ha più possibilità di tornare indietro e cambiare le cose ma vorrebbe tanto poterlo fare, tu che leggi puoi rendere giustizia a questo scrittore misterioso e scegliere di vivere, ridere e sbagliare. Cosa ne pensi di questa poesia e dell’articolo? Mi fai sapere nei commenti il tuo parere?
P.S. La realizzazione di questo articolo ha richiesto circa 2 giorni, tempo che ho sottratto dal mio passatempo preferito: difendere la terra dalle minacce aliene:-) Se hai trovato l’articolo utile e vuoi ringraziarmi per il tempo che ti ho dedicato, condividilo utilizzando i pulsanti sottostanti.
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A presto
Ciao Danny, il tuo articolo va dritto al punto e come sempre con grande professionalità e concretezza. Trovo l’argomento “Rimpianti” uno dei più importanti nell’ambito della crescita personale. Dico questo perché se non sviluppiamo la consapevolezza di cosa è realmente importante qualunque altro argomento o tecnica per migliorare la qualità della nostra vita perde di significato. Se non poniamo attenzione a cos’è realmente importante c’è il concreto rischio di correre per tutta una vita e accorgersi solo a fine corsa che ciò che abbiamo inseguito non rientrava affatto tra le nostre priorità. Le cose davvero importanti ci sono sfuggite di… Continua »
Ciao Marco non so che altro aggiungere, quello che hai scritto è un ottimo complemento all’articolo, approfondisce il senso della poesia e tocca anche altri aspetti importanti. Avevo citato il libro altrove ma la tua bella e utile sintesi commentata è appropriatissima in questo contesto. Grazie per il super commento 🙂
Sono pienamente d’accordo con il vivere qui e ora…..la poesia. e’ un grande insegnamento..che ho riscontrato spesso in persone ormai al termine della loro vita bisogna essere coraggiosi ed essere se stessi e vivere la vita accettando che tutto ci serve per la nostra evoluzione quindi e’ utile la fiducia..l’amore divino si prende cura di noi guidandoci…. evviva
Ciao Susi, grazie per il tuo contributo è per aver apprezzato l’articolo
Grazie per questo articolo interessantissimo e ricco di spunti di riflessione! Sto rendendo il “qui e ora” uno dei concetti base del mio percorso di cambiamento e consapevolezza in atto già da qualche anno. E’ fondamentale essere completamente presenti a se stessi in ogni situazione, solo così si riesce a godere e a vivere pienamente la propria esistenza su questa terra.
Ciao Michela, non posso allora che farti i complimenti per mettere in pratica la filosofia del “qui e ora” nel tuo percorso. Grazie per l’apprezzamento.
Caro Danny, la poesia sarà pure un messaggio positivo per chi legge, ma sicuramente non lo è per l’autore stesso..
A parte il fatto che non è posibile tornare indietro, recriminare sui propri sbagli non è mai positivo.
La vita è esperienza e bisogna accoglierla con amore e gratitudine.
osho è stato un maestro illiminato indiano, nei suoi discorsi ha sempre parlato del qui e ora e di non prendere seriamente la vita oltre a tutte la cose che si dicono ora, ma lui le ha detto più di trent’anni fa.
La felicità è Qui e Ora. E se non è felicità, è sicuramente un ottimo sistema per eliminare stress e pensieri. Il passato non c’è più, il futuro non ancora, il presente è l’unico tempo da vivere appieno. Certo, non facile, in questa realtà accelerata e programmata. Ma essere presenti a se stessi nel momento offre grande serenità, concentrazione, senso di vita Vissuta in pienezza. Io cerco di mettere in pratica ogni volta che posso, dal lavoro all’incombenza più semplice. Ma anche, e soprattutto, quando mi concedo minuti di silenzio, seduta ad una sedia, senza pensare a niente. E allora… Continua »
Ciao Annamaria, contributo utile ed evocativo. Grazie per averlo scritto 🙂
Bellissima poesia mi ha fatto riflettere proverò a seguire i suoi consigli
Perfetto Damiano, fammi sapere..
Grande!!!!!
bellissima poesia…..come un mantra anderebbe letta ogni giorno una volta al giorno!Mi fa pensare alla differenza tra rimorsi e rimpianti…..
Ciao Valeria, sono contenuto ti sia piaciuta.
Bella “poesia” dove effettivamente si possono trarre vari spunti…ma anche molto amara.
A 28 anni mi rendo conto di avere già rimpianti del “se avessi fatto questo,confessato l’altro” risalenti magari ai tempi del liceo e spesse volte mi chiedo..
Caspita se ho già rimpianti ora chissà da qua a 40,50,70 anni..ma anche no 😀
Be’ Emanuele, a 28 anni tu hai tutto il tempo per giocare in anticipo. 🙂 Come del resto secondo me stai già facendo bene…
Bellissima grazie
Ciao Francesca, grazie 🙂
Interessante, ma non sono d’accordo sul fatto che oggi viviamo in un mondo meno pericoloso…
Purtroppo non se la passava molto bene l’uomo primitivo. Però già con l’invenzione del fuoco, il rischio di essere attaccati al buio dalle belve feroci si è ridotto notevolmente. 🙂
BEllissima poesia,fa riflettere ,ma non è così semplice metterla in pratica,comunque ci proverò con tutte le mie forze,perché è così che vorrei fosse la mia vita.
Ciao Antonella, sono contento ti sia piaciuta, in bocca al lupo per la messa in pratica !
Credere che aver fatto cose diverse in passato avrebbe resa la vita migliore è soltanto un’illusione.
Se il poeta avesse fatto tutte le cose indicate nella poesia, avrebbe scritto a 85 anni che sarebbe stato meglio se avesse fatto tutto quello che in realtà ha fatto.
La cosa più stupida è lamentarsi sul latte versato, anziché apprezzare quanto di buono è riuscito a fare.
Nessuno nasce imparato. Ed è l’esperienza che facciamo che rende interessante la nostra vita.
Voglio dire che dovremmo essere soddisfatti di quanto siamo riusciti a fare.
Ciao Pasquale, credo che le intenzioni dell’autore siano trasmettere dei messaggi positivi e utili per chi legge. L’effetto che la lettura della poesia fa su molte persone ė proprio questo. Come dici te nessuno nasce imparato e sono utili le testimonianze e le lezioni di vita di chi ci ha preceduto 🙂
Caro Danny, la poesia sarà pure un messaggio positivo per chi legge, ma sicuramente non lo è per l’autore stesso..
A parte il fatto che non è posibile tornare indietro, recriminare sui propri sbagli non è mai positivo.
La vita è esperienza e bisogna accoglierla con amore e gratitudine.
Ciao Pasquale, sono d’accordo, se per chi legge la poesia trasmette dei messaggi positivi, dal punto di vista dell’autore è un modo un po’ amaro per congedarsi dalla vita..
Da poco ho iniziato a vivere ora ed ho scoperto le meraviglie del mondo da una bellissima giornata di sole alla consapevolezza del respiro quante coincidenze positive accadono nella mia vita. Grazie di cuore alle forze invisibili Angeli, Dio è Universo per questo stupefacente regalo!!!!
Ciao Orsolina, grazie per aver apprezzato l’articolo in questo modo:-)
Molto interessante mi fa riflettere ora .
Grazie
Alexandra
Ciao Alexandra, buona riflessione e grazie per l’apprezzamento:-)
Tutto vero,lo sappiamo tutti,lo pensiamo.
Tutti diciamo”viviamo una sola volta”,
Ma quanti viviamo realmente cosi???
A volte mi sento come se avessi gli scarponi di cemento ai piedi,col corpo proiettato in avanti e non riesco a muovermi!!!
Grazie!
Ciao Anna, i messaggi e le riflessioni che partono dalla poesia possono darci la forza e la motivazione per togliersi gli scarponi di cemento e mettersi un paio di scarpe un po’ più comode 🙂 grazie per l’apprezzamento.
Questo articolo e la poesia capitano a pennello. Esco da settimane invernali di contorcimenti mentali e ancora non ho risolto tutto, ma la voglia di leggerezza e di vita mi porta il sorriso sulle labbra in queste mattine di primavera. Anch’io vorrei vivere come suggeriscono le parole dell’autore della poesia e quelle dell’articolo, e ci sto provando. La perfezione, le “comfort zone”, la certezza di essere sempre nel giusto, nel sicuro, senza mai mettere a rischio emozioni e noi stessi…. be’ non sono la soluzione. Secondo me la soluzione e’ arrischiarsi, sentire, vivere, provare, condividere e lasciare fluire…. assaporare e… Continua »
Ciao AM, hai fatto un’efficace sintesi del messaggi più importanti della poesia e dell’articolo.. direi che la voglia di leggerezza e di vita abbia avuto effetti positivi 🙂 Grazie per la condivisone.
Ciao Dannyz, devo ammettere che questo articolo mi ha fatto pensare. A differenza dell’autore della poesia noi abbiamo un vantaggio a poter fare certe considerazioni in anticipo. Sicuramente è uno stimolo a godere di più il momento presente. E a ricordarsi che abbiamo solo una vita. Grazie di cuore per la riflessione.
Ciao Giancarlo, condivido appieno sull’utilità di poter muoversi in anticipo 🙂 grazie a te per la condivisione e per l’apprezzamento.